Ovvero delle Famiglie Nobili e titolate del Napolitano,
ascritte ai Sedili di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano,
appartenenti alle Piazze delle città del Napolitano
dichiarate chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
|
Ordine del Toson d'Oro
a cura di Fabio Picolli |
Insegna dell'Ordine del Toson
d'Oro |
Il 10 gennaio del 1430 si celebrarono le nozze di
Filippo III il Buono duca di Borgogna con la principessa
Isabella d'Aviz. Per celebrare il matrimonio Filippo
istituì l'ordine cavalleresco del Toson d'Oro,
modellandolo sull' Ordine della Giarrettiera(1)
e dedicandolo a Sant'Andrea.
Crollato lo Stato di Borgogna, in seguito al matrimonio
di Maria di Borgogna (13 febbraio 1457 - 27 marzo 1482),
figlia di Filippo, con l’arciduca Massimiliano I (22
marzo 1459 - 12 gennaio 1519), l’ordine passò alla casa
d’Asburgo.
Dopo l’abdicazione (1555-56) di Carlo V (Gand 1500 -
Yuste 1558) i possedimenti vennero da lui divisi tra il
figlio Filippo, che divenne Filippo II di Spagna, e il
fratello Ferdinando, incoronato nel 1558 come Ferdinando
I Imperatore del Sacro Romano Impero. La divisione
dell'impero di Carlo V fu all'origine della divisione e
contemporanea esistenza dei due Ordini del Toson d'Oro:
quello spagnolo e quello austriaco.
Estinta la linea degli Asburgo-Spagna con la morte di
Carlo II nel 1700 senza eredi, ma proclamando per
volontà testamentaria erede al trono di Spagna il nipote
Filippo di Borbone, Carlo d'Asburgo, non ancora
imperatore, (Vienna, 1 ottobre 1685 – Vienna, 20 ottobre
1740), si autoproclamò re di Spagna dando vita alla
Guerra di Successione Spagnola culminata con la sua
incoronazione al trono di Spagna col nome di Carlo III.
I due Ordini del Toson d'Oro tornarono, per un breve
periodo, ad avere un unico Gran Maestro.
A cambiare le sorti della guerra ancora in essere fu
l'improvvisa morte senza eredi del fratello maggiore di
Carlo, l'imperatore Giuseppe I.
Tornato in Austria, nel 1711 venne incoronato Sacro
Romano Imperatore a Francoforte sul Meno, rinunciando a
trono di Spagna sul quale salì Filippo di Borbone
(Versailles, 19 dicembre 1683 – Madrid, 9 luglio 1746)
come Filippo V.
Da qui in poi l'Ordine fu definitivamente diviso dei
rami di Spagna, oggi con a capo Filippo VI di Borbone, e
d'Austria, cessato formalmente nel 1918 e avente come
attuale Gran Maestro Carlo d'Asburgo-Lorena. |
Privilegi dei Cavalieri:
Il sovrano dell'ordine era
tenuto a convocare una riunione con la consulta dei
cavalieri dell'Ordine del Toson d'Oro prima di entrare
in guerra.
Tutte le dispute tra i
membri dell'ordine dovevano essere discusse dal
consiglio dell'Ordine stesso.
Alla morte dell'insignito le
insegne dovevano necessariamente tornare all'Ordine, con
pesanti multe e ammonizioni per quanti non rispettavano
questa regola.
I cavalieri dell'Ordine
godevano di una quasi totale immunità giudiziaria.
L'arresto di uno degli
insigniti doveva essere siglato da almeno sei del totale
dei cavalieri insigniti e, prima della sentenza,
l'accusato non poteva essere imprigionato, ma rimaneva
in custodia degli altri cavalieri.
L'Ordine era esplicitamente
negato per gli eretici, divenendo esclusivamente per
cattolici dopo la controriforma.
L'Ordine veniva concesso
esclusivamente a nobili. Per quanti non lo fossero
all'atto della consegna del collare (il che era già di
per sé un caso raro), venivano nobilitati con l'atto
stesso di conferimento. |
Numero di insigniti:
Il numero dei cavalieri fu
fissato a 24, ma nel 1433 furono aumentati a 30, nel
1516 a 50 per poi salire a 60 nel XVII secolo e a 70 nel
XVIII. Infine dal secolo XIX il numero di cavalieri è
illimitato.
