
Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Famiglia
Coppola |
Armi:
la più antica:
d'azzurro, alla coppa d'oro.
ramo iscritto al seggio di Montagna:
d'
azzurro, alla coppa d'oro circondata da cinque gigli anch'essi
d'oro (decorato col titolo di duchi di Canzano)
(1).
ramo iscritto al seggio di
Portanova:
d'azzurro, alla coppa
d'oro sostenuta da due leoni d'oro
(decorato coi titoli di principi di Gallicchio e conti di Sarno).
Motto:
Fides et
pietas.
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© Napoli - Stemma Famiglia Coppola - epoca
medievale |
L'antica ed illustre famiglia napoletana Coppola
(in
antiquo Coppolati o Coppolato)
godette di
nobiltà a Napoli e fu ascritta ai
Seggi di Portanova
e
Montagna e, dopo
l'abolizione dei Sedili (1800), fu iscritta nel Libro d'Oro
napoletano.
Vari sono stati i titoli concessi
a questa famiglia, che si divise in più rami, fra questi:
Conti di: Sarno, Cariati, Priego,
del Sacro
Romano Impero.
Marchesi di: Missanello
Duchi di: Canzano
Principi di: Gallicchio, Montefalcone
Le prime tracce risalgono alla fine dell'anno mille con GIOVANNI Coppolati che possedeva ingenti beni in Napoli nei pressi della
chiesa di S. Agrippino e con MARINO Coppolato che viveva a
Pozzuoli.
Nel 1250 NICOLO' e GIOVANNI Coppolato furono cavalieri di re
Manfredi di Svevia. |
Ai tempi di re
Carlo I d'Angiò,
GIOVANNI e CESARIO risultano annoverati con
altri baroni del Regno del titolo di Dominus;
TOMMASO Coppola di
Scala, insieme a Nicola
Confalone, Alessandro
d’Afflitto, Niccolò
Freccia,
Andrea
Bonito, Matteo Rufolo, Nicola Acconciaioco, Ganizzo
di Palma e Angelo
Pironti, nel
1275, prestarono al detto sovrano
l’ingente somma di mille once d’oro, ricevendo come pegno la
corona reale tempestata di pietre preziose.
Già prima, lo stesso
Re, per sostenere le spese della
battaglia di Benevento nel
1266, ebbe grosse somme di danaro dai nobili napoletani che mal
sopportavano gli Svevi, tra cui GUGLIELMO Coppola del Seggio di Portanova, Iacopo
di Capua, Pietro
Celano, Iacopone
Pappacoda, Pietro
di Costanzo, Angelo
Macedonio, Giovanni
Dentice e Iacopo
de Gennaro.
Detto Guglielmo nel 1270 fu uno dei credenziali dei sali di Napoli
insieme ai cavalieri Angelo
Quaranta,
Mario Agnese, Giovanni
Brancaccio, Angelo
Poderico, Insogna Pappainsogna,
Orazio
Rossi del Barbazzale e
altri.
Nel 1316 LIGORIO Coppola fu Mastro della Zecca ed avendo
accumulato molte ricchezze con il commercio della lana, attività
concentrata
sulla collinetta di Caponapoli, attualmente
via Arte della Lana,
poco distante dalla Zecca, prestò una grossa somma di denaro a
re Roberto II d'Angiò ricevendo in pegno molti argenti. |

© Napoli - in fondo col campanile: la sede
della Zecca |
Nel 1355 GIOVANNI fu uno dei sindaci della città di Napoli;
FRANCESCO fu consigliere della regina Giovanna I d'Angiò.
Giovannola Coppola
è tra le dame della sfarzosa corte di Roberto II d’Angiò, che Boccaccio, innamoratosi
di Maria
d’Aquino, che si disse
fosse stata figlia naturale di Re Roberto, fece
partecipare alla caccia allegorica, insieme, tra le altre,
a Zizzola
Barrile, Principessella, Lariella e Marella
Caracciolo, Letizia
Mormile, Caterina, Serella e Vannella
Brancaccio, Sobilia
Capece, Zizzola
d’Alagna, Beritola e Biancola
Carafa, Vannella Bulcano, Tuccella
Sersale, Alessandra
e Covella
d’Anna, Berita
e Costanza
Galeota, Peronella e Covella d’Arco, Marella
Piscicelli, tutte citate con i
loro nomi nel poemetto in terzine dantesche.
Nel 1345
Filippo Coppola fece parte della Deputazione,
insieme a Bartolomeo Carafa, Roberto d'Arminio, Andrea di Toro,
Nicola
Barrile, Nardo
Ferrillo e Mastro Leonardo Terracciano, convocata
da
Luigi re d’Ungheria che era giunto a
Napoli col suo potente esercito per vendicare la morte del
fratello
Andrea, assassinato dalla moglie Giovanna I d'Angiò. I
Deputati, subito dopo aver ascoltato l'elenco dei riscatti e
balzelli che il re d'Ungheria voleva imporre, fecero armare la
città i cui abitanti, venuti a conoscenza che tra le file
nemiche vi erano alcuni ammalati di peste, erano determinati ad
uccidere e dare fuoco a tutti gli ungheresi per evitare che il
morbo si diffondesse anche in città. Il re nemico si impaurì a
tal punto che fuggì precipitosamente.
