Ovvero delle Famiglie Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai
Sedili di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti alle Piazze
delle città del Napolitano dichiarate chiuse, all'Elenco Regionale
Napolitano o che abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia. |
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Famiglia
Acton |
Arma: di rosso a due leoni illeoparditi
d'argento l'uno sull'altro, accompagnati da nove crocette
d'oro ricrociate, poste e ordinate in palo 3, 3, 3 in capo,
in punta e in mezzo ai due animali.
Cimiero: una gamba a mezza coscia armata, gocciolante
sangue
(1),
con ornamenti d'oro e racchiusa entro una sciarpa gomenata
d'argento e di rosso.
Motto: ADIUVANTE DEO.
Titoli: baroni, principi di Leporano.
Dimora: Napoli. |
Stemma famiglia Acton principi di
Leporano |
Un ramo dell'antica e nobilissima famiglia Acton, di origine
sassone, dall'Inghilterra si trasferì a Napoli nel 1778
su invito di
re
Ferdinando IV di Borbone; fu ascritta al Libro d’Oro
Napoletano ed aggregata al Patriziato del
Seggio di Capuana
nel 1802.
Il
capostipite del ramo napoletano fu
John Francis Edward
(Besabcon, 1736 † Palermo,1811), 6° barone Acton
alla morte del cugino
Richard Acton,
nominato nel
1778 Direttore della Real Segreteria della
Marina Napoletana e nel 1789 Ministro degli Esteri con
funzione di Presidente del Consiglio;
il suo compito principale fu la riorganizzazione della Flotta
della Marina Napoletana.
Nemico acerrimo dei francesi, favorì una politica
filo-inglese-austriaca e, quindi, divenne il favorito della
regina Maria Carolina d’Austria, moglie di
Fernando
IV di Borbone.
Fu Cavaliere dell'Ordine del
Toson d'Oro, dell'Ordine di
Santo Stefano e dell'Ordine
di San Gennaro nel 1780. |
John Francis Edward Acton
(Collezione Bernardo Leonardi-Napoli)
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L'Acton ebbe, tra l'altro, il merito di far realizzare nel
1781 il primo Atlante Marittimo del Regno di Napoli,
completo delle coste del Meridione d'Italia da Gaeta ad
Ancona, con il punto cardinale del nord nella posizione alta
del foglio, alla maniera degli inglesi.
Sino a
quel momento, l'orientamento delle carte era condizionato
dalle dimensioni, dall'estetica del disegno e da ragioni
religiose.
L'opera, composta da 25 matrici di rame, fu realizzata a
Napoli dall'Ufficio topografico del Regno delle Due Sicilie,
grazie alla maestria di astronomi, topografi e piloti della
marina. Le matrici, insieme alle stampe originali, sono
esposte nella sala Dorica di Palazzo Reale, sono considerate
di sommo valore artistico e storico.
Egli dimorò in Napoli nel maestoso palazzo, oggi sede della
Prefettura. |
Napoli - la dimora del ministro
Acton nel 1798 |
Nel 1789 acquistò a Castellammare di Stabia una villa di
proprietà dei marchesi Pellicano.
Nel 1800 sposò a Palermo la nipote Mary Anne Acton (n.
Napoli, 1786). |
Palermo, monumento
funebre di John Francis Edward Acton (1736 † 1811) |
Suo fratello, il generale
Joseph Edward (1737 † 1830), patrizio
napoletano, nel 1802 fu nominato Luogotenente Generale del
Re di Napoli Ferdinando IV e Governatore di Gaeta.
Nel 1826 il barone Ferdinand Richard Acton (1801
†
1837), figlio del citato John Francis Edward, acquistò un
palazzo che apparteneva ai
Carafa, lo demolì per far costruire una villa, oggi nota
come villa Pignatelli, avendola acquistata nel 1867 dal principe
Diego
Aragona
Pignatelli Cortés, duca di Monteleone. |
Napoli, Villa Acton poi
Pignatelli d'Aragona |
Carlo Gennaro (Napoli, 1803 † ivi, 1846), figlio di John
Francis Edward, intraprese la carriera ecclesiastica e nel
1842 fu nominato cardinale.
Guglielmo (Castellammare di Stabia,
1825 † Napoli,1896),
Cavaliere di Grazia dell'Ordine
Militare di San Giorgio della Riunione, fu vice ammiraglio della Regia
Marina, Ministro della marina Italiana e nel 1871 Senatore
del Regno d’Italia.
Ad appena 12 anni entrò nel collegio della Nunziatella di
Napoli; nel 1841 era già guardiamarina e nel 1843 si imbarcò
sul vascello Regina Isabella, che faceva parte
della divisione agli ordini del capitano di vascello
Raffaele de Cosa, inviata in Brasile quale scorta d’onore
della principessa Teresa Cristina di Borbone, sorella di re
Ferdinando II, passata a nozze per procura il 30 Maggio di
quell’anno con Don Pedro II di Bragança, imperatore del
Brasile. La divisione era composta dal vascello di linea
Vesuvio al comando del barone de Cosa, e dalle fregate
Partenope, Amalia e Regina Isabella. Sul Vesuvio era
imbarcato come primo ufficiale il capitano di fregata don
Filippo
Pucci; sull’Amalia prese imbarco come tenente di
vascello il principe Luigi di Borbone, fratello del sovrano.
