Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Famiglia
d'Alessandro |
Don Ettore d’Alessandro
di Pescolanciano, note biografiche
di Luigi Borgia
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Il terzo figlio maschio del
duca Giovanni di Pescolanciano, Don
Ettore Michele G. d’Alessandro, nasce
a Milano il 31 gennaio 1962 e si trasferisce con la famiglia a
Firenze nel 1967. Dall’adolescenza, nel corso della scuola
dell’obbligo, si appassiona alle materie storico-umanistiche, con
particolare riguardo alla moderna storia-patria. Difatti, già nel
1969, a soli 7 anni, raccoglie con passione le figurine Panini sulla
“Storia del Risorgimento Italiano”, completando l’intero album che
rimarrà l’oggetto primario della postuma collezione d’Alessandro.
Al termine del ciclo scolastico
elementare compone il suo primo racconto, “L’isola dei
Misteri” (1973), ispirato alle giovanili letture delle opere di
Giulio Verne. |
A sinistra: Premio pittura
"Colonna" -anno 1972.
In alto: La Rivolta di Masaniello.
A destra: "L'Isola Misteriosa"
Anno 1973 |
Il binomio sport-studio lo accompagna durante la
crescita ed in egual misura si interessa ai diversi libri classici
d’avventura e fantascienza, nonché alla pittura. A nove anni,
infatti, scopre il magico mondo del colore acquarellato e comincia
ad imbrattare fogli, cartoni e tele. Per questo suo piacevole
diletto, nel 1972 riceve il premio di pittura “Colonna” nel concorso
di quartiere, cui partecipa dipingendo una prospettiva del Ponte
Vecchio. |
© Le tempere del piccolo Don Ettore
realizzate all'età di 9 anni |
Negli anni adolescenziali riceve dai
genitori una sentita educazione religiosa che lo porta a frequentare
la parrocchia e ad impegnarsi nei servizi di chiesa come
chierichetto e corista. Diventa, così, importante per il fanciullo
Don Ettore rapportarsi alla figura della Sant.ma Vergine,
immortalata in un suggestivo quadro ottocentesco votivo di casa
d’Alessandro mentre allatta il “Bambin Gesù”. Tale devozione alla
madre di Cristo lo accompagnerà in tutto il percorso della maturità,
tanto da intercedere in un pericoloso incidente stradale occorsogli
nel 1976. |
Racconti e Pensieri - anni 1975/77 -
Poesie e Racconti - anni 1977/80 -
Tesina maturità - anno 1981 |
I frequenti soggiorni estivi degli anni ‘70, nella settecentesca
villa materna in Torre del Greco, ai piedi del Vesuvio e lungo il
famoso “Miglio d’Oro”, stimolano nel piccolo d’Alessandro il
continuo contatto con i colori, i profumi e sapori della campagna
vesuviana ma anche con le locali tradizioni culturali. Tali
interminabili vacanze estive a Torre diventano, spesso momento di
divagazione balneare, ma anche occasione di visite turistiche ad
aree archeologiche, chiese e monumenti circostanti. Inoltre, le
giornate in villa si arricchiscono di fantasiosi giochi con i
cugini, suoi contemporanei, nella circostante terra coltivata a
frutteto, vigna ed ortaggi. |
Torre del Greco - Villa Ercole |
Le vecchie famiglie di coloni, ancora
occupati a mezzadria negli anni ’60 e ’70 presso la proprietà
Ercole, rappresentano un costante riferimento dei giovani parenti
