Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Famiglia Berlingieri |
A cura del dr. Giuseppe Pizzuti - Prima parte |
Arma:
d’argento, a tre bande scaccate d’argento e di rosso,
accompagnate nel capo da un lambello del secondo a tre
pendenti.
Titoli:
nobili di Crotone, baroni, marchesi di Valle Perrotta, duchi
di Casalnuovo.
Dimore:
Crotone, Napoli, Roma, Venezia, Brusuglio, San Basilio,
Salerni.
Patrona:
Sant'Anastasia romana vergine e martire. |
© Napoli - Stemma della famiglia Berlingieri. |
© Napoli - Palazzo dei Marchesi Berlingieri |
La famiglia Berlingieri è
originaria delle Provenza, antica provincia del sud-est della
Francia, capostipite fu
Berteraymo Berlingieri
il quale partecipò alla
battaglia di Benevento nel 1266, per questo servizio
re
Carlo I d’Angiò gli concesse la baronia di
Torre Montanari, in terra di
Calabria con Regie
Lettere Patenti del 1269.
Giovanni,
nel 1410, fu nominato Giustiziere di Taverna.
Garetto,
trasferì la famiglia a Crotone e fu ammesso nel
sedile nobile di San Diogini
l'Areopagita.
Giulio
Berlingieri (†
1622), dottore in legge, fu famoso giureconsulto in Napoli, fu
professore del giureconsulto Francesco de' Petri (1575
†
1647c.a)
Annibale
(1666 † 1719), nobile di Crotone, figlio di
Cesare Ottavio
e di Luccia
Suriano
dei marchesi di Apriglianello, ampliò l'antico palazzo dei suoi
avi acquistando delle case contigue, non solo, vi era una
piccola chiesa col rango di parrocchia intitolata a Santa
Veneranda, solo uno stretto vicolo la separava dal suo palazzo,
fece in modo di esserne il patrono e di creare un'apertura tale
da poter assistere alle funzioni dall'interno del palazzo; col
pretesto di farsi carico della ristrutturazione in quanto il
corpo di fabbrica era in condizioni precarie (d'altro canto la
parrocchia godeva di una rendita annuale misera), nel 1706
concluse l'accordo con il parroco e successivamente con il
Vescovo Marco de Rama(1). |
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Cattedrale di Crotone - Cappella Berlingieri e stemma
Berlingieri |
Crotone - ingresso villa Berlingieri e stemma su
cancello ingresso villa |
Cattedrale di Crotone - Altra Cappella Berlingieri e
lastra con stemma Berlingieri |
Suo
fratello
Carlo
(1639 † 1719), nel 1679 consacrato Arcivescovo
Metropolita di Santa Severina, dispose che al titolo
della chiesa di Santa Veneranda si aggiungesse quello di
Santa Anastasia vergine e martire. Sposò Rosa
Marzano,
figlia di Scipione, barone di Santa Caterina. |
Cattedrale di Santa Severina e stemma Berlingieri su portale principale Cattedrale |
Cattedrale di Santa
Severina - Cappella Berlingieri e lastra con le insegne
di Carlo Berlingieri, Vescovo di Santa Severina |
Cattedrale di Santa
Severina - dietro altare maggiore |
Santa Severina - Museo
Diocesano |
Santa Severina - Museo
Diocesano |
Nicolò Orazio
(† 1719)
figlio di Annibale e Rosa, nel 1703 acquistò il feudo
rustico ma quaternato di Valle
Perrotta, che pagava un'adoha di ducati 15 alla
Regia Curia, fuedo sequestrato a Cristoforo Pallone a
causa dei suoi debiti il quale aveva sposato sua zia
Vittoria, seguì il Regio Assenso il
17-9-1703. Sposò Anna Suriano.
Francesco Cesare (1696
† 1749),
nobile di Crotone, successe nel feudo di Valle Perrotta
come erede per la morte prematura di suo fratello, il
barone Nicolò Orazio, fu creato
Marchese per maschi
primogeniti con privilegio del 4-1-1736, re
Carlo di Borbone il 19 gennaio 1740 concesse
il privilegio del titolo
marchionale sul feudo di Valle Perrotta.
Sposò Violante Suriano.
Carlo
(1720 † 1781), nobile di Crotone, 2° marchese di Valle
Perrotta come erede di suo padre, marchese Francesco
Cesare, sposò Rosa Barricellis.
Anselmo,
nobile di Crotone, 3° marchese di Valle Perrotta, come
erede per la morte di suo padre, marchese Carlo, sposò
Gabriella Zurlo.
Cesare
(1768 † 1844), nobile di Crotone, 4° marchese di Valle
Perrotta, come erede di suo padre, marchese Cesare,
sposò la nobile Maria
Morelli
figlia di Gaetano.
Anselmo
(1792 † 1844), nobile di Crotone, 5° marchese di Valle
Perrotta come erede per la morte di suo padre, marchese
Cesare, morì lo stesso giorno.
Cesare Francesco Antonio
(1825 † 1853), nobile di Crotone, 6° marchese di Valle
Perrotta, come erede per la morte di suo padre, marchese
Anselmo, sposò sua cugina
Chiara Berlingieri di
Pietro.
Cesare
(1854, postumo † 1900), nobile di Crotone, 7° marchese
di Valle Perrotta, come erede per la morte di suo padre,
marchese Cesare Francesco Antonio, morì improle. Suo zio
fu Francesco il quale ebbe discendenza, non chiese
l'iscrizione nell'Elenco Ufficiale della Nobiltà
Italiana.
