Ovvero delle Famiglie Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia. 

Eventi

15 MAGGIO 2010


Napoli - Maschio Angioino, Cappella Palatina - Campo d'armi,
attività didattiche di scherma, dimostrazioni di combattimento e Conferenza sulla Storia di Napoli Angioina: " Discussione ed analisi del Maschio Angioino", Fortezza tra Storia e Modernità”, “L’Amor Cortese a Napoli”, “I Cavalieri dell’Ordine del Nodo”.

© Immagine proprietà www.nobili-napoletani.it

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L'evento ha suscitato grande interesse e la partecipazione del pubblico è andata oltre le più rosee previsioni. Apprezzato l'intervento del Maestro d'armi Roberto Cinquegrana sulla storia del castello; con un forte e prolungato applauso il prof. Ciro Romano ha concluso la sua relazione su "L'Amor Cortese a Napoli" e "I Cavalieri dell'Ordine del Nodo".  

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La sala della Cappella Palatina è stata addobbata con i gonfaloni di numerose famiglie nobili: i Sanfelice, i Moccia, i Confalone, i Tajani, gli Imperiali, i Longo, i de Bellis, i Cavallo (pagina in costruzione), gli Alagna, gli Ulloa Severino, i Pinto, i d'Alessandro, i Romano, i Tartaglione (pagina in costruzione), i d'Anna, i Rizzo dei Ritii,  i Donato,  e di alcune case regnanti: gli Altavilla, gli Angioini e gli Aragonesi.

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La bravura degli organizzatori, l'eloquenza dei relatori, la presenza di armi, stendardi e corazze, l'atmosfera della Cappella Palatina e della quasi attigua Sala dei Baroni ma, soprattutto, l'arrivo degli amici dalla Puglia, dalla Toscana, dalla Lombardia, dalla provincia di Caserta ed altri luoghi, hanno fatto riscoprire a molti le proprie origini e la gioia di apprendere un frammento di storia che appartiene a tutti, di sentirsi vicini e solidali anche vivendo in luoghi lontani, sotto il vessillo della cultura.

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Un caloroso ringraziamento all'Associazione Aquila Bianca, al Prof. Ciro Romano e a tutti gli amici che hanno aderito alla manifestazione.

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Ci vuole un minuto per notare una persona speciale,
un’ora per apprezzarla,

un giorno per volerle bene,

ma poi tutta la vita per dimenticarla…
(e questo vale per ognuno di Voi !)
Con affetto
Pasquale Cavallo

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30 OTTOBRE 2010

La seconda conferenza tenutasi sempre nella Cappella Palatina di Castel Nuovo in Napoli, avente come tema "La Cavalleria: essenza e significati dal Medioevo all'età Moderna", ha visto una partecipazione più massiccia, grazie all'adesione dei rappresentanti di altri nobili Casati, quali i Migliaccio, i Perrone di Sellia, i Villani, gli Scardaccione, i Cavallaccio, i Mancini, i Ferri de Pegnalver, i Zavagli Ricciardelli. 

I presenti, a fine conferenza e dimostrazione di combattimento con armature pesanti, hanno ricevuto in omaggio il 1° volume di "La storia dietro gli scudi" in formato digitale.

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11 - 12 e 13 FEBBRAIO 2011


GAETA
"XX CONGRESSO NAZIONALE DELLA FEDELISSIMA CITTA' DI GAETA"

Gaeta ed il Sud a 150 anni dal Regno delle Due Sicilie


Messa in suffragio dei caduti del 1860-61
 


Conferenza, uno dei temi trattati:
"Dai primati delle Due Sicilie all'emigrazione"


Parata in costume dei reggimenti dell'Armata di Terra
e di Mare del Regno delle Due Sicilie


Il marchese Pierluigi Sanfelice di Bagnoli rende
omaggio alle insegne del Regno delle Due Sicilie.