Il 31 agosto 1871 fu decorato
Grande Ufficiale dell'Ordine
dei Santi Maurizio e Lazzaro. |
Guglielmo Acton
(1825 † 1896) |
Ferdinando (1832 † 1891),
figlio
del barone Carlo
Acton e della contessa Zoè Guiges d'Albon,
fu ufficiale della marina del Regno
delle Due Sicilie e di quella sarda successivamente; nel
1880 fu senatore del Regno d’Italia, nel 1883 divenne
Ministro della Marina.
Il 13 gennaio 1889 detto Ferdinando, cavaliere di Gran Croce
fu decorato del Gran Cordone dell'Ordine
dei Santi Maurizio e Lazzaro. |
Ferdinando Acton (Napoli, 1832 † Roma, 1891),
ammiraglio e senatore del Regno di Napoli |
Napoli - Darsena Acton, così
intitolata in ricordo di Don Ferdinando Acton (1832-1891) |
Ruggiero Emerick Acton (Napoli, 1834 † ivi,
1901), intraprese la carriera militare e fu nominato tenente
di vascello della Marina delle Due Sicilie; simpatizzante
della causa per l’unità d’Italia, passò alla Marina sarda e
partecipò, a bordo della fregata Garibaldi, ex nave della
flotta napoletana col nome Borbone, all’assedio di Gaeta nel
1860. |
Lord Ruggiero Emerik Acton |
Alfredo (Castellammare di Stabia, 1867 † Napoli,
1934),
nominato barone Acton nel
1925, fu decorato con numerose medaglie per aver combattuto
in Africa, in Estremo Oriente, nella guerra italo-turca e
nella I Guerra Mondiale; sposò a Napoli nel 1907 Donna Livia
Giudice Caracciolo, principessa di Leporano.
Amedeo (Napoli, 1871 † ivi, 1938), ammiraglio, decorato di
due medaglie d’argento, nel 1926 fu autorizzato ad usare,
maritali nomine,
il titolo di
principe di Villa Santa Maria, città in
Abruzzo Citra,
avendo preso per moglie a Napoli nel 1900 Donna Anna Giulia
Giudice Caracciolo,
principessa di Villa Santa Maria.
Francesco Eduardo Maria (1910 † 1997), dei
principi di Leporano, figlio di Alfredo (1867 † 1934), fu
direttore del Museo “Gaetano Filangieri” e del Museo
“Correale di Terranova”; divenne governatore del
ricostituito Real Monte di
Manso. Alla morte della madre,
donna Livia Giudice Caracciolo, ereditò il titolo di
principe di Leporano.
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FAMIGLIE
IMPARENTATE CON CASA ACTON |
del BALZO: Ferdinando (1908 † 1979),
barone Acton, sposò donna Emilia
del Balzo dei
duchi di Presenzano.
BECCADELLI: Laura
(1829 † 1915) sposò. in prime nozze, a Napoli nel
1847 Don Domenico
Beccadelli di Bologna dei
Principi di Camporeale.
GIUDICE: Alfredo
(1867 † 1934) sposò donna Livia
Giudice Caracciolo,
principessa di Leporano; Amedeo (1871 † 1938)
sposò nel 1900 Donna Anna Giulia Giudice
Caracciolo Principessa di Villa Santa Maria.
PIGNATELLI:
Riccardo (1827 † 1858), sposò a Napoli nel 1848
Donna Irene
Pignatelli di Cerchiara dei Principi
di Noja |
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Note:
(1) - Sir
Eduardo Acton, alla battaglia di Worcester del 1651, ebbe una gamba
troncata; in suo onore i discendenti portarono come cimiero una gamba di
guerriero sanguinante.
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Bibliografia:
- Vittorio Spreti, “Enciclopedia storico-nobiliare
Italiana”, Arnaldo Forni Editore.
- G.B. di Crollalanza, “Dizionario storico-blasonico delle famiglie
nobili e notabili italiane estinte e fiorenti”, Pisa 1896.
- Francesco Bonazzi di Sannicandro, “Famiglie nobili e titolate del
Napolitano”, Arnaldo Forni Editore, 2005.
- Roberto M. Selvaggi, “Nomi e volti di un esercito dimenticato”,
Grimaldi & C. Editori, Napoli 1990.
- Sovrano Militare Ordine Gerosolimitano di Malta, “Elenco storico della
Nobiltà Italiana”, Tipografia Poliglotta Vaticana 1960.
- Harold Acton “ I Borbone di Napoli”, Giunti Martello Editore, 1985.
- Ferdinando e Francesco E. Acton, “Genealogia degli Acton”, Napoli
1969. |
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