che si servono dell’antico coffee house, quale fortino per le
animate battaglie, nonché usano la grande stalla con sue mucche e
cavalli quale curioso locale circense. Anche l’imponente pozzo in
stile barocco con suoi lavatoi e vasche diventa fantasioso rifugio
ad uso di fantomatica vettura, dove i ragazzini alla guida di grossi
coperchi di pentolacce si divertono ad imitare i vecchi torpedoni
usati negli spostamenti da e verso il paese. In questa idilliaca e
tranquilla cornice familiare, all’ombra dell’assonnato vulcano,
Ettore d’Alessandro trascorre gran parte delle sue stagioni estive
giovanili, contornandosi di quei valori del mondo contadino
meridionale con sue ataviche costumanze ed affettuose abitudini,
nonché con suoi principi morali e semplici ideali religiosi nel
rispetto dei ruoli sociali. |
Tali esperienze di vita in simile
contesto paesaggistico diventano anche argomento di ispirazione per
altri racconti e poesie scritte dal piccolo d’Alessandro tra il 1975
ed il 1977. I suddetti scritti, difatti, contengono numerosi
riferimenti biografici, come la descrizione dei giovani contadini
costretti ad emigrare, i ricorrenti richiami alle folcloristiche
feste e processioni di Santi patroni o la benedizione della
statuetta della madonna di Pompei (festeggiamento tanto atteso dai
piccoli cugini) collocata dai coloni sul cancello principale di
villa Ercole, nonché le messe ristrette tra familiari e vicini nella
chiesetta di S.Vito, pertinente la tenuta ed ubicata sulla strada
della litoranea. |
IL CAVALIERE ERRANTE
Piangi, o Musa, dell'avvverso Fato
che lutti e sventure addusse a li maggiori miei
i cui nobili valori e profetiche virtù compiango
in questo dissacrato Stato.
Oh, gran bontà de' cavalieri antiqui, or dove sei?
Fuggi, Tu, da questa civiltà oscura
e solo nel deserto rimango
di miseri ideali allucinato.
Come colui c'ha tutto il mondo a sdegno,
così al mio animo paria che alcun sia degno
di meritarsi simil ammirazione.
Ah, Fortuna crudel, Fortuna ingrata,
il Paladino tuo ramingo abbandoni
e preferisci dal Mercante avvezzo
esser comprata.
Un mucchio di rovine or mi circonda,
mentre si appresta a comparir l'Angelo nero
che man sua offre per l'ignoto sentiero.
Parole raccolte dal Vento che sente il mio lenire,
guida il Destrier il suo Signore errante
nel mare dei perduti nell'infinito sconfinante.
Pescolanciano, 1977 |
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IL GIARDINO DELL'INFANZIA
Arrivederci, arrivederci
Torre
dimora della nostra giovinezza,
luogo di amori e di amicizia,
baciata dal Dio Vesuvio e dalle divinità marine.
Un tempo giardino incantato,
ove la nostra giovinezza si inebriò dei tuoi profumi,
cresciuti sotto l'ombra dei tuoi pini e nel silenzio dei
vigneti,
ascoltando il dolce cicalio.
Tu, oasi di pace e serenità.
Tu, testimone delle nostre gioie
spezzate dal solo della partenza.
Or ti saluto, ancora.
Arrivederci, o Torre.
Nostra dimora, conserva, questi ricordi,
trattieni i tuoi fantasmi
resisti alle intemperie della vita.
Nella nostra memoria, ancora
ed in quella dei nostri figli.
