Ovvero delle Famiglie Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia. 

Famiglia Altemps

Arma: d'azzurro all'ariete rampante d'oro(1).
Motto: IPSE DUX IPSE MILES


© Stemma Famiglia Altemps

La famiglia Altemps(2), originaria della Germania, del Ramo dei Hohenems, godette di nobiltà a Bologna, Roma e Napoli ove fu ascritta al Patriziato Napoletano del Seggio di Portanova e, dopo l'abolizione dei Sedili (1800), fu iscritta nel Libro d'Oro Napoletano.
Vestì l'abito di Malta nel 1738 con FILIPPO Altemps (
† 1743) e fu decorata col titolo di duca sul cognome.

© Immagine proprietà Casa Scotto di Tella de' Douglas
© Arma Famiglia Altemps

MARCO SITTICO Altemps († 1595), Cavaliere dell’Ordine di San Jago, fu vescovo e poi cardinale di Cassano nel 1561; edificò in Roma il magnifico palazzo Altemps. Fu il primo a passare nel Regno di Napoli e fu aggregato al Patriziato napoletano del Seggio di Portanova nel 1560. Acquistò i feudi di Monteporzio (1567) e Montecomprati (1575) dalla Famiglia Colonna. Fu governatore di Fermo (1561-1566), di Norcia (1564), delle Marche (1566), di Ancona (1566), di Capranica (1565) e di Viterbo (1592-1595). Nella qualità di legato pontificio partecipò al Concilio di Trento (1545-1563) con Arcivescovo Ferdinando d’Anna, il Cardinale Girolamo Seripando Vescovo di Salerno, Pietr’Antonio di Capua Arcivescovo d’Otranto, Gian Tommaso Sanfelice Vescovo della Cava, Pompeo Piccolomini d’Aragona Vescovo di Tropea, Fabrizio Severino Vescovo della Cerra, il teologo Gian Francesco Lombardo, Francesco Ferdinando d’Avalos Marchese di Pescara ambasciatore del Re Filippo II.


Roma. Palazzo Altemps


Roma, Santa Maria in Trastevere


Roma, Santa Maria in Trastevere, insegne ecclesiastiche del cardinale Marco Sittico da Altemps


Concilio di Trento, particolare dipinto nel Museo del Palazzo del Buon Consiglio, Trento.
Marco Sittico Altemps è
il primo a sinistra, con la berretta cardinalizia.
( da
http://it.wikipedia.org/wiki/Marco_Sittico_Altemps )

A suo figlio naturale e poi legittimato ROberto Altemps (1566 † 1586), patrizio napoletano, al quale comprò, con atto del 12 febbraio 1579, il feudo di  Gallese e su sua insistenza, papa Sisto V gli concesse il titolo di duca, gli comprò inoltre il feudo di Rocchette in Sabina, il marchesato di Soriano nel viterbese, e molti altri feudi. ALTEA, sua sorella, si fece monaca.
Roberto fu nominato Governatore di Borgo nel 1585, e Capitano della Guardia Pontificia; nel 1584, per 165.000 ducati, acquistò la baronia di Mesuraca con i casali di Arietta, Mercedusa e Petronà, messo in vendita dal Sacro Regio Consiglio su istanza dei creditori di Giovan Battista Spinelli, 4° marchese di Mesuraca; nel 1576 sposò donna Cornelia Orsini, figlia di don Virginio, duca di San Gemini, e di donna Giovanna Gaetani dei duchi di Sermoneta, rimasta vedova si risposò con Andrea Cesi, duca di Cesi.  
GIOVANNI ANGELO Altemps († 1620), 2° duca di Gallese, barone di Mesoraca etc., bibliofilo. Sposò in prime nozze Maria Cesi, figlia di Federico, duca di Acquasparta, ed in seconde nozze  Margherita Mandruzzo.
GIOVANNI PIETRO († Roma, 1691), 3° duca di Gallese etc., come erede per la morte di suo padre, duca Giovanni Angelo e di Maria Cesi; sposò in prime nozze Angela de' Medici, figlia naturale del Granduca Cosimo II, con la quale ebbero quattro figlie femmine; in seconde nozze sposò Isabella Lante Montefeltro, figlia di Marcantonio, marchese di Massa Luense.
GIUSEPPE MARIA (1653 † 1713), 4° duca di Gallese etc., il 31 agosto 1695 ebbe significatoria di relevio per la terra di Mesoraca, con seconde cause civili, criminali e miste, zecca e portulania, come erede di suo padre, duca Pietro. Sposò Ortensia, figlia di Vincenzo Mazzei di Roma, famiglia adottata dagli Usodimare-Cybo, per questo motivo assunsero il cognome di Cybo.