Nel
1439
Luigi
Coppola si trovava
insieme a Filippo
d’Anna, deputato del Seggio di Portanova, e altri nobili
a guardia del Carmine, sulla torre adibita
dai cavalieri di Portanova
per la difesa di Napoli dall’attacco di Alfonso d’Aragona,
quando avvenne il famoso episodio del “miracolo
del crocifisso”. |

© Positano (Salerno)
- Stemma Famiglia Coppola |
Francesco
Coppola, patrizio napoletano del Seggio di Portanova, fu Grande
Ammiraglio del Regno e conte di Sarno;
detta contea gli pervenne nel 1464, dopo essere appartenuta a
Daniello
Orsini
e a Lucrezia
d’Alagno.
Francesco possedeva molte navi che trasportavano mercanzie nei
principali porti d’Europa, d’Asia ed Africa; inviò le sue galee
contro
i Turchi ad Otranto e nel 1484 cacciò i veneziani che
avevano occupato Gallipoli. Nello stesso anno acquistò il feudo
di Cariati in
Calabria
citra e con Alberico Carafa colonizzò l’isola
di Ponza(2)
esercitandovi la pesca del corallo. Il conte di Sarno a Napoli
aveva realizzato un opificio per la fabbricazione dei panni, in
particolare della seta e della lana, con oltre mille operai; a
Sarno creò una Cartiera.
Francesco partecipò alla
congiura dei Baroni insieme a suo fratello Matteo, ad
Antonello de Petruciis (o Petrucci) di Aversa, conte di
Policastro e Segretario del sovrano, a Roberto
Sanseverino principe di Salerno; il 19 novembre del
1485 fecero prigioniero Federico, figlio del re
Ferrante I
d’Aragona.
La vendetta del Re non si fece attendere e il 13 agosto del 1486
Francesco fu imprigionato mentre in Castel Nuovo si stavano
sposando il figlio del conte di Sarno con la figlia del duca di
Amalfi.
Fu processato e condannato a morte; il 13 novembre del 1486 fu
decapitato e il suo corpo fu ceduto ai Domenicani che lo
seppellirono nella Sacrestia. |

Napoli - in una delle casse è
conservata la salma di Francesco Coppola, conte di Sarno,
il cui corpo è in uno stato di conservazione sorprendente. |
La contea di Sarno passò quindi a Girolamo
Tuttavilla,
poi ai
Colonna di Zagarolo, quindi ai Barberini principi di
Palestina e, infine, alla famiglia
dè Medici
principi di Ottaviano.
Nel 1562 il
feudo di Missanello, in Terra di
Basilicata, dalla famiglia
Pappacoda
passò a
Dezio Coppola
che nel 1591 ottenne il titolo di Marchese.
Nel 1638
Donato
Coppola, duca di Cassano, fu uno dei fondatori,
insieme ad altri 37 cavalieri Napoletani, tra cui Tommaso
Filangieri, Scipione
Filomarino,
Carlo
Dentice delle Stelle,
Placido Dentice del Pesce
e altri, del MONTE GRANDE DE’ MARITAGGI di Napoli,
istituzione benefica con lo scopo di assicurare una
cospicua dote alle fanciulle aristocratiche che si sposavano
(3).
Nel
1660
Camillo del Tufo, al servizio di Diomede
Carafa, si macchiò di un
delitto orrendo; di notte nel Monastero di Portacoeli in Napoli,
fece fermare e bloccare dai suoi sbirri,
Francescantono Coppola,
creditore del Carafa, e lo uccise tagliandogli la gola.
Don
Gaetano Coppola, patrizio napoletano del Seggio di
Montagna, nacque a Napoli il 25 luglio 1654, da Donato
duca di Canzano e Sindaco di Napoli
e da donna Beatrice
Sersale,
si dedicò agli studi delle Lettere, Filosofia, Legge ed entrò
nell’Accademia degli Investiganti di Napoli, sotto la direzione
di Don Francesco di Andrea; appena ventenne conseguì la laurea
in legge nel 1674. Nello stesso anno il Vicerè di Napoli,
Antonio Alvarez Osorio, restò affascinato dal discorso pubblico
di don Gaetano durante la celebrazione solenne organizzata dai
Deputati del Tesoro di San Gennaro e lo nominò seduta
stante Giudice della Vicaria. Ben presto abbandonò il Foro per
intraprendere la carriera militare, fu ferito nel 1684 mentre
conquistava il Ponte di Donmaggiore in Catalogna; partecipò alla
presa di Carmagnuola in Piemonte e di Casal Monferrato, mostrò
il suo valore durante la difesa di Torino. Alla morte del padre
ereditò il titolo di principe di
Montefalcone; Cavaliere d’Alcantara, Commissario
Generale della Cavalleria di Stato di Milano, Sergente Generale
di Battaglia e Colonnello di un Reggimento di Cavalleria di
Corazze. |

Gaetano Coppola, Principe di
Montefalcone |
La
linea primogenita dei duchi di Canzano, principi di Montefalcone
e conti di Priego, ascritta Seggio di Montagna, si estinse con
BEATRICE, moglie del marchese Antonio Andreotti, e i
titoli passarono in casa de Liquori a seguito di matrimonio
della sua unica figlia Francesca che nel 1862 sposò Carmine
de Liguori dei principi di Presicce.