Torre del Greco: visita estiva a Villa Ercole
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La passione per la storia riaffiora
anche in occasione della maturità scientifica (1981), allorquando
compone due tesine: “Gli anni del Regime, 1935-48, nel Bollettino
dell'Arcidiocesi di Firenze” e “Il brigantaggio nell'Italia
meridionale” (quest'ultima suggerita dalle letture delle opere di
Carlo Alianello). Negli anni ’80, durante il corso di studi
universitari in Economia e Commercio, collabora ad una rivista
culturale studentesca, “Fax”, pubblicando articoli su problematiche
socio – politiche territoriali ed italiane, insieme a diversi
studenti meridionali fuori sede. L’interesse alla questione
storico-sociale del Mezzogiorno d’Italia si va accentuando, in
questo periodo, grazie anche all’illuminante incontro nel 1982 con
il meridionalista partenopeo Carmine De Marco, che lo sprona ad
approfondire specifiche letture di autori, legati alla questione del
Sud. |
(1) Raduno cavalieri - 1997 - (2) Giornale Rinascita Meridionale
- Anno 1997. (3) "La Caduta di un Regno" -
Atti 1977 |
In prosieguo, la formazione storica
del percorso culturale giovanile si è integrata con quella economica
universitaria, per la quale ha conseguito laurea in Economia e
Commercio con tesi sulla metodologia di contabilizzazione del
“Capitale Umano nel bilancio d'esercizio”. Interessato allo studio
del fattore umano in campo produttivo ha conseguito master di
specializzazione in Diritto del lavoro e Relazioni industriali, per
le quali competenze è stato impiegato in una ben nota compagnia di
assicurazione fiorentina. |
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Dagli inizi degli anni ’90, agli
impegni nell'opera di salvaguardia e tutela della avita dimora
castellana in Molise, lo stesso si è anche prodigato nel recuperare
antiche tradizioni religiose-culturali familiari. Nel ’95 prende a
cuore, con altri parenti, il progetto di restauro della cappella
Ducale del castello in Pescolanciano, ove riposano le spoglie del
Santo Martire Alessandro nonché numerose immagini della madonna,
inaugurandola nell’agosto del ’96. In tale occasione viene
ripristinata la prima cerimonia pubblica del culto di S. Alessandro,
con un’area sacra “tornata a nuova luce”dopo circa 20 anni di totale
inutilizzo. |
Mostra Castelli d'Italia - 1988,
Quaderno fabbrica
ceramiche -
Anno 1998, Cronaca di un'occupazione
- Anno 1999 |
Contemporaneamente sono iniziate altre opere di recupero
di unità immobiliari del vetusto maniero, onde poter realizzare un
museo degli ultimi cimeli e memorie del Casato, nonché del
territorio circostante e suo ex Regno duosiciliano. Per tale
obiettivo, da anni ha così seguito pure la riorganizzazione
dell'archivio storico della famiglia d'Alessandro, il cui splendore
resta legato alle vicende del Regno delle Due Sicilie, mettendo a
disposizione numerosi documenti per specialistici studi sulla realtà
molisana e napoletana. Dalla raccolta di notizie tratte
dall’archivio familiare, il medesimo ha così prodotto varie ricerche
storiche, raccolte negli opuscoli della collezione Quaderni
Pescolancianesi: “Arciconfraternita dei Bianchi dello Spirito
Santo”(2000), “Una dimora gentilizia napoletana, il palazzo Pescolanciano"(2001),”Carovilli, notizie storiche sulle locali
successioni feudali fino alle leggi eversive all'epoca della baronia
dei d'Alessandro”(2004). |
Dimore storiche - Anno 1999
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Il 1994, con la presentazione della
serata inaugurale della manifestazione “Piacere Molise”presso il
castello in collaborazione con gli Enti turistici ed Assessorati
molisani, segna l’inizio della variegata attività culturale
(convegni, mostre, concerti etc) del nascente Centro Studi, quale
momento di comunione tra il “castello” ed il “paese”. Sono state
trattate annualmente varie tematiche riferite ad epoche storiche
diverse. Si è partiti dal Seicento per ricordare le opere di
Giuseppe d’Alessandro e la sua importante collezione di opere
d’arte, la sua scuderia di cavalli presso il maniero. |
Convegno a Taranto |
E’ stato
poi esaminato il Settecento nel momento dello scoppio della
“rivoluzione giacobina”, soffermandosi sull’iniziativa manifatturiera delle
ceramiche del duca Pasquale d’Alessandro. Il Brigantaggio
post-unitario e i rapporti culturali del duca Giovanni Maria e lo
storico tedesco Mommsen sono stati poi oggetto di altro convegno e
mostra. Dall’iniziativa giubilare di fine millennio sulle medioevali
festività religiose molisane lungo i tratturi e sulle Crociate, si è
passati ad illustrare fatti, eventi e personaggi del Novecento
molisano. |
E’stato
presentato un convegno sui Cavalli e Cavalieri nella storia, nella
letteratura e nell’architettura del Molise, a cui hanno aderito
accademici dell’Università di Firenze e Campobasso, noti architetti
e studiosi della materia con i quali è stato possibile tracciare la
storia dell’attività equestre molisana, praticata nei secoli a
partire dai sanniti. Infine, il Centro Studi si è fatto promotore di
incontri su problematiche concernenti il nostro Meridione,
circa la salvaguardia del patrimonio artistico-culturale e lo sviluppo programmato.