© Immagine proprietà www.nobili-napoletani.it (C.S.P.aM.)
© Napoli - lastra tombale di donna Isabella Altemps (
† Napoli, 1722) e Nicola Petra, duca di Vastogirardi

Giovanni Angelo (1642 † 1680), patrizio napoletano del Seggio di Portanova, figlio di Pietro († 1691) e di Isabella Lante Montefeltro e fratello di Giuseppe Maria, ricoprì l'incarico di Governatore di Fano dal 1676 al 1677 e Governatore di Spoleto dal 1674 al 1676; fu Prelato Domestico, Canonico di San Pietro in Vaticano dal 1666 e Cerimoniere del pontefice Alessandro VII.
FRANCESCO (1643
† 1690), nobile romano e patrizio napoletano, fratello del precedente, sposò Anastasia Caffarelli, figlia di Gaspare, duca di Assergi.
ROBERTO ANICETO (1687 † 1747), 5° duca di Gallese, barone di Mesoraca etc., come erede per la morte di suo padre, duca  Giuseppe Maria, nobile romano e patrizio napoletano, vendette i feudi di Soriano alla famiglia Albani, e Rocchette; nel 1718 sposò ad Aversa Feliciana de Silva, figlia di Fabrizio, patrizio napoletano; ebbero per figli:


Mesoraca (Crotone)

ANTONIO (1731 1813); SERAFINO ( 1783), Cavaliere del S.M.O.Malta, sposò Teresa Bonanno e vissero a Fermo, ed ebbero per figlio ROBERTO, sposato in prime nozze ad Orsola Ginori ed ebbero SERAFINO, sposato a Caterina Palermi; in seconde nozze a Giovanna Monti ebbero per figli MATTEO e GIUDITTA.
GIUSEPPE MARIA (Roma, 1729 Albano, 1790), 6° duca di Gallese etc., come erede in qualità di primogenito, per la morte di suo padre, duca Roberto Aniceto; sposò Lucrezia dei principi Corsini ed ebbero per figli: GIOVANNI ANGELO ( Roma, 1854) ricoprì incarichi presso il governo spagnolo, sposò Margherita Fabbri di Cesena ed ebbero per figli: SILVIA; LUCREZIA ALESSANDRA; ALBERTO SITTICO; ed il primogenito
MARCO SITTICO (1772 Roma, 1817), 7° duca di Gallese, barone di Mesoraca etc., Ciambellano del Granduca di Toscana, Colonnello del 1° Reggimento della Guardia Civica,  e Depuatato ai pubblici spettacoli; al suo rientro a Roma di papa Pio VII fu reintegrato nel feudo di Gallese, il 15 ottobre del 1816 rinunciò alla sua giurisdizione conservandone il titolo di duca. Con il padre, i fratelli e gli zii, fu iscritto nel Libro d'Oro della Nobiltà Napoletana. Nel 1793 aveva sposato Costanza Carafa dei duchi d'Andria, ed in seconde nozze, nel 1796, Isabella Falconieri.
GIUSEPPE MARIA ( 1857), 8° duca di Gallese etc., come erede per la morte di suo padre, duca Marco Sittico, Ciambellano del Granduca di Toscana. Nel 1854 fu iscritto alla Nobiltà Romana nel ceto dei duchi e principi; sposò Giulia dei conti Corradori di Recanati, morì improle.
MARCO ANICETO (1822 1849), 9° duca di Gallese, come erede del duca Giuseppe Maria come da testamento redatto a Livorno, figlio di Serafino e Caterina Palermi, di Roberto di Serafino figlio ultrogenito di Roberto, 5° duca di Gallese e fratello di Giuseppe Maria, 6° duca di Gallese; sposò la citata Lucrezia Alessandra, figlia di Giovan Angelo, fratello di Marco Sittico, 7° duca di Gallese; morto improle, Lucrezia si risposò, nel 1850, con Giulio Hardouin (1862 1920), il quale con Breve Pontificio dell'8 marzo 1861 ottenne il titolo di duca di Gallese; sua figlia Maria sposò Gabriele d'Annunzio.
La famiglia è oggi rappresentata dai discententi di
Alberto Sittico di Giovanni Angelo e Margherita Fabbri, che ebbe per figlio EUGENIO (Savona, 1857 Roma, 1925), duca dal 1897, nobile romano, patrizio napoletano, sposato a Roma nel 1898 con Teresa Penna hanno avuto per figli: AMALIA (1902 1950), nobile romana; ALBERTO (1903 1956), duca dal 1926, nobile romano, patrizio napoletano, morto improle; ed ALESSANDRO (1906 1964), duca dal 1956, nobile romano, patrizio napoletano, cavaliere d'Onore e Devozione del S.M.O.M., cavaliere di Giustizia dell'Ordine Costantiniano di San Giorgio, sposato con Adele Bello hanno avuto per figlie: ALTEA (1940), sposata a Luigi Hardouin, duca di Gallese; ed ANGELA MARIA (1942 1993), sposata a Paolo Boncompagni Ludovisi, principe di Piombino.

Per la genealogia si consiglia di consultare le tavole genealogiche redatte da Serra di Gerace.

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Note:
1) - Libro d'Oro Napoletano - Archivio di Stato di Napoli - Sezione Diplomatica.
2) -
Il cognome preso da un castello sovrastante il borgo di Ems o Emps, tradotto in Alta Ems, assunse poi la forma definitiva di Altemps.
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Bibliografia:

- Mario Pellicano Castagna “La Storia dei Feudi e dei Titoli Nobiliari della Calabria”, a cura di Umberto Ferrari, Vol.III; Editrice C.B.C. 1999.


Casato inserito nel 3° Volume di "LA STORIA DIETRO GLI SCUDI"

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