
Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Famiglia Nunziante |
A cura del dr. Giuseppe Pizzuti |
Arma:
d'azzurro, al colombo d'argento sorante portante un ramo d'olivo nel becco,
ed accompagnato nel capo da tre stelle del secondo a cinque punte male
ordinate.
Motto:
FIDEI ET MERITO |

Stemma Nunziante |
© Napoli - Stemma Famiglia Nunziante: A destra: stemma Nunziante, Grimaldi e Tuttavilla |
I
Nunziante sino agli inizi del 1800 appartenevano ad una modesta famiglia
della città di Campagna in
Principato
Citra.
VITO
fu
l'artefice delle fortune e dell'ascesa alla nobiltà napoletana
di
casa
Nunziante che in breve tempo acquisì titoli ed onorificenze; il
Casato si divise nei rami di Mignano,
dei marchesi di Albano, dei marchesi di Mottola e dei Nunziante
d'Afflitto.
Detto Vito Nunziante nacque a Campagna d'Eboli il 12 aprile 1775
ed abbracciò la carriera militare; nell'arco di pochi anni
divenne tenente generale, quartier mastro generale dei RR.
Eserciti, Ministro di Stato.
Si mise in luce nel 1799, quando da semplice alfiere, alla testa
di un manipolo di volontari, contribuì alla
disfatta della
Repubblica Napoletana
e alla restaurazione del Regno.
Successivamente, fu uno dei più valorosi comandanti di re
Ferdinando IV di Borbone,
il quale riusci a neutralizzare, nel 1815, i francesi capeggiati
da
Murat sbarcati a Pizzo Calabro nell'intento di riconquistare
il regno di Napoli; l'ex re fu arrestato e condannato a morte
dal tribunale eccezionale presieduto dal generale Vito Nunziante;
re Ferdinando assunse il nome di Ferdinando I delle Due Sicilie.
Il generale fu ricompensato dal sovrano che
nel 1816 lo
decorò il titolo di
marchese di San Ferdinando, paese
in provincia di Reggio Calabria,
e nel 1827 lo insignì del
Real Ordine di San Gennaro.
Fu luogotenente del sovrano in Sicilia. Rese l'anima a Dio a
Napoli il 22 settembre 1836.
CAROLINA
(† Castrovillari, in
provincia di Cosenza,
3 aprile 1818),
figlia del generale Vito, sposò
il marchese Antonio Gallo di Castrovillari
(1). |
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Ritratto del Generale
Vito Nunziante (1775 † 1836). A destra: G. de Antonellis,
"L'alloro e la quercia" |

San Ferdinando, Chiesa
del Perdono, monumento funebre al generale marchese Vito
Nunziante |
Ferdinando
Nunziante (1801
†
1851) figlio primogenito del citato generale marchese
Vito e di Faustina Onesti, ereditò dal padre il titolo
ed il villaggio di San Ferdinando; fu gentiluomo di
camera del re, cavaliere, commendatore e grand'Ufficiale
di San Giorgio, commendatore di San Ferdinando, gran
croce di
Francesco I, gran croce di San Gregorio Magno, gran
croce della corona di ferro di casa d'Austria e
dell'ordine di Wladimiro di Russia. Fu generale di
divisione, capo supremo dell'esercito, maresciallo di
campo, comandante territoriale delle tre Calabrie e di
Basilicata. In Calabria si ricorda per aver represso nel
sangue i moti del 1847 a Gerace e Reggio Calabria e nel
1848 a Catanzaro e Maida.
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Cosenza, Palazzo Arnone,
poi della Regia Udienza |
San Ferdinando era un latifondo ricadente nel Comune di Rosarno
in provincia di Reggio Calabria, nel 1818 re Ferdinando I
autorizzò un progetto di bonifica delle terre paludose proposto
dal Generale Vito che ne finanziò l'impresa; decise di sfruttare
questo territorio creando un'azienda agricola all'avanguardia
(il Re, visitandola, dopo alcuni anni, la paragonò a San Leucio),
provvide a disboscare i terreni e con l'aiuto del botanico
Guglielmo Gasparrini si iniziò a piantumare, oltre ai più
redditizi agrumenti e oliveti anche la robbia per creare il
colorante rosso utile per tingere i tessuti, e il sommacco utile
per la concia delle pelli. Intorno al suo palazzo furono
costruite le case dei suoi massari con una chiesa, vicino al
mare vi erano già alcune casette costruite per i vanghieri; in
breve tempo divenne un villaggio aggregato a Rosarno e,
successivamente, ai primi del Novecento, divenne comune
autonomo. |
San Ferdinando (RC),
Palazzo Nunziante. A destra: Chiesa Matrice |
San Ferdinando, monumento
del Generale Vito Nunziante,
marchese di San Ferdinando, fondatore del paese. A
destra: Colonia Marchesi Nunziante |
ALESSANDRO Nunziante (Messina,
30 luglio 1815 † Napoli, 1881) intraprese la carriera militare, fu
ammesso alla Nunziatella di Napoli e raggiunse il grado di
generale. Nel 1839 sposò donna Teresa
Tuttavilla,
figlia di Vincenzo, duca di Mignano;
nel 1845 il Re Ferdinando II gli concesse il diritto di
“trasferire” il titolo ducale dalla moglie a lui
(2).
Nello stesso anno i coniugi entrarono in possesso del castello di Mignano,
oggi Mignano Monte Lungo, in provincia di Caserta, che nel 1495
circa appartenne a
Rinaldo
Fieramosca. |

Mignano Monte Lungo (CE) - il
Castello
© Per gentile concessione
http://www.prolocomignano.it/index.html
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I
coniugi vissero prevalentemente in Napoli nel palazzo fatto
costruire dal generale nel 1855. |

©
Napoli - Palazzo Nunziante dei duchi di Mignano |
Quando la Sicilia fu conquistata da Garibaldi al grido "O
Roma o morte", il generale pensò bene di salire sul carro
dei vincitori e, dopo un accordo segreto con Cavour, tentò
invano di convincere i comandanti dei battaglioni cacciatori di
Napoli di passare dalla parte dei sabaudi. Accusato di alto
tradimento fuggì a Torino.
Nel 1858 Salvatore Nunziante fu decorato con il titolo di
marchese di Albano e questo ramo
risulta iscritto nel Libro d'Oro della Nobiltà Italiana con
Emilio, nato a Napoli il 30 settembre 1857 sposo di Eleonora
Spinelli dei principi di
Scalea.

Lapide del marchese
Francesco Nunziante († 1882) eretto dalla moglie Luisa
Bellelli |
Il titolo di marchese di Mottola
pervenne in casa Nunziante a seguito di matrimonio tra Leopoldo Nunziante (Napoli, 27 marzo 1831 † ivi, 12 maggio 1892),
tenente dell'esercito borbonico, e Teresa
Caracciolo Pisquizi,
figlia ed erede di Onorato, marchese di S. Erasmo. |

Leopoldo Nunziante (1831
† 1892) |
I titoli di duca di Campomele e
di
Castropignano, marchese di
Montefalcone e di Agropoli
passarono in un ramo di casa Nunziante a seguito di matrimonio
tra Ferdinando e Maria Stefania
d'Afflitto, figlia ed erede di Mariano, succeduto nei
predetti titoli allo zio Francesco Antonio
d'Evoli. Dal matrimonio nacque
Francesco che ereditò i
titoli materni ed adottò il doppio cognome Nunziante d'Afflitto.
Vito Nunziante (Napoli, 1837
† S. Ferdinando, 1905), figlio di Ferdinando (1801 †
1851) maresciallo di campo e di Giuseppina
Gaetani, nipote del generale Vito Nunziante, intraprese anche lui la
carriera militare nella cavalleria dell'esercito
borbonico. |

Vito Nunziante (1837
† 1905) |

B. Polimeni, "San Ferdinando e i Nunziante" |

Monumento funebre al
marchese Vito Nunziante |
Ferdinando
(n. Napoli, 1863 † ivi 1941), marchese di San Ferdinando
(figlio del citato Vito), Commendatore dell'Ordine
dei SS. Maurizio e Lazzaro, Gran cordone dell'Ordine
della Corona d'Italia, Senatore del Regno, ebbe come
figli: Vito, morto prematuramente, Francesca,
Maria Anna e Adele. Le sue cariche furono
svariate tra di esse: membro della Consulta Araldica,
Presidente dell'Associazione Nazionale per gli Interessi
del Mezzogiorno d'Italia (ANIMI), Presidente della Banca
Agricola Industriale di Palmi, Presidente dell'Istituto
Bacologico per la Calabria, Presidente della Società
delle Forze Idrauliche della Sila. |
 |
Il
LAGO DELL'AMPOLLINO: le opere di sbarramento iniziarono
nel 1916, inaugurato nel 1927 alla presenza del re
Vittorio Emanuele III, del Presidente della Società
delle Forze Idrauliche della Sila, il Senatore
Ferdinando Nunziante marchese di San Ferdinando, degli
ingegneri e del direttore, fu il primo invaso
artificiale della Sila e bagna le province di Cosenza,
Crotone e Catanzaro; è collegato tramite condotta
forzata con il lago Arvo dal quale riceve ulteriori
acque, le sue acque giungono ad alimentare la Centrale
di Orichella con un salto di 480 metri, qui le acque
vengono raccolte in un bacino di compenso per poi
dirigersi alla seconda centrale di Timpa Grande,
costruita 300 metri più in basso, le acque vengono
nuovamente raccolte e indirizzate più a valle alla
Centrale di Calusia per affluire successivamente
nel fiume Neto per essere utilizzate per scopi irrigui
nel Marchesato Crotonese. |

Sila, Lago Ampollino,
diga di sbarramento |

Timpa Grande, interno |

Centrale di Timpa Grande |

Ferrovia di Val di Neto |

Inaugurazione della Centrale di Timpa Grande, re
Vittorio
Emanuele III accolto dal marchese Ferdinando Nunziante |

Sila, Trepidò, inaugurazione della diga, il re
accompagnato dal
marchese Ferdinando Nunziante |

Sila, luglio 1927, inaugurazione della diga di Trepidò
del Lago
Ampollino, al centro il marchese Ferdinando Nunziante |

Il re con il marchese Ferdinando Nunziante si reca a
"Casa Pasquale" |
I
CODA NUNZIANTE DI SAN FERDINANDO |
Con
Regio Decreto del 17 dicembre 1925 e le successive Regie
Lettere Patenti del 26 agosto 1926, fu riconosciuto il
titolo di marchesa di San Ferdinando a
Francesca
Nunziante (1892
† 1968, figlia di Ferdinando) con autorizzazione a
trasmetterlo; sposata nel 1919 con Mario Coda (1885 †
1950), capitano di vascello, gli fu concesso il titolo
di marchese personale, con decreto del Presidente della
Repubblica Italiana del 1948 autorizzato ad aggiungere
al proprio cognome "Nunziante di San Ferdinando",
creando così la casata Coda
Nunziante di San Ferdinando.
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Famiglie
imparentate con casa Nunziante
|
Alcune parentele contratte dai Nunziante:
CARIGNANI: Maria Immacolata
Nunziante dei marchesi di Albano
(n. Napoli, 1858) sposò nel 1888 Carlo
Carignani dei duchi di Novoli.
COLONNA: il marchese Ferdinando Nunziante di S.
Ferdinando(n. Napoli, 1863) sposò nel 1889 donna Anna
Colonna
dei principi di Paliano.
PIGNATELLI della LEONESSA: il
marchese Vito Nunziante di S. Ferdinando (Napoli,1837 † S.
Ferdinando,1905) sposò donna Francesca
Pignatelli della Leonessa dei principi di Monteroduni. |
_____________________
Note:
(1) -
Si
ringrazia il dott. Gennaro Franco per aver inviato gli
atti di morte del generale Vito Nunziante e della figlia
Carolima.
(2) -
Petronilla di Lignéville (n. Luneville
4/4/1733
†
20/1/1793) sposò nel 1749 don Francesco Tuttavilla, poi
rimasta vedova, sposò in seconde nozze, Vincenzo
Caracciolo, duca di Mignano e Roccaromana. Il
figlio di primo letto, Vincenzo Tuttavilla, ereditò il
Feudo di Mignano; fu feudatario in carica sino al 1806,
cioè quando nel Regno ci fu l’eversione. La Figlia di
Vincenzo Tuttavilla fu Maria Teresa Tuttavilla
che il 1839 sposò Alessandro Nunziante il famoso
Generale borbonico. (Fonti: Da " MIGNANO MONTE LUNGO "
con il sottotitolo: Storia-Tradizioni-Immagini, scritto
da Lina Maiello per le edizioni ciesseti (1984). Da
"Nomi e volti di un esercito dimenticato/Napoli, 1990”
di Roberto M. Selvaggi."
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Sitografia:
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