L'aumento del numero dei
membri dell'ordine era un chiaro segno della crescente
potenza dell'Impero degli Asburgo e della sua
espansione. A queste norme si adeguò ben presto anche il
ramo spagnolo dell'Ordine ma più per coerenza storica
che per effettive esigenze di aumentare il numero dei
cavalieri.
Oggi i due rami dell'ordine
mantengono le nomine a cavaliere per le famiglie reali e
per le maggiori famiglie nobili d'Europa e del mondo,
anche se il ramo spagnolo si è aperto ai politici di
rilievo e a importanti famiglie borghesi. Sempre questo
ramo ha eliminato l'esclusività di concessione ai
cattolici. |
Napoli - Collare
dell'Ordine del Toson d'Oro o Vello d'Oro |
Classi e insegne:
La classe, come per l'Ordine
della Giarrettiera, è unica.
La decorazione è una collana
d’oro, composta da acciarini in forma di B intrecciati,
alternati con pietre focaie; al centro pende il vello di
un ariete d’oro
con le corna ritorte in giù appeso ad un pendaglio
rappresentante l’effetto di un fulmine che colpisce
l’animale.
Il nastro della decorazione
è rosso.
Motto dell’ordine: Pretium
non vile laborum.
Furono usati anche i
seguenti motti: "Ante ferit quam flamma micet", "Non
Aliud".
L'ultimo era il personale di
Filippo di Borgogna. |
Simbologia:
Varie sono le
interpretazioni date alla scelta del Vello d'Oro(2) degli Argonauti(3) come emblema dell'Ordine.
Alcuni ritengono che esso
sarebbe semplicemente un segno della ricchezza apportata
dal commercio della lana nelle Fiandre, altri la visione
del viaggio degli Argonauti in oriente come in parallelo
la conduzione di una crociata contro i turchi
(personificando quindi Giasone(4) col duca Filippo).
In termini di simbolismo: la
pecora è l'epitome di innocenza e l'oro è simbolo della
spiritualità, di modo che gli Argonauti assumono
connotati particolari, come di coloro che cercavano la
grandezza dello spirito per depurare l'anima. |
Furono nominati, tra gli
altri, i seguenti cavalieri (alla fine dei nomi
l'anno di nomina): |
Acquaviva Giosia I (n. 1397
† 1462),
Duca d'Atri e Governatore di Teramo, 1456
Acquaviva d'Aragona Domenico,
Conte di Conversano, 1700
Acquaviva d'Aragona Domenico
(n. 1689
† 1745),
Duca di Atri, 1710
Acquaviva d'Aragona Giosia (n. 1680
† 1710),
Duca d'Atri, 1709
Acquaviva d'Aragona Giovanni Geronimo (n. 1658
† 1731),
Duca d'Atri, 1702
Acquaviva d'Aragona Matteo (n. ?
† 1635),
Principe di Caserta, 1607 |
Alvarez di Toledo Antonio (n. 1568
† 1639),
Duca di Alba, 1599
Alvarez di Toledo Antonio (n. 1627
† 1701),
Duca di Alba, 1680
Alvarez di Toledo Federico (n. 1460
† 1531),
Duca di Alba, 1515
Alvarez di Toledo Fernando (n. 1507
† 1582),
Duca di Alba,
vicerè del Regno di Napoli dal 1556 al 1588, 1546 |
Aragona (d') Carlo (n. 1520
† 1599),
Principe di Castelvetrano e Duca di Terranova,1585
Aragona (d') Diego (n. 1596
† 1663),
Duca di Terranova,1651 |
Avalos (d') Alfonso, (n. Ischia, 1502
† Vigevano, 1546),
Marchese del Vasto, 1531
Avalos (d') Alfonso Felice (n. 1529
† 1593), 6° Marchese di Pescara, 1586
Avalos (d') Cesare, (n. 1667
† 1729),
Marchese di Pescara, 1700
Avalos (d') Francesco Fernando (n. ?
† 1571), 5° Marchese di Pescara, 1555
Avalos (d') Francesco Fernando (n. ?
† 1672), Marchese di Pescara, 1672
Avalos (d') Inigo,
Marchese di Pescara, 1605 |
Borghese Giovanni Battista (n. 1639
† 1662),
Principe di Sulmona, 1662
Borghese Camillo (n. 1775
† 1832),
Principe di Sulmona, 1805 |
Branciforte Fabrizio, 3° Principe di Butera, 1607 |
Boncompagni Ludovisi Antonio (n. 1658
† 1731), Principe di Piombino e Duca di Sora, 1702
Boncompagni Ludovisi Gaetano (n. 1706
† 1777), Principe di Piombino e Duca di Sora, 1736 |
Cantelmo Stuart Restaino (n. 1655
† 1723),
Principe di Pettorano e Duca di Popoli, 1714 |
Capua (di) Giovanni Battista (n. ?