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© Protesta al San Carlo di Napoli in
abiti nobiliari -
Anno 1999 |
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L’assiduo impegno personale e quello
di altri familiari del Centro Studi d'Alessandro, mai supportato da
aiuti o contributi da parte degli Enti locali, si è finalizzato
nella valorizzazione della storia e delle tradizioni dell’alto
Molise e del Mezzogiorno, vedendo il medesimo d’Alessandro sempre
pronto a collaborare con altre associazioni ed enti locali, quali
taluni Archeoclub d’Italia, la Scuola di Pescolanciano, le Dimore
Storiche, l’Istituto Italiano Castelli, l’Accademia Italiana della
Cucina, l’Associazione culturale Campania 2000, Forche Caudine, il
Comune di Pescolanciano. Tra le più rinomate iniziative svolte con
dette organizzazioni, si ricorda l’evento musicale folcloristico dei
“Concerti itineranti nei castelli del Molise”(maggio ’95), la
ristampa dei primi libri dell’opera settecentesca “Arte del
Cavalcare” del duca Giuseppe d’Alessandro (1996-1997), il concorso-mostra pescolancianese dei “Castelli d’Italia, Oh che bel
castello”(1998), la mostra romana “Cartolina che vai, dalle case
antiche del Molise testimonianze di vita e di lavoro”(1999), la
mostra nazionale napoletana “I Borbone Viaggio nella
Memoria, 1734-1861”(2000), coordinata dal barone Roberto Selvaggi
sotto il patrocinio del Presidente della Repubblica e Regione
Campania (la collezione borbonica dei d’Alessandro è stata esposta
al Palazzo Reale, Scuola militare Nunziatella, Archivio storico del
Banco di Napoli), la mostra di arte moderna dei molisani Peri e Faralli(2000), lo stend sulla ceramica e ricordi familiari al
“Molise Days” in Roma (2003), la sfilata in costume d’epoca in
Pescolanciano per il Bicentenario del terremoto di S.Anna (2005. |
Atti rispettivamente
degli anni 2000 - 2001 -2002 - 2005 -2006 e 2007 |
Oltre a curare il ripristinato culto
delle reliquie del Santo martire Alessandro, custodite nella cappella
ducale del maniero, si è fatto promotore
insieme ai cugini
Ivano e Stefano delle seguenti
iniziative culturali organizzate presso il castello: Mostra-convegno
“1860-1870, fine di un Regno nascita di una colonia" (1997), Mostra-convegno "La famiglia ducale d'Alessandro e la fabbrica di
ceramiche in Pescolanciano"(1998), Mostra-convegno “1799, cronache
di un'occupazione"(1999), convegno "Madonne, Santi e Pastori, le vie
dei sacri rituali e dei luoghi santi lungo i tratturi del Contado di
Molise"(2000), Mostra-convegno "Novecento Molisano"(2001), convegno
"Cavalli e Cavalieri nella storia, nella letteratura e
nell'architettura del Molise"(2002). |
(1) Pescolanciano - sfiata moda -Anno 2000,
(2) Don Ettore d'Alessandro di
Pescolanciano,
(3) Pescolanciano - Convegno anno 2000 |
Presso il maniero in Pescolanciano
sono stati poi presentati numerosi libri di autori emergenti: “Brigantaggio Altomolisano inedito, le comitive Cozzitto e
d’Agnone”di Antonino Di Iorio(1998), “Dal Porto di Cnosso alla
falanghina dei Campi Flegrei” di Fulvio Uliano(1998), “Portici,
Paradiso Perduto” di Mario Carotenuto (1999), “Paolo da Corinto a
Pozzuoli, passando per Quarto” di Fulvio Uliano(1999), “I giorni
della sacra spiga. Le feste di S.Anna a Jelsi e Pescolanciano” di
Mauro Gioielli (2001), “Sulle Tracce dei Templari. I cavalieri del
Tempio dalla Terrasanta al Molise” di Cristian Di Paolo(2002), “Riccardo da Pietrabbondante, Rescriptum Sillogjsmorum inedito del 1372” di
Antonino Di Iorio(2004), “Lo stemma del Regno delle Due Sicilie” di
Luigi Borgia (2004), “Antologia di Bovianus Vetus”, “Scorie per la
lavorazione del ferro. Nuovi siti archeologici” (2005), “Le vicende
del bosco di Collemeluccio dall’ottocento ad oggi” di Sabrina Lombardozzi e “L’Arte dell’Equitazione, il marchese delle carrozze
Mario d’Alessandro” di Antonino Di Iorio (2006). Nel 2006 con la presentazione del
suddetto libro sull’antenato “Mario d’Alessandro”, di cui Don Ettore
è stato anche curatore, è stato festeggiato in Pescolanciano il
decennale dell’attività culturale associativa.
