
Ovvero delle Famiglie Nobili e titolate del Napolitano,
ascritte ai Sedili di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano,
appartenenti alle Piazze delle città del Napolitano
dichiarate chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Famiglia
Capano |
Arma:
d'argento alla banda rossa filettata in oro caricata tre gigli
d'oro, posti in banda(1). |

© Napoli - Stemma Famiglia Capano -
mosaico |
La famiglia Capano, originaria di Rocca Cilento,
godette di nobiltà a Salerno ove fu aggregata al Patriziato del
Seggio di Portarotese e a Napoli ove fu ascritta al Patriziato
del
Seggio di Nido e,
dopo l’abolizione dei Sedili (1800), fu iscritta nel Libro d'Oro
Napoletano.
Vari sono stati i titoli concessi a questa famiglia, fra questi:
Barone di:
Lustra, Sessa, Omignano, Barbera, Massasanta,
Pollica, Turricello,
Castellammare della Bruca, Acquavella.
Conte di: Celso (1668).
Marchese di: Miano.
Duca di: Civita Sant’Angelo.
Principe di: Pollica.
I
Capano hanno inoltre posseduto molti feudi:
Ascea, Acquavella, Castro, Valle, Prata, Fossasecca, Lauriano, Trotta, Cupolo,
Pollica, Martone, S. Giovanni, due Casali di Grotteria, Vico,
Cannicchio, Castellammare della Bruca, Torchiara, Galdo, Pioppi.
Ai
tempi dell’imperatore
Enrico VI di Germania,
Guglielmo e Antonello furono valori
capitani; il primo fu nominato Logotera del Regno e il secondo
ebbe in dono molte terre tra cui Prata e Castro.
Sul finire del XIII secolo il feudo
di Pollica col suo castello in possesso dei
d'Alemagna
passò per vendita ai Capano, che lo detennero col titolo di
principe fino all'estinzione del Casato.
Leonardo, dottore in legge, fu consigliere dell’imperatore
Federico II di
Svevia ed ebbe in dono molte terre del Cilento. |

© Napoli - il palazzo che Aloisa
Scannapieco Capano nel 1558 donò come regalo di nozze ai
coniugi Giovan Gironimo Capano e Lucrezia de Sangro. |
Nel
1417 la regina
Giovanna II di Durazzo inviò il suo Maestro Razionale e
Consigliere Francesco Capano, barone di
Turricello e
Castellammare della Bruca, a
conquistare con la forza delle armi, i casali di Santo Mango,
Acquavella, Perdifumo, Casalicchio e Santo Mauro, posti nella
baronia di Cilento e in possesso di Francesco
Mormile.
Verso la metà del XV secolo Mazzeo fu
barone di Lustra, di Omignano,
Sessa e
Pollica; Carlo fu barone di Barbera
e Massasanta.
Nel 1481 Giovanni Capano partecipò valorosamente con 6
cavalli alla
battaglia d'Otranto; partirono da Napoli insieme a
lui Alberico
Caracciolo con 6 cavalli, Aldasso d'Aiello con 5
cavalli, Alfonso
d'Alagno, Andrea Caffarelli, Federico Boccalino
con 3 cavalli, Galderisio de Rinaldo con 5 cavalli, Florio
Gizzio con 5 cavalli, Filippo Mareri con 6 cavalli, Andrea
Brusca regio Cortigiano, Ferdinando
Quaranta
con 6 cavalli, Galiotto
Pagano con
6 cavalli, Giovanni Azzia con 12 cavalli, Filippo
Anzani con
3
cavalli, Carlo
Gesualdo, Ausio Apicella, Antonio Gentile,
Michele
Barrile, Giacomo Palagano, Battaglino
Sanseverino con 20
cavalli, Baldassarre
di Costanzo ed altri. |

Napoli - Targa in ricordo di
Iacopo Capano |

Napoli - Sepolcro di Iacopo
Capano, Consigliere di re Roberto II d'Angiò |
Nel
1550 Ferrante, nobile del Seggio di Nido, acquistò Martone e S.
Giovanni, due casali di Grotteria (in Calabria)
che facevano parte dello Stato feudale del
marchese Giovanbattista
Carafa.
Nel 1610 Vincenzo Capano,
barone
di Pollica,
ristrutturò il castello di Pollica dove, in seguito, soggiornò
Sant' Alfonso M. de Liguori (Marianella, 1696 †
Nocera dè Pagani, 1787),
infatti,
una
camera del Castello è conosciuta come "la stanza del Santo".
Sant'Alfonso era il fratello di Ercole de Liguoro (1706 †
1780), patrizio Napoletano, che sposò in seconde nozze nel 1763
Marianna Capano, principessa di Pollica e contessa di
Celso († 1795) |

Pollica (SA), stemma Capano |

Castello d Pollica, ingresso |

Castello di Pollica, torre |

Castello di Pollica |
Nel 1611
i rappresentanti della Famiglia vestirono l'abito di Malta.
Vittoria Capano
dei conti di Celso, figlia di Vincenzo, conte di Celso, patrizio
napoletano e di Donna Angela
Orsini
dei principi di Solofra, nobile romana, dei patrizi napoletani,
sposò il 15 marzo 1684 Don Sebastiano
Marulli, nato a Barletta il 19 giugno 1654 e morto il
16 settembre 1704, duca d'Ascoli.
Chiara Vespoli,
vedova di Giovanni La Rocca, vendette
Celso col titolo di conte nel 1668 a Vincenzo Capano, Signore di
Pollica
Michele Capano, duca di Civita
Sant’Angelo, sposò Marianna
d'Anna,
figlia di primo letto, di Vincenzo
V Duca di Laviano, VI Duca
di Castelgrandine, V Marchese di Rapone. |

© Napoli - Stemma con le insegne
delle Famiglie Capano e de Gennaro, imparentate. |
I titoli di
principe di Pollica
e conte di Celso
furono ereditati da Giuseppe
de Liguoro
(1766 †
18746)
nel 1795 alla morte della madre Marianna Capano.
Michele Capano,
marchese di Miano,
tenente generale, nel 1816 fu nominato Cavaliere del
Real Ordine di San Gennaro.
Don Francesco Antonio Capano,
Capitano
dell'esercito borbonico,
fu nominato
Cavaliere di Diritto del
Real Ordine Militare di S. Giorgio della Riunione con
decreto del 7.10.1819. |

Sant'Elia a Pianisi (Campobasso),
parrocchia di Sant'Elia a Pianisi, paliotto in seta e
oro
del XVI secolo commissionato dalla duchessa Vittoria
Capano |
Napoli, Palazzo Capano oggi Museo
MADRE |
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1)
- Libro d'Oro Napoletano - Archivio di Stato di Napoli -
Sezione Diplomatica. |
Continua nel sesto
volume in preparazione di "LA STORIA DIETRO
GLI SCUDI"
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