Vari rappresentanti della famiglia Coppola del Seggio di
Montagna furono
confratelli dell’ Augustissima Compagnia della Disciplina della
Santa Croce, prima arciconfraternita laicale sorta a Napoli nel
1290 con il silenzioso auspicio del Pontefice Nicolò III, al
secolo
Giovanni Gaetano
Orsini (1216
†
1280),
ricordato anche da Dante (Inferno, XIX, 70-72). L’
istituzione che fin dalle origini ha operato per il bene della
collettività, assistendo i più bisognosi, vanta tra i suoi
membri i Papi Clemente XIV, Pio IX, Leone XIII, Pio X e il fior
fiore della nobiltà, con innumerevoli togati, uomini d'arme,
pubblici reggitori, esponenti delle lettere e delle arti, tra i
quali spiccano Jacopo
Sannazaro (1455
†
1530), i Cardinali Rinaldo Brancaccio (nel
1384 fece erigere la prima navata della chiesa) e Astorgio
Agnese,
e il duca di Maddaloni Domenico Marzio
Carafa, Priore
dell’arciconfraternita nel 1724.
Nell’oratorio
vi sono le insegne delle famiglie aggregate alla Compagnia della
S. Croce decorate nel pavimento in piastrelle di ceramica e
sugli scudi ovali in legno inseriti nel fregio del cassettone
ligneo del soffitto. |

© Napoli - Arma Famiglia Coppola
del Sedile di Montagna |
Il Casato godeva dei vantaggi del
Real Monte di Manso.
Nel 1824 il barone
Giacomo Coppola (1799
† 1872),
ministro delle finanze del governo provvisorio napoletano,
sposò Antonietta Picazio; inizia così il
ramo dei Coppola Picazio. |
© Napoli -
Cappella Coppola, patrizi napoletani del Seggio di Portanova |
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Il Casato,
originario di
Scala, godette di
grande nobiltà anche a Castellammare di Stabia, sin dal
1270 con
Salvato Coppola, Portulano di Castellammare.
In
detta città, fu costruito alla fine del XV secolo il palazzo
Coppola su un terreno di proprietà del vescovo Nicola
Anfora,
acquistato da
Goffredo Coppola.
Don DIEGO
Coppola (Castellammare, 1606
† ivi, 1679), patrizio stabiese,
figlio di don Cesare Coppola e Delia de Masso, intraprese la
carriera ecclesiastica; Canonico nel 1639, Tesoriere nel 1640,
Commissario Apostolico della Diocesi di Castellammare nel 1648.
Vicario Generale per il Vescovo Clemente
del Pezzo nel 1653 e
per il Vescovo Pietro
Gambacorta nel 1669; nel 1678 fu eletto
Vicario Capitolare.
Rese l'anima a Dio all'età di sessantaquattro anni e fu
seppellito nella Cattedrale di Castellammare di Stabia.
Cesare
Coppola risulta iscritto nell’Albo
degli Avvocati del 1780, istituito per la prima volta
al Mondo, elaborato dal legislatore del Regno di Napoli. |
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© Castellammare di Stabia -
Stemma Coppola; a destra: la Cattedrale |
ANTONIO Coppola (Castellammare, 1684 † Napoli, 1745), figlio
di Cesare e Felipa de
Almarza, dal 1713 al 1718 fu Sindaco di Castellammare; dopo una
breve parentesi in Austria, si trasferì a Napoli dove nel 1731
fu Presidente della
Regia Camera della Sommaria.
Nello stesso anno ottenne il titolo di
Conte del Sacro Romano Impero per discendenza dalla casa
de Almarza.
Rodolfo
Coppola, tenente colonnello, si distinse in varie battaglie e
nel 1723 ottenne da
Carlo VI il
titolo di conte.
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Famiglie imparentate con i
Coppola di Napoli |

© Napoli - Stemma Famiglia
Coppola |
ALMARZA o
de ALMARZA
Antica
famiglia spagnola, originaria dell’Aragona e, in particolare, di
Saragoza. Difatti erano Patrizi di Saragoza, un tempo aragonese.
Passarono in Napoli con gli Aragonesi raggiungendo le più alte
cariche statali. In Spagna vi sono due città dal nome Almarza;
la prima vicino Soria, la seconda nei pressi di Logroño. Il 2.6.1683
Cesare
Coppola sposa la nobildonna spagnola doña Felipa de Almarza.
Stemma gentilizio: d'oro alla torre di ? accostata da 4
conchiglie di ? per lato. A proposito della conchiglia di
questo stemma, va precisato che in araldica la Conchiglia è
raffigurata in genere orecchiuta e mostrante la parte convessa.
Se non ha orecchie si dice Conchiglia di San Michele. Se mostra
la parte interna e ha le due orecchie ai lati si dice Conchiglia
di S. Giacomo di Compostella, il patrono dei pellegrini. Si
ritiene che sia stata introdotta negli stemmi al tempo delle
Crociate. Compostella è una città (89.000 ab.) della Spagna,
nella prov. di la Coruña, capoluogo della Galizia, a 264 m. tra
le valli dei fiumi Tambre e Ulla.
ANDREASSI
Il conte
Vincenzo Coppola (n. Napoli,18.08.1868 † ivi,
4.09.1934), patrizio di Scala, figlio di Antonio e di
Maria Antonia
Imperiali
di Francavilla) sposò il 12.1.1891 Elisabetta Andreassi
(n. Napoli, 22.8.1870 † ivi, 19.2.1943), figlia del marchese Raffaele,
patrizio di Benevento, e di Vincenza Spasiano patrizia sorrentina. Nobile originaria di Mantova,
riconosciuta nobile in Napoli nel 1536, ricevuta per giustizia
nell'Ordine di Malta nel 1717, aggregata nel 1752 al Patriziato
della città di Lucera, decorata nello stesso anno del titolo di
Marchese ed ascritta al Registro di Malta.