† 1634),
Principe di Caspoli e di Conca, 1633
Capua (di) Matteo, Principe di Conca, 1605
Capua (di) Bartolomeo, Principe della Riccia,
Duca di Airola e Conte di Altavilla, 1779 |
Caracciolo Camillo (n. 1563
† 1617),
Principe di Avellino, 1605
Caracciolo Carlo Maria (n. 1764
† 1823),
Duca di San Teodoro, 1802
Caracciolo Marino (n. 1668
† 1720),
Principe di Avellino, Principe del S.R.I., 1694
Caracciolo Francesco Marino (n. 1631
† 1674),
Principe di Avellino, Duca di Atripalda, Conte di
Serino, 1663
Caracciolo Francesco Marino (n. 1688
† 1727), Principe di Avellino e del S.R.I., Marchese di
Sanseverino, 1721
Caracciolo Marino (n. 1587
† 1630),
Principe di Avellino, 1624
Caracciolo Marino Francesco (n. 1714
† 1773),
Principe di Avellino, 1739 |
Carafa Antonio (n. 1642
† 1693),
Conte di Forlì, 1688
Carafa Carlo, Principe di Belvedere, 1697
Carafa Domenico Marzio, Duca di Maddaloni, 1681
Carafa Domenico Marzio (n. 1672
† 1750),
Duca di Maddaloni, 1745
Carafa Fabrizio (n. ?
† 1629),
Principe della Roccella, 1624
Carafa Francesco Maria (n. ?
† 1642),
Duca di Nocera, 1639
Carafa Francesco Maria (n. ?
† 1711),
Principe di Belvedere, 1684
Carafa Lelio
(n. ?
† 1762),
Marchese di Arienzo, 1717
Carafa Ludovico (n. 1570
† 1630), Principe di Stigliano, 1606
Carafa Marzio, Duca di Maddaloni, 1668
Carafa Tiberio (n. 1580
† 1647),
Principe di Bisignano, 1627 |
Cardona (di) Pedro (n. ?
† 1451),
Conte di Colisano, 1451 |
Carretto (del) Francesco (n. ?
† 1651),
Marchese di Grana, 1644 |
Cattaneo Augusto (n. 1754
† 1824),
Duca di Termoli, 1791
Cattaneo Francesco Augusto (n. 1721
† 1791),
Duca di Termoli, 1791
Cattaneo della Volta Domenico (n. 1697
† 1782),
Principe di Sanicandro e Duca di Termoli, 1752 |
Ceva Grimaldi Marcello, Marchese, 1709 |
Colonna Filippo (n. 1663
† 1714), 1689
Colonna Filippo (n. 1760
† 1818), Duca di Paliano, 1780
Colonna Lorenzo (n. 1637
† 1689), Duca di Paliano, 1668
Colonna
Lorenzo (n. 1723
† 1779), Principe di Paliano e di Castiglione, Duca di
Tagliacozzo, 1755
Colonna Marcantonio (n. 1535
† 1584), Principe di Paliano e Duca di Tagliacozzo,
Gran Connestabile
del Regno di Napoli, partecipò alla
battaglia di
Lepanto
del 1571, 1559
Colonna Marcantonio (n. 1606
† 1659), Principe di Paliano, 1653
Colonna Marzio (n. 1584
† 1607), Duca di Zagarolo, 1605 |
Cordova (di) Gonzalo Fernandez (n. 1520
† 1578), Duca di Sessa e di Terranova,1555 |
Doria Andrea (n. 1466
† 1560),
Principe di Melfi, 1531
Doria Antonio, Marchese di Santo Stefano, 1555
Doria Gian Andrea (n. 1570
† 1612),
Principe di Melfi, 1607
Doria Pamphili Andrea(n.