Note: Francesco Saverio Anfora (Napoli 1833, † Corleto 1871) fu tenente colonnello e si distinse, insieme a Giuseppe Campanile, Paolo e Riccardo di Sangro, durante l’assedio di Gaeta (1860/61) per le sue doti militari e il suo coraggio compiendo atti di autentico eroismo.
L’artiglieria piemontese, i cui cannoni avevano una gittata molto superiore a quella degli assediati, vomitavano di continuo colpendo mura, soldati, donne e fanciulli.
Il giovane ufficiale si prodigò per salvare quante più vite umane possibili, facendo scavare trincee e partecipando ad alcune sortite, ottenendo così  la croce di diritto di S. Giorgio.
Terminata la guerra, scrisse nel 1861 "La difesa di Gaeta" e morì nel 1871, ancora giovanissimo, assistito da Don Raffaele Riario Sforza, suo compagno d’armi.
Pietro Calà Ulloa (Napoli, 1802 † ivi, 1879), magistrato e politico in varie procure (anche a Trani), seguì Francesco II prima a Gaeta e poi a Roma; nel 1861 fu primo ministro del Governo napoletano in Esilio a Roma, insieme a Don Salvatore Carbonelli, ministro delle Finanze e degli Affari Ecclesiastici.
Il marchese Michele Imperiali (1795 † 1867) fu cavallerizzo maggiore dell'ultimo re di Napoli Francesco II di Borbone. Dopo l'assedio di Gaeta, il re in esilio gli conferì (1861) la Gran Croce dell'Ordine di San Ferdinando e tenne con lui e i suoi discendenti una fitta corrispondenza che durò fino alla morte (1894).
Il duca Giovanni Maria d'Alessandro di Pescolanciano fu appellato "la primula rossa"; dopo la caduta del Regno delle Due Sicilie si oppose con tutte le sue forze al regime dei piemontesi.
Luigi Rodinò (1811 1880), barone di Miglione, restò fedele a Re Francesco II al momento della partenza da Napoli per Gaeta, lo seguì nell’esilio romano e gli rimase sempre legatissimo, al punto che il giornale cattolico-legittimista La Discussione del 28 giugno 1892,  ricordava ancora come il migliore amico e servitore del nostro legittimo Re, il barone di Miglione.
Carmelo Rodinò (1840 1907) guardia a cavallo della “Compagnia delle Regie Guardie del Corpo”, fu tra i pochissimi della Compagnia  a partecipare alla difesa del Regno delle Due Sicilie, compiendo tutta la campagna del 1860/61 in prima linea aggregato al “9° Battaglione Cacciatori”.
Antonio Winspeare (Sulmona, 1818 Vienna, 1873) nel 1861 fu a Gaeta durante l’assedio al fianco del Re Francesco II come consigliere diplomatico. Con l’Unità d’Italia andò in esilio a Vienna dove ricopre la carica di Ministro plenipotenziario del governo borbonico in esilio presso l’Imperatore d’Austria-Ungheria. Dalla capitale austriaca si prodiga per la restituzione dei beni privati del Re Francesco II senza riuscirvi. Quando il sovrano napoletano decide di ritirare per economia la sede diplomatica viennese, Antonio Winspeare volle rimanervi a sue spese come rappresentante personale del re fino alla morte che lo coglie ancora giovane.
Davide Winspeare (Napoli, 1830
Cannes, 1905), poco prima dell’entrata di Garibaldi a Napoli, andò a Marsiglia per acquistare viveri e armi destinate alla fortezza di Gaeta. Durante l’ultimo assedio a Gaeta ha il comando d’artiglieria di un settore di terra. Combatte con valore al fianco del Re guadagnando un’altra croce di San Giorgio della Riunione. Dopo la capitolazione rifiuta d’entrare nell’esercito italiano preferendo quello russo.
Roberto Winspeare (Napoli, 1832
 Chieti, 1904) entrò nella Guardia Reale nel 1848. Tenente di cavalleria nel primo reggimento degli ussari. Poco prima della capitolazione del Regno partecipò nel Gennaio-Febbraio del 1861 alla difesa della fortezza di Gaeta.
La principessa Francesca Marulli (S.Giogio a Cremano, 17 luglio 1802 † Napoli, 15 febbraio 1883) divise con la Regina Maria Sofia di Baviera, moglie di re Ferdinando II di Borbone,  il pagliericcio per riposare poche poche.
Palmerindo de Monaco, nato il 23 giugno 1837, nominato Alfiere l’11 luglio 1859, fu tra i 17 Alfieri che seguiranno il Re a Gaeta.

Continua: Eventi 2

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