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(1) Arciconfraternita dei Bianchi dello
Spirito Santo - anno 2000, (2) Mostra Eventi in Napoli, Campania e
nel Sud - 2000,
(3)Una dimora gentilizia napoletana, il palazzo d'Alessandro
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In questi anni ha anche seguito
alcune tesi in architettura riguardanti il castello, quali quelle
della laureande Pesino (Università Firenze), d’Alessandro
(Università Napoli), Casasanta(Università Pescara), fornendo
supporto bibliografico e logistico, così come per la neo-diplomata
molisana Altieri (Polimoda Firenze) ha sostenuto la manifestazione
di moda della sua collezione d’esordio all’interno del maniero.
Lo stesso, comunque, si è fatto parte
diligente seguendo accuratamente le numerose pubblicazioni degli
atti delle citate conferenze del Centro studi d'Alessandro, edite
dalla Palladino Editore di Campobasso tra il 2000 ed il 2005. |
Pescolanciano - Invito convegni di
studi: "Novecento Molisano - Vicende e personaggi"
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Ha collaborato, per il tramite del
Centro Studi, alla realizzazione di diversi servizi televisivi
relativi al castello e paese di Pescolanciano, mandati in onda dalla
RAI nelle trasmissioni di “Sereno Variabile” (26 maggio 1995),
“Linea Verde”(4 agosto 1996), “Sereno Variabile”(7 giugno 1997),
“Linea Verde”(27 dicembre 1998), “Sereno Variabile”(dal 4 dicembre
1999 all’8 dicembre 2000), “Linea Verde”(5 ottobre 2003), “Uno
Mattina”(16 gennaio 2004), oltre ai tanti notiziari regionali
trasmessi dal 1994. |
Anno 2001 |
Con il nuovo millennio, a cotale
impegno di volontariato culturale ha fatto seguito una serie di
attesi riconoscimenti da parte di associazioni ed enti. Per
l'organizzazione della tavola rotonda sulla “civiltà della
Transumanza” presso la dimora familiare, Ettore d’Alessandro ha
ritirato nel 2002 attestato di riconoscimento e ringraziamenti
dell'Accademia dei Gergofili di Firenze, ospite per l'occasione.
