Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Famiglia Francone |
Arma:
di Napoli: spaccato, nel 1° di azzurro al leone
illeopardito di oro; nel 2° di oro a tre rosette abbottonate di
rosso poste 2, 1.
di Lettere: spaccato, nel 1° di oro al leone illeopardito
di rosso; nel 2° di rosso a tre torte di oro poste 2, 1. |
© Stemma Famiglia Francone,
marchesi di Salcito |
La
famiglia Francone ha goduto di nobiltà nelle città di
Lettere, di Lecce e di Napoli dove fu ascritta al
Patriziato Napoletano del
Seggio di Montagna
e, dopo l’abolizione dei Sidili (1800), fu iscritta nel
Libro d’Oro napoletano.
Vestì l’abito
di Malta nel 1691 con Fabrizio
Francone, Balì di Santo Stefano. |
Nel 1285 Tommaso Francone fu inquisitore dei
feudatari sotto re
Carlo II d'Angiò, insieme a Giovanni
Poderico, Raimondo
Bonifacio, Atenolfo
Capuano, Giovanni
Franco, Giovanni d’Arco, Ligorio Boccatorto,
Francesco Azzia, Niccolò Fellapane, Paolo de Sicola,
Sergio e Ligorio
Carmignano, Giovanni
Rocco,
Bartolomeo Offiero, Amatolo
di Costanzo. |
Messer
Andrea
Francone, chiamato Carlino Francone di Napoli, impalmò
la nobildonna Antonia de Lettere.
Claudio
Francone chiese ed ottenne la reintegra nel Seggio di
Montagna al Sacro Regio Consiglio.
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I Francone a Napoli risiedevano agli inizi del 1700 nel
palazzo
Filomarino della Torre
e possedevano nella Chiesa di S. Lorenzo Maggiore la
cappella gentilizia. |
Epitaffio che esisteva
innanzi l'altare della
famiglia Francone. A destra: Napoli - ciò che resta
della Cappella Francone |
Il feudo di Salcito, terra in Contado di Molise, in
diocesi di Trivento, poco distante da Campobasso, fu
concesso nel 1472 da re
Ferrante I d'Aragona a Giovanni di Monticello
insieme al Castello di Pietravalle, Pietrafendente,
Guasto, la metà del casale di Gambatesa e la metà di
Malamerenda che erano disabitate, confiscate a
Bartolomeo Pietravalle per delitto di fellonia. Nel 1514
Salcito passò a Gio. Antonio di Regina, barone di
Macchia. La famiglia Regina governò Salcito sino
all'anno 1652, quindi subentrò la famiglia Francone.
Paolo Francone, marito di Vittoria
Sanfelice dei duchi di Bagnoli, nel 1654
divenne marchese di Salcito. |
Ottimo Francone, marchese di Salcito sposò donna
Feliciana
Dentice, vedova di don Francesco
de Silva del Seggio
di Capuana, e sorella di Carlo conte di Santa Maria Ingrisone. |
Il feudo di Ripa (in seguito Ripa Francone ed oggi
Ripabottoni), terra in Contado di Molise, in diocesi di
Larino, nel 1495 fu acquistata da Federico
di
Capua, nel 1669 passò alla famiglia Carafa
dei duchi di Jelsi, poi pervenne a Paolo Marchese e,
infine, alla famiglia Francone dei marchesi di Salcito,
col titolo di Principato. |
Altra Cappella Gentilizia posseduta dalla famiglia
Francone. A destra:
Lastra tombale del principe Michele Francone |
La nobildonna
Maria Imara Francone (n. Napoli, 1735 †
ivi,
1770), figlia di Paolo
marchese di Salcito,
principe di Ripa Francone e Pietracupa e di Imara
Ruffo dei Principi di Castelcicala, sposò a
Napoli nel 1754
Luigi
Caracciolo (n.
Sorrento, 1734 †
Pollena, 1756),
2°principe di Torchiarolo e 2° principe del S.R.I.,
patrizio Napoletano,
cugino di Luigi Caracciolo (†
Desdra, 1758), conte del Sacro Romano Impero e generale
al tempo di Maria Teresa d'Austria.
Il figlio primogenito, Ambrogio II (n. Pollena, 1755
†
Napoli, 1818), 3° Principe di Torchiarolo e 3° Principe
del S.R.I, alla morte del padre, patrizio Napoletano;
nel 1806 ereditò i titoli di marchese di Salcito,
principe di Pietracupa e Ripa Francone. |
Sant'Anastasia (NA) -
stemma con le insegne dei coniugi Luigi Caracciolo e
Maria Imara Francone |
Nel
1736 Paolo Francone, marchese di Salcito, acquistò una
magnifica villa costruita dalla famiglia
Capece Scondido; l'ampliò con una scuderia,
una galleria di quadri e l'archivio per la biblioteca di
famiglia. Numerosi personaggi illustri del Regno di
Napoli soggiornavano sovente nella villa, tra essi si
segnala
Sant'Alfonso dei Liguori, all'epoca vescovo
di Sant'Agata dè Goti. La villa fu acquistata nel 1818
dal Ministro Nicola
Santangelo. |
Ciò che resta del
giardino di Villa Francone |
Gennaro Clemente
fu vescovo di Cosenza dal 14 dicembre 1772 al 27
febbraio 1792 quando fu nominato vescovo di Gaeta.
Cosenza,
cattedrale, stemma del vescovo Gennaro Clemente
Francone |
Il titolo di principe di Ripa Francone passò poi in casa
Caracciolo.
Luigi
Caracciolo, 6° Principe di Ripa Francone
sposò di donna Costanza
Saluzzo dei Principi di Santo Mauro (Napoli
01.02.1781
†
Napoli 28.06.1858). |
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