1747
† 1820),
Marchese di Melfi, 1789 |
Eboli (o Evoli) Francesco (1693
† 1758),
2° Duca di Castropignano, 1727 |
Farnese Alessandro (n. 1545
† 1592),
Duca di Parma, 1585
Farnese Alessandro (n. 1635
† 1689),
Principe di Parma, 1675
Farnese Ottavio (n. 1524
† 1586),
Duca di Parma e Piacenza, 1546
Farnese Ranuccio (n. 1569
† 1622),
Duca di Parma e Piacenza, 1600 |
Parma - Busto del
Principe Ottavio Farnese col collare dell'Ordine del
Toson d'Oro |
Filomarino Francesco (n. 1606
† 1659),
Principe di Rocca d'Aspide, 1653 |
Gaetani (o Caetani) Filippo
(n. 1626
† 1687),
Principe di Caserta, 1663
Gaetani (o Caetani) Francesco
(n. 1594
† 1683),
Duca di Sermoneta, 1659
Gaetani
(o Caetani) Onorato
(n. 1542
† 1592),
Marchese di Cisterna, 1587
Gaetani (o Caetani) Pietro
(n. 1564
† 1614),
Duca di Sermoneta, 1600 |
Gennaro (di) Carlo (n. ?
† 1789),
Principe, 1780 |
Gonzaga Ferrante (n. 1507
† 1557),
Principe di Molfetta e Duca di Ariano, 1531
Gonzaga Ferrante II (n. 1563
† 1630),
Duca di Ariano, 1599
Gonzaga Colonna Vespasiano I (n. 1531
† 1591),
Duca di Sabioneta, 1585
Gonzaga Vincenzo I (n. 1562
† 1612),
Duca di Mantova, 1588 |
Grifeo Vincenzo Maria, Principe di Partanna e
Duca di Floridia, 1829 |
Grillo Carlo (n. ?
† 1724), 1717 |
Guevara (di) Juan (n. ?
† 1456),
Conte di Ariano, 1451 |
Guzman (de) Alfonso (n. 1550
† 1615), Duca di Medina, 1581
Guzman (de) Diego Enrico (n. ?
† 1604), Duca di Alba, 1600
Guzman (de) Nicolò Maria (n. ?
† 1689), Principe di Stigliano, 1648 |
Harrach (von)
Leonard zu Rohrau und Tannhausen (n. 1514
† 1590), 1585
Imperiali Michele (n. 1719
† 1782),
Principe di Francavilla, 1770 |
Landi Federico
(n. ?
† 1630),
4° principe di Val di
Taro, 1612 |
Lannoy (di) Baudouin (n. 1388
† 1474),
Signore di Molembaix, 1430
Lannoy (di) Baudouin (n. 1436
† 1501),
Signore di Molembaix, 1481
Lannoy (di) Carlo (n. 1487
† 1522),
Principe di Sulmona e Vicerè del Regno di Napoli, 1515
Lannoy (di) Carlo (n. 1537
† 1568),
5° Principe di Sulmona, 1559
Lannoy (di) Filippo (n. 1514
† 1553),
2° Principe di Sulmona, 1546
Lannoy (di) Guilbert (n. 1386
† 1462),
Signore di Villerval, 1430
Lannoy (di) Hue (n. 1384
† 1456),
Signore di Santes, 1430
Lannoy (di) Ottavio (n. ?
† 1597),
6° Principe di Sulmona, 1585
Lannoy (di) Philippe (n. 1460
† 1535),
Visconte di Sebourg, 1531
Lannoy (di) Philippe (n. 1487
† 1543),
Signore di Molembaix , 1531
Lannoy (di) Pierre (n. 1445
† 1510),
Signore di Fresnoy, 1491 |
Lara (di) Giovanni Manriquez
(n. 1504
† 1558),
Signore di
San Leonardo, Vicerè del Regno di Napoli nel 1558, 1546 |
Ludovisi Giovanni Battista (n. 1638
† 1669),
Principe di Piombino, 1657
Ludovisi Niccolò (n. 1610
† 1664),
Principe di Piombino, 1657 |
Medici (dè) Cosimo I (n. 1519
† 1574),
Duca di Toscana, 1546
Medici (dè) Francesco (n. 1541
† 1587),
Gran Duca di Toscana, 1585
Medici (dè) Luigi (n. 1760
† 1830),
Principe di Ottajano, 1829
Medici (dè) Pietro (n. 1544
† 1604),
Principe di Toscana, 1589 |
Moncada (di) Antonio (n. ?
† 1631),
4° Principe di Paternò, 1607
Moncada (di) Luigi (n. 1614
† 1672),
Duca di Montalto,
1651 |
Naselli del Carillo Balthazar (n. ?
† 1720),
Principe, 1694 |
Orsini Giuseppe Mario, Duca di