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Pescolanciano - Convegno 2001. A destra:
Pescolanciano - Mostra 2001 |
Restauro di un quadro - Anno 2001. A destra:
Pescolanciano - Convegno anno 2001 |
Nel 2003
(5-11 maggio), come nel 1999 (25-26 settembre) allorquando vi fu
adesione alla “Giornata Europea del Patrimonio”, a nome del Centro
studi ha ricevuto encomio dalla locale Soprintendenza di Campobasso
per aver partecipato alle giornate nazionali del Ministero dei beni
culturali sulla “Settimana della Cultura”, analogamente per aver
coordinato tra il 2003 ed il 2004 una serie d’incontri su
problematiche attinenti la “Questione Meridionale”
(“Patrimonio artistico e culturale del Sud Italia, un'eredità da
salvaguardare e valorizzare”, “Il Mezzogiorno, dall'economia
stagnante risorgimentale allo sviluppo programmato”), la Fondazione
Campi Flegrei di Napoli ha rilasciato lettera di elogio per il
lavoro svolto. |
Convegno 2002. A destra: ringraziamenti Soprintendenza - Anno
2003 |
Infine, l’interesse al Meridionalismo
lo ha portato ad avvicinarsi attivamente a talune associazioni
culturali partenopee, collaborando con il giornale napoletano
“Rinascita Meridionale”(1998-99), mensile su problematiche
storico-sociali del Mezzogiorno, nonché scrivendo dal 2003 sul
mensile partenopeo “Il Brigante”, notiziario sulle tradizioni
storico-culturali e problematiche del Sud del terzo millennio. Nel
1999 è stato scelto nel comitato d’onore del convegno tarantino su
“Il Regno delle Due Sicilie, dal 1130 al 1861” e nello stesso anno
ha partecipato attivamente alle iniziative del Comitato Anti-99
contro il bicentenario celebrativo della giacobina Repubblica
Napoletana, aderendo l’8 gennaio alla singolare e simbolica
manifestazione di protesta al S. Carlo in occasione della prima
teatrale di Eleonora Fonseca Pimentel. Ha anche partecipato, poi,
nel 2003 ad altro avvenimento di contestazione contro l’entrata dei
Savoia a Napoli. |
Anno 2004 |
Dal 2005
è consigliere nazionale del partito trasversale “Per il Sud”,
coordinando tra Firenze e Pescolanciano
diversi incontri-dibattito sul Mezzogiorno d’Italia (“Molise e
Mezzogiorno, dal sottosviluppo all’equosviluppo”, “Mezzogiorno
d’Italia, una ricchezza da valorizzare per il futuro sviluppo del
sistema-paese”, “La formazione di un polo Sud politico dal regno
delle Due Sicilie ai moderni movimenti autonomisti:modalità
organizzative, tempi di realizzo”) e candidandosi nelle politiche del
2006 (circos. Calabria-Lombardia). A far data dal medesimo anno, il
d’Alessandro pubblica sue recensioni di storia duosiciliana su vari
siti presenti in Internet (Il Brigantino.org, Disanzadalena.it,
nobili-napoletani.it, wikipedia.org), in particolare su quello
dell’Associazione Culturale Due Sicilie (Adsic.it). |
Pescolanciano- Sfilata Covoni
bicentenario. A destra:
Anno 2005 |
Campobasso - Incontro per il Sud. A destra:
Anno 2005 |
Ultimi suoi scritti, pubblicati su
recenti libri, sono apparsi nel “ Trionfo delle Messi, storia e
tradizioni di Pescolanciano”(2005) a cura di Mauro Gioielli, “Gli
ordini monastico cavallereschi in Molise”(2006) a cura di Cristian
Di Paola, “La ceramica di Pescolanciano”(2007), a cura di Ivano
Buonincontri, “Due Sicilie 1860, l’invasione” (2008) a cura del
delegato costantiniano abruzzese, Don Bruno Lima. |
Pescolanciano - La famiglia
d'Alessandro. |
Nel 2005 Ettore d’Alessandro è stato
insignito del Diploma di Merito e relativa medaglia europea dalla
Federazione Italiana dei Combattenti Alleati. Dal 2006 lo stesso,
già cavaliere di giustizia, è stato nominato Delegato per la Toscana
del Sacro Militare Ordine Costantiniano di S.Giorgio (ramo Spagna),
carica questa che segna il suo nuovo e recente impegno
religioso-sociale nella regione di residenza. |
Ettore con la moglie Brunella e il piccolo Alessandro. A destra:
L'investitura a scudiero del piccolo
Alessandro |
Don Ettore con la moglie nella tenuta di
campagna. A destra:
Pisa,
novembre 2008, Don Ettore con S.A. l’Arciduca di Toscana,
Sigismondo
d'Asburgo Lorena ed il Marchese Domenico Serlupi Ottoboni alla
cerimonia dell’Ordine di S. Stefano |
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