Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Arma:
Framarino o Frammarino (Napoli): d'oro al tronco di albero al naturale, movente
dalla punta, ed accostato da due rose di rosso.
Framarino dei Malatesta (Giovinazzo): d'oro al tronco di albero di
nero, movente dalla punta, ed accostato da due rose di rosso.
Cimiero: una sirena bicaudata. |
Napoli, Palazzo Frammarino,
affresco stemma su volta ingresso. |
La famiglia
Framarino di Giovinazzo discende dai Malatesta di Rimini
che ebbe un Cavaliere Gerosolimitano di nome
Marino,
uomo altamente stimato dai
Sovrani Aragonesi;
fu a causa del suo nome Marino preceduto dalla qualifica
di Frate (Fra) che la famiglia cambiò in Framarino
l’originario cognome Malatesta.
Il casato prese dimora a Giovinazzo a seguito di
matrimonio celebrato tra un avo di detto Marino con
Benvenuta
Spinelli,
figlia di Niccolò,
Gran Cancelliere
della regina
Giovanna II di
Durazzo.
La famiglia vestì l’abito del
S.M.O. di Malta
il 31 agosto 1595 con
Prospero
Framarino di Giovinazzo e, alla fine del secolo XVII, fu
ricevuta nell’Ordine
di S. Giacomo della Spada.
I Framarino dei Malatesta vennero aggregati al
patriziato di Giovinazzo
ove furono iscritti sino all’abolizione dei Sedili
(1800).
Nel 1832
Ignazio
Framarino dei Malatesta di Giovinazzo
(1809 † 18 marzo 1869), figlio del nobile
Giuseppe
(1776 † 1843) e di Marianna Mininni,
acquistò dal marchese
De Angelis
il feudo di Cammarata sito in
Terra di Bari,
sposato ad Angiola
de Notaristefani
dei patrizi di Ravello ebbero per figli:
Nicola
(n.1851);
Anna
(n. 1848). sposata ad Antonio Capano, figlio di Vito
Domenico di Corato;
Vito
(n. 1845);
Caterina
(n. 1843), sposata a Domenico
Capano,
figlio di Nicola di Corato; e
Giuseppe (n. 1863), Cavaliere di
Devozione dell'Ordine Grosolimitano, nel 1864 sposato a
Luisa Branca di San Bartolomeo in Galdo, ebbero per
figli:
Angiola Maria
(n. 1865), ed
Ignazio
(n. 1868).
Un ramo dei Framarino dei Malatesta si stabilì a Napoli
dove possedeva uno splendido immobile costruito nel XVII
secolo che all’epoca si affacciava su vasto giardino
ornato di statue e fontane. |
Napoli, Palazzo Frammarino,
esterno |
Napoli, Palazzo Frammarino,
particolare stemma, cimiero |
Napoli, Palazzo Frammarino,
interno |
Il 13 marzo 1793
ottenne la reintegra alla nobiltà di Giovinazzo
e nel 1800 Tommaso Framarino, consultore del re
di Napoli Ferdinando
IV di Borbone, fu insignito del
titolo di duca dal Papa Pio VII
e, nello stesso anno fu
ascritto alla nobiltà romana.
Il citato Tommaso Framarino risulta iscritto nell’Albo
degli Avvocati del 1780,
istituito per la prima volta al Mondo, elaborato dal
legislatore del Regno di Napoli.
Nel 1833 questo ramo fu riconosciuto
ammissibile nella Compagnia delle Reali Guardie del
Corpo,
ed
ascritto nell'Elenco napolitano.
Il duca Tommaso (n. 1798), sposato in seconde
nozze alla duchessa Mirandolina Vuolo († 4 aprile 1878),
ha avuto come figli: Tommaso (13 giugno 1821 †
27 gennaio 1867), ereditò il titolo di duca da suo padre
Tommaso; Marianna (n. 28 ottobre 1827), sposata
il 7 ottobre 1862 a Vincenzo Totano; ed Eduardo
(n. 23 marzo 1831), ereditò il titolo di duca da suo
fratello Tommaso. L'Araldo “Almanacco Nobiliare del
Napoletano 1900”, Enrico Detken, libraio editore, Napoli
1899, pp. 120-121.
Per
la genealogia della famiglia Malatesta si consiglia di consultare le
tavole genealogiche redatte da Serra di Gerace. |
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