Arma: di azzurro
alla campagna di verde con una grù al naturale tenente nella
destra un sasso, ed una stella di argento nel cantone destro del
capo.
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Il conte Vincenzo Coppola e la nobildonna Elisabetta Andreassi |
BARONE di
Amalfi
Lucrezia
Coppola sposò il 10.1.1683 D. Pietro Barone di Amalfi. Diverse
sono le opinioni degli autori circa la origine di questa
famiglia. Alcuni dicono che sia originaria di Gragnano, perchè
si appellavano anche de Gragnano; il primo di cui si
ha memoria fu Giovanni Barone, milite ed amministratore del
fondaco e della Dogana del Sale in Castellammare nel 1270. I
Barone vestirono l'abito di Malta nel 1487. Questa famiglia ha
goduto nobiltà nelle città di: Napoli, Messina, Reggio, Tropea,
Lecce, Cosenza, Amalfi, Nola, Bitonto, Aquila, Stigliano, Gragnano, Sorrento, Catanzaro, Nicotera, Monteleone, Lucera ed
in Toscana.
Arma: d'azzurro alla croce d'oro cantonata da
quattro rose dello stesso. (Berardo Candida Gonzaga, Memorie
delle famiglie nobili delle Province Meridionali d'Italia,
Napoli 1875.)
BATTILORO
Maria
Cristina, Nobile dei conti Coppola, nata a Napoli il 5.2.1866
dal conte Antonio Coppola e Maria Antonia Imperiali d'Afflitto,
sposò il 28.11.1895, nella Cattedrale di Castellammare, il
Marchese S.R.I. avv. Tommaso Battiloro (17.7.1858†4.10.1939), fu
Pietro, di Rocchetta (al Volturno). Il matrimonio fu celebrato
dal vescovo stabiese mons. Vincenzo Maria Sarnelli dei baroni di
Ciorani.
Arma: D'azzurro al destrochiero armato al naturale
movente dal fianco sinistro dello scudo, impugnante un martello
posto in banda addestrate da una cometa d'oro ondeggiante
anch'essa in banda e accompagnato in punta da una incudine al
naturale sostenente una verga d'oro. Lo scudo accollato
all'aquila bicipite di nero.
del BALZO
Nel sec. XVI
Scipione Coppola sposò, in seconde nozze, Giuditta
del Balzo.
Maria Petronilla, Nobile dei conti Coppola, nata a Napoli il
4.12.1794 dal Conte Antonio e Marianna Lante della Rovere, sposò
il 22.4.1843 Raimondo del Balzo Duca di Presenzano, gentiluomo
di Camera del Re. Arma: Di rosso alla stella crinita di argento
di sedici raggi. Antica ed illustre famiglia che vari scrittori
ritengono una diramazione della chiarissima famiglia de Baux di
Provenza. Feudataria da' tempi di Ferrante I d'Aragona, ricevuta
per giustizia nell'Ordine di Malta dall'anno 1594, antica nella
nobiltà della città di Capua, e dichiarata nobile fuori Piazza
in Napoli, fu pur riconosciuta ammissibile nelle R R. Guardie
del Corpo.
de CIUTIIS
Marianna
Coppola Seniore, Nobile dei conti Coppola, nacque a Napoli il
21.9.1829 dal conte Cesare e Maria Antonia Ruffo di Motta S.
Giovanni; si sposò il giorno 11.9.1852 con Gherardo de Ciutiis
barone di Santa Patrizia, figlio di Vincenzo e Maria Auricchio,
dal quale ebbe due figli: Vincenzo e Salvatore. Vincenzo, n.
1859, si sposò con Marianna Coppola, figlia del conte Antonio e
Maria Antonia Imperiale, dalla quale ebbe due figli: Filippo
premorto e Gherardo Marianna Coppola Iuniore, Nobile dei Conti
Coppola, nacque a Napoli il 24.12.1863 dal Conte Antonio Coppola
e Maria Antonia Imperiali d'Afflitto, sposò il 13.1.1881 il
barone Vincenzo de Ciutiis di Santa Patrizia figlio di Gherardo.
Morì in Napoli il 11.3.1884. Figli: Filippo, morto il 1.10.1885,
e Gerardo de Ciutiis, che sposò Emmanuella Coppola, sorella
della madre. Emanuella Coppola, Nobile dei conti Coppola,
nacque a Napoli il 22.4.1876 dal Conte Antonio Coppola e da
Maria Antonia Imperiali d'Afflitto; sposò in Napoli, con
dispensa pontificia, il 23 novembre del 1904, il barone Gherardo
de Ciutiis di Santa Patrizia, figlio della sorella Marianna. Nobile famiglia, originaria e patrizia di Aquila, ove godette di
nobiltà "ex genere". Per Uffici e Dignità sostenute fu insignita
del titolo di Barone di Santa Patrizia, fu ascritta alla
Confraternita dei Nobili Spagnoli di Santiago di Napoli e
ricevuta nell'Ordine di Malta tra i cavalieri di Onore e
Devozione.
Arma: di argento alla fascia di rosso accompagnata
nel capo da una ghirlanda di foglie di quercia al naturale, ed
in punta da una rosa gambula e fogliata del medesimo coricata.
Corona baronale.
COLAMAZZO
di Napoli. Nella seconda metà del sec. XVI Cesare Coppola sposa
in seconde nozze Beatrice Colamazzo.
FARNESE
Nel 1609
Cesare Coppola ottenne Patente di Familiarità da Ranuccio
Farnese, feudatario di Castellammare:
“Ranuccio Farnese Duca di Parma et Piacenza etc. Confaloniero
perpetuo de Santa Chiesa etc. Sapendo Noi, che la famiglia
Coppola della Città nostra di Castello a Mare è sempre stata
devota verso la Casa nostra, sua padrona, et che al presente in
essa si trova Cesare Coppola, huomo di buone qualità, et suddito
nostro di ..., ci siamo contentati porlo nel numero dei nostri
famigliari, acciò possa godere degli onori, privilegi, favori et
prerogative, che godono gli altri nostri famigliari, et
spetialmente in portar armi, et restare esente dal carico di
alloggiamenti, riserbandoci la casa sua per alloggiamento nostro
particolare, et dei nostri successori, come è stato dei nostri
Maggiori. Pertanto comandiamo a quella Università, et agli
Officiali nostri presenti, et futuri, che per tale nostro
famigliare lo tenghino, et trattino. Non facendo altrimenti, per
quanto stimano la gratia nostra. In fede di che etc. Dato a
Parma a dì 7 di Genaro 1609. Ranuccio Farnese “
FILANGIERI
Cesare
Coppola sposò il 16.5.1819 Maria Antonia
Ruffo principessa di
Motta San Giovanni, principessa di Sant'Antimo, duchessa di
Bagnara e di Baranello (n.1800), figlia del Principe Francesco
(1779-1865) e di Nicoletta
Filangieri dei principi di Cutò.
FREZZA
Filippo
Coppola, nato a Napoli il 17.10.1833 dal conte Cesare Coppola e
Maria Antonia Ruffo di Motta Bagnara, sposò in prime nozze il
4.9.1858 Lucia Decio, figlia di Ferdinando e Rosa
Correale, ed
ebbe tre figlie: Luisa, nata il 17.1.1860, Antonietta nata il
9.4.1864, Anna nata nel 1868. Il giorno 13.11.1875 si risposò
con Irene
Frezza, figlia di Giovanni duca di San Felice e di Agata Capece Minutolo, senza avere altra discendenza. Fu Brigadiere
delle R.R. Guardie del Corpo a Cavallo e morì in Napoli nel
1899.
de GILIO
Belladonna
Coppola sposò nel sec. XVI Porfido de Gilio. Nobile famiglia
stabiese, conosciuta anche con la variante de Giglio, oggi
estinta.
GIUSTINIANI
Cesare
Coppola sposa il 20 luglio 1746, nella Cattedrale stabiese,
Petronilla Giustiniani. Famiglia storica genovese composta dalle
Case Campi, Longhi, Banca, Forneti, Negro e altre, che nel 1359
formarono la cosiddetta Maona Giustiniani che ebbe il dominio
delle isole di Scio (1359-1566), Samos, Enussa, Cos, Icaria etc.
Tutte le suddette Case, da alcuni ritenute indipendenti l’una
dall’altra, da altri, invece, rami di un’antica famiglia
genovese di origine greca, che durante il corso dei secoli per
distinguersi avevano assunto cognomi diversi, trascurando quello
originario, assunsero o riassunsero il cognome Giustiniani in
occasione della fondazione della Maona. Titoli: Patrizi
Genovesi, Marchesi.
Arma:
di rosso al
mastio d’argento esagonale, merlato alla guelfa, torricellato di
tre pezzi, quella di mezzo più elevata e più tozza, aperto e
finestrato nel campo, col capo d’oro carico di un’aquila di nero
coronata del campo uscente dalla partizione.

Genova, stemmi Negrotto,
Cambiaso e Giustiniani |
IMPERIALI
o IMPERIALE
Antonio
Coppola (n. 19.7.1824) sposò il 20.5.1850 Maria Antonia
Imperiali d'Afflitto dei Principi di Francavilla (20.2.1833
† 29.8.1900), figlia del marchese Michele (n. 15.8.1795-+1867) e
di Giulia Sanseverino dei principi di Bisignano († 26.11.1881),
dama di Corte dal 1858.
LANTE
DELLA ROVERE
Antonio
Coppola il 26.7.1789 sposò Marianna Lante
della Rovere (Roma,
1772 † Castellammare, 14-3-1808), Patrizia Romana e Nobile di
Foligno, figlia del duca romano Filippo e di Donna Faustina
Capranica, figlia del Marchese Don Cesare, Patrizio Romano
Coscritto, e di Flavia Masini
Di origine
pisana, trapiantata a Roma da Pietro Lante all'epoca della
decadenza della Repubblica di Pisa. Fu dichiarata nobile e
marchesa sovrana di Massa in Lunigiana da Venceslao imperatore,
ed ebbe il ducato di Bomarzo nel 1631 e il principato di
Cantalupo in Sabina. Vanta molti uomini illustri nelle arti,
nelle lettere e nella gerarchia ecclesiastica, e fra questi
quattro Cardinali ed un Papa (Sisto IV). Il ramo discende da
Ippolito Lante Montefeltro della Rovere (15-6-1618 † Roma
29-6-1688), Abate fino al 1648, rinuncia; 1° Duca di Bomarzo e
Nobile Romano dal 1646, vende il marchesato di Massa; acquista
il marchesato di Belmonte e di Rocca Sinibalda e la baronia di
Antuni nel 1679. Sposa a Roma l’11-2-1646 Donna Cristina d’Altemps,
figlia di Don Pietro Duca di Gallese e Marchese di Soriano (+
Roma 2-6-1712), da cui Don Antonio (* 1648 + Roma 5-5-1716), 2°
Duca di Bomarzo e Nobile Romano dal 1688; 1° Principe di
Belmonte, Marchese di Rocca Sinbalda e Barone di Antuni, Grande
di Spagna di prima classe e Principe Romano, sposa il 14-2-1683
Luisa Angelica de La Trémoille, figlia di Luigi II Duca di
Noirmoutier e di Rénée Julie Aubery de Tilleport (1653 †
Parigi, 25-11-1698); da cui Don Luigi (Roma, 9-11-1683 † ivi,
14-8-1727), 3° Duca di Bomarzo, 2° Principe di Belmonte,
Principe Romano, Marchese di Rocca Sinbalda e Barone di Antuni,
Nobile Romano e Grande di Spagna di prima classe dal 1716, sposa
a Roma il 22-12-1705 Donna Angela Vaini, figlia di Don Guido 1°
Principe di Cantalupo e Duca di Selci e di Maria Anna Ceuli,
Nobile Romana, dei Marchesi del Carretto (Roma, 26-10-1676 †
?), già vedova di Don Alfonso Antonio Litta dei Marchesi di
Gambolò, da cui Don Filippo (Roma, 12-4-1709 + ivi, 27-3-1771),
4° Duca di Bomarzo, 3° Principe di Belmonte, Principe Romano,
Patrizio Romano coscritto dal 4-1-1746, Nobile di Foligno e
Grande di Spagna di prima classe dal 1727; nel 1739 vende
Belmonte, Rocca Sinbalda e Antuni, compra il feudo di Santa
Croce nel 1734, compra Cantalupo nel 1750 con il titolo di
Principe, sposa in prime nozze a Roma il 6-7-1732 Donna Maria
Virginia Altieri, figlia del Principe Don Emilio Principe di
Oriolo e della Principessa Donna Costanza Chigi della Rovere dei
Principi di Farnese (Roma, 6-5-1705 † ante 1760) e in seconde
nozze a Roma il 31-5-1760 Donna Faustina Capranica, figlia del
Marchese Don Cesare, Patrizio Romano Coscritto, e di Flavia
Masini (24-4-1721 † 108-1783), da cui Marianna.
Arma: di rosso
a tre aquile d'argento coronate d'oro, 2 e 1. (G. B. Di Crollalanza, Dizionario Storico-Blasonico
delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti,
Pisa 1886.)
DE
LIGUORO
Il 23.4.1644
Andrea Coppola si sposava in seconde nozze con Porzia
de
Liguoro, dalla quale non ebbe figli.
LONGOBARDO
Francesca
Coppola sposò il 7.11.1672 il nobile patrizio stabiese D. Matteo
Longobardo.
Nobile
antica famiglia di origine longobarda. In Castellammare si
ricorda tra i mutuatores del 1269 con Stefano. Godette i favori
della dinastia angioina, tanto che nel 1310 il giudice Andrea è
Soprintendente alla costruzione del Palazzo reale di Quisisana. Cesare
Lomgobardo, capitano di cavalleria, morto nelle
Fiandre; Scipione a cui il re Carlo V diede in feudo, nell’anno
1549, la misurazione del sale nella Regia Dogana di
Castellammare, di cui fu figlio Ottavio, capitano di fanteria e
Governatore di Montecorvino; Raffaele che fu Ministro di Grazia
e Giustizia e degli Interni di re Ferdinando II. Celebre fu
Gabriele Longobardo, protomedico di tutto il Regno, primo medico
dell’imperatore e re di Napoli Carlo VI d’Austria e medico
cubiculario (di camera) dell’imperatrice vedova Amalia. Pietro
Aniello nel secolo XVIII ebbe il titolo di barone di Villanova.
Patronati gentilizi: cappella di S. Paolo in Cattedrale (sec.
XIV), cappella nella chiesa dell’Annunziata al Molo (1566),
cappella di S. Maria delle Grazie (1580) e di S. Maria di
Costantinopoli nella chiesa di Privati (1676), cappella di S.
Angelo in Cattedrale (sec. XVIII), cappella di S. Giuseppe e S.
Luigi nella chiesa del Gesù (1749), cappella di S. Pasquale
nella chiesa di S. Francesco (1795) e cappella nella chiesa di
S. Chiara in Napoli. Arma: D'azzurro al leone d'oro imbrancante
una palma di verde.
MARCHESE
Francesco
Paolo Coppola sposò il 7.6.1785 Suffragia Marchese. Di origine
longobarda, discesa dalla famiglia di Molise e propriamente dal
conte Alfano detto Marchese. Ha posseduto 45 feudi, due
marchesati, un ducato e tre principati, ed ha goduto nobiltà in
Napoli fuori Seggio, in Capua, in Roma ecc. ed ha vestito
l'abito di Malta nel 1581.
Arma: di oro alla fascia d'azzurro
caricata da una stella di otto raggi di oro. D'argento, a due
fasce ondate d'azzurro, accompagnate nella punta da due voli
spiegati di nero. (G. B. Di Crollalanza, Dizionario
Storico-Blasonico, Pisa 1886.)
de
MARCO
Andrea
Coppola nel sec. XVI sposò Silvia de Marco. Nobile famiglia di
Gragnano, conosciuta anche con la variante Dommarco, oggi
estinta.
de MASSO
Attorno al
1590 Cesare Coppola sposa in terze nozze Delia de Masso.
La famiglia
Massa, Masso o de Masso, era una delle antiche e patrizie
famiglie stabiesi, discendente dalla famiglia Massa di Sorrento.
Delia era figlia del Magnifico Utriusque Iuris Doctor Giovan
Geronimo. Questa famiglia nei secoli XVII e XVIII produsse le
famiglie Massa Pagano, Massa Mormile e Pisani Massamormile, per
imparentamenti con le famiglie Pagano,
Mormile e Pisani. Difatti
agli inizi del seicento l'UID Ottavio de Masso sposava Giulia
Pagano, da cui Francesco e Giovan Battista Massa Pagano; nello
stesso periodo l'UID Paolo de Masso sposava Isabella Mormile, da
cui Francesco Massa Mormile; nel secolo XVIII Angela Massa
Mormile sposava Lelio Pisani, da cui Gennaro Pisani Massa
Mormile.
Arma: d'azzurro alla fascia d'argento sormontata in
capo da una croce di rosso, al leone d'oro sormontato da uno
scaglione d'argento in punta.
MICERA di
Napoli
Il
21.12.1643 Isabella Coppola sposa Giovan Antonio Micera di
Napoli.
PLAGESE
Francesco
Coppola sposò il 27.11.1616 la patrizia stabiese Geronima
Plagese. La Plagese era una delle antiche nobili patrizie
famiglie stabiesi. E' ricordata nella città di Lettere nell'anno
1033 con Pietro figlio di Giovanni; nel 1272 Nicola è giudice
della città. Nel sec. XIII si trasferì in Castellammare, infatti
nel 1269 è ricordata tra i mutuatores con Bartolomeo. Nel 1370
Maffuccio fu Protontino. Nel 1582 è iscritta al primo Ordine
della città con il medico Tiberio AMD (Artium et Medicinae
Doctor) e nel 1638 con Ascanio. Possedette patronati gentilizi
in Castellammare nella Reale chiesa della Maddalena a Quisisana
(sec. XV), cappella di S. Stefano in Cattedrale (sec. XV),
cappella di S. Croce nel campanile della Cattedrale (1573),
cappella nella chiesa di S. Francesco (1688), cappella di S.
Onofrio nella chiesa dell’Annunziata (1612).
Arma: Di ? alla
palma caricata da un labello di 3 pendenti di ? sostenuta da una
campagna di ? accostata da 2 leoni controrampanti di ?.
PROVENZALE
Nel sec. XVI
Scipione Coppola sposò, in prime nozze, Caterina Provenzale.
Stemma gentilizio: Partito, nel primo di ? a 3 gigli posti in
fascia, nel secondo di ? al cane levriero passante su una
campagna di ?, alla fascia di ? passante sulla partizione.
Caterina Provenzale era figlia di Andrea, nato da Leonardo che,
a sua volta, risulta discendere da Francesco. Il M.co Andrea,
vivente nell'anno 1543, trasmigrò nel 1528 a Napoli
da Trapani, ed ebbe almeno altri due figli: Gaspare e Geronimo
(1534†1612), Arcivescovo di Sorrento dal 1598 al 1612. Caterina
Provenzale fece testamento il 2.12.1581 e nel 1589 risulta già
morta, come si può desumere dallo stesso testamento del marito
Scipione Coppola.
de ROSA
Antonio
Coppola sposò in Napoli, il 25.2.1713 Diana de Rosa, dei
marchesi di Villarosa, figlia di Prospero e Vittoria
Valignani.
Nobile originaria della città di Aquila, Nobile fuori Piazza in
Napoli, ascritta nel 1748 al
Monte Manso, ricevuta nel 1766
nell'Ordine di Malta come quarto di altra famiglia, decorata dal
1700 del titolo di Marchese di Villarosa ed ascritta al Registro
delle Famiglie dei
Cavalieri di Malta di Giustizia.
Arma: Di
azzurro al leone coronato di oro, con la banda di argento
caricata da tre rose di rosso attraversante sul tutto, e col
capo di oro all'aquila spiegata di nero e coronata del campo.
RUFFO di
BAGNARA E BARANELLO
Cesare
Coppola sposò il 16 maggio 1819 Maria Antonia
Ruffo principessa
di Motta S. Giovanni, principessa di S. Antimo, duchessa di Bagnara e di Baranello (n.1800), figlia del Principe Francesco
(1779†1865) e di Nicoletta Filangieri dei principi di Cutò.
SABATINO
di Marigliano
Anna Coppola
sposò il 23.11.1642 il dottor Pietro Sabatino nobile di Marigliano.
SANSEVERINO
Antonio Coppola sposò in Napoli il 20.5.1850 Maria
Antonia Imperiali d'Afflitto dei Principi di Francavilla
(20.2.1833
†
29.8.1900), di Michele (15.8.1795
†
1867) e Giulia
Sanseverino
dei principi di Bisignano (†
26.11.1881), dama di Corte dal 1858.
SAIDYA
Il 29.6.1652
Antonio Coppola sposa la nobile Teresa Saydia.
SPASIANO
Il conte
Vincenzo Coppola sposò il 12.1.1891 Elisabetta Andreassi
(22.8.1870†19.2.1943), figlia del marchese Raffaele e Vincenza
Spasiano († 11.10.1915), di Pasquale, patrizia sorrentina.
Antica e Nobile Patrizia della città di Sorrento del Seggio di
Dominova, riconosciuta nell'antica sua nobiltà nelle prove di
ammissione nelle Regie Guardie del Corpo ed ascritta al Registro
delle Piazze Chiuse.
Arma: Spaccato di oro e di rosso al leone
dell'uno e dell'altro tenente uno scudetto di azzurro con due
spade poste in croce di S. Andrea.
SOLARO
Nel sec. XVI
Scipione Coppola sposò, in terze nozze, una Solaro di
Nola, di cui si ignora il nome di Battesimo, forse Caterina.
de URSO
Attorno al
1580 Olimpia Coppola sposò in prime nozze il patrizio stabiese
Ottavio de Urso. Nobile famiglia ricordata nel 1408 con
Antonello. Nel 1570 si trova l’Utriusque Juris Doctor
Giovanbattista. Nel secolo XVII la si trova tra le famiglie del
primo ordine della città di Castellammare. Patronato gentilizio
sulla cappella nella chiesa di S. Francesco, concessa nel 1563
ad Alfonso.
VACCARO
Il 6.12.1588
Olimpia Coppola contrasse il secondo matrimonio con Fabio
Vaccaro.
L'8.4.1611 Andrea Coppola sposa Isabella Vaccaro. La
famiglia Vaccaro era una delle antiche e patrizie famiglie stabiesi. Nel 1270 si ricorda Mazziotto Vaccaro giudice della
Gran Corte della Vicaria. Giovanni, figlio di Mazziotto, anche
fu Giudice e Soprintendente ai lavori del Palazzo Reale di
Quisisana. Nel 1274 Bartolomeo fu Protontino di Castellammare.
Al tempo d'Alfonso d'Aragona un altro Bartolomeo Vaccaro fu
Presidente della
Regia Camera della Sommaria. Nel secolo XVIII
Nicola Vaccaro fu Governatore di Rocca Guglielma, Penne e
Altamura. Nel 1578 fu riconosciuta nobile per l'ammissione
all'Ordine di Malta come quarto della famiglia
Castaldo. Arma:
d'azzurro ad una mucca, d'argento, passante su una campagna di
verde. (Serafino De' Ruggieri, Istoria dell'Immagine di S. Maria
di Pozzano, Napoli 1743.)
VENUSIO
Domenico
Coppola sposò il 10.12.1826 la marchesina Elisabetta
Venusio, n.
1781, figlia di Gaetano, Marchese di Veticchia e Consigliere
dell'Ammiragliato, e di Margherita Vecchione, nobile di
Pozzuoli, sorella del Marchese Vecchione, coniugato con una
Sisto dei Duchi di Ceglie.
VULPULA
Nel secolo
XIV Romanello Coppola sposa Verita Vulpula. Bernardino Coppola
nei primi anni del 1500 sposò Tutia Vulpula. Nobile famiglia
stabiese, conosciuta anche con la variante Vulpura, oggi
estinta.
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Note:
1)
- Libro d'Oro Napoletano - Archivio di Stato di Napoli -
Sezione Diplomatica.
2) -
Rivista Collegio Araldico – Anno 1925
3) -
Istituirono il Monte Grande de’ Maritaggi 38
nobili, essi furono: Tommaso (detto anche Giovan Tommaso)
Filangieri figlio di Luigi barone di San Lorenzo e Filetto dei
duchi di Laurino, Scipione Filomarino Mastro di Campo, Carlo
Dentice delle Stelle, Pacido Dentice del Pesce, Carlo Cavaniglia
marchese di San Marco, Landolfo d'Aquino, Giovanni d'Aquino,
Alfonso del Doce duca di Cufriano, Giulio Caracciolo, Carlo
Andrea Caracciolo marchese di Torrecuso, Ettore Caracciolo
marchese di Barasciano, Giovan Francesco Caracciolo, Giuseppe
Caracciolo principe di Torella, Marcantonio Carafa, Carlo della
Leonessa principe di Sepino, Donato Coppola duca di Cassano,
Fabrizio de Silva, Federico Pappacoda marchese di Pisciotta,
Orazio di Gennaro, Francesco Galluccio, Ottavio Guindazzo,
Giovan Battista Brancaccio di Cesare, Ferrante Brancaccio di
Rinaldo principe di Ruffano, Paolo Marchese marchese di Camarota,
Giovan Francesco di Sangro principe di Sansevero, Scipione di
Sangro duca di Casacalenda, Giovan Battista di Sangro principe
di Viggiano, Goffredo Morra marchese di Monterocchetta e
Principe di Morra, Vincenzo Mora, Ottavio Monaco, il Consigliere
Tommaso de Franchis, Andrea de Franchis marchese di Taviano,
Francesco Maria di Somma, Carlo Spinello principe di Tarsia,
Giovan Battista Pisanello, Antonio Castigliar marchese di Grumo,
Orazio Suardo e Vincenzo del Tufo. |
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