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Crotone, porta che introduceva
nel latifondo di famiglia oggi urbanizzato.
Per gentile concessione del Nobile Don Francesco Giungata |
I BERLINGIERI A BISIGNANO |
Pompilio
Berlingieri, fratello dei citati Annibale e del Vescovo
Carlo, fu Vescovo di Bisignano dal 1706 al 1721, anno
del suo decesso; in Bisignano fece costruire un palazzo
per accogliervi i membri della famiglia facenti parte
del suo seguito
(2),
tra di essi
Tommaso
che sposò Isabella Auletta ed ebbero per figlio
Saverio
(1727 † 1802), si laureò in medicina a Napoli nel 1751,
sposato ad Innocenza del Latte di Corigliano ed ebbero
per figlio
Domenico
(1771 † 1842), dottore in fisica, sposato a Raffaella
Sprovieri di Acri ebbero per figli:
Federico,
laureato in medicina a Napoli, fu sacerdote; e
Vincenzo
(1809 † 1865), laureato in legge nel 1827, si addottorò
in U.J. nel 1830 presso l'Università di Napoli, ricoprì
la carica di Giudice Regio nel 1848, nello stesso anno
fece parte del Comitato di Salute pubblica di Bisignano,
sposò Teresa Bernaudo di Montalto Uffugo ed ebbero per
figli
Marianna,
Luisa
e
Domenico (1844 † 1903), avvocato,
sposato a Teresa Napoli hanno avuto per figli:
Anna,
Maria,
Raffaele (1882 † 1957),
Vincenzo
(1881 † 1932) ed il primogenito
Federico
(1880)(3). |
Bisignano,
Palazzo Berlingieri |
Bisignano,
Palazzo Berlingieri, Portale; variante dello
stemma Berlingieri a due bande |
NICOLA BERLINGIERI VESCOVO DI NICASTRO |
Il dipinto di Nicola Berlingieri, Vescovo
di Nicastro, è opera dell'artista
Eduardo
Fiore, è custodito nel museo diocesano di Lamezia
Terme (CZ) |
Nicola Berlingieri (Crotone 1774
†
Nicastro 1854) figlio di Anselmo, 3° marchese di
Valle Perrotta e della nobildonna Gabriella
Zurlo, fratello di Cesare, 4° marchese
di Valle Perrotta; consacrato Vescovo di Nicastro nel
1825, ministero che ivi esercitò sino alla sua morte.
Il marchese Francesco
Lucifero nel 1840 trasferiva al
Vescovo Nicola Berlingieri una tomolata di terreno del
promontorio Lacinio (Capo Colonna), vicino alla colonna
e ai ruderi del tempio. |
Crotone - Colonna
greco-romana di Capo Colonna |
Successivamente, fu costruito, dal barone
Luigi
Berlingieri, un casino di villeggiatura; il barone
sosteneva che i ruderi fossero di sua proprietà, alla
fine di un contenzioso con lo Stato si stabilì che
appartenevano al demanio pubblico. La chiesa Santuario
risalente al Cinquecento, costruita vicino alla torre,
era in condizioni precarie, nel 1882
Gabriella
Berlingieri, fece realizzare l'Altare marmoreo; risale
al 1897 la sua completa ristrutturazione ed ampliamento
per volontà di
Anselmo
Berlingieri. |
Santuario Madonna di Capo Colonna e torre
NAO, promontorio Lacinio, Crotone
Per gentile concessione del Nobile Don Francesco Giungata |
Lapide che ricorda il benefattore Anselmo
e vecchio altare fatto erigere da Gabriella Berlingieri,
vedova
Albani, su di esso un crocifisso
Per gentile concessione del Nobile Don Francesco Giungata |
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____________
Note:
(1)
-
Per
approfondimenti sulla famiglia
Il Palazzo Berlingieri
(2)
-
Alcuni storici avanzano l'ipotesi che il ceppo fiorì in Bisignano proveniente dalla vicina Acri dove godette la
nobiltà, Raffaele Capalbo in "Memorie storiche di Acri"
scrisse che questa famiglia era presente ad Acri sin dal
Cinquecento, nel 1556 tal
Jacopo
Berlingieri fu Giudice annuale e venne confermato con
tale carica fino al 1558, inoltre l'autore riporta che
nello Statuto dell'Università di Acri da lui rinvenuto,
era presente il suggello di Casa Berlingieri impresso in
cera rossa e chiuso in una scatoletta che lo proteggeva;
nei secoli successivi non si hanno più notizie di questo
casato ad Acri il che fa supporre che questa
ramificazione della famiglia si sia estinta dopo il XVI
secolo.
Inoltre, Rosalbino Fasanella
d'Amore
di Ruffano in "La Città di Bisignano e il suo seggio
(1339-1806)", Tipografia Editrice MIT, Cosenza 2006, a
pagina 81 riporta:
Pietro Antonio
Berlingieri da Acri († ante 27 novembre 1606), sposato a
Beatrice Campolongo, figlia di Francesco, barone di
Firmo, ebbero per figlie:
Livia,
sposata ad Ottavio Luzzi, i capitoli matrimoniali furono
stipulati il 27 novembre 1606;
Vittoria,
sposata il 7 luglio 1607 ad Orazio Luzzi;
Geronima,
sposata al Capitano Pompeo
Cosentino
di Bisignano, figlio di Ottavio.
(3)
- Antonello Savaglio, Alfonso Barone, Luigi Falcone,
Mario Panarello in "I Boscarelli, presenza e strategia
di una famiglia nobile nel Mezzoggiorno e a Bisignano
dal Cinquecento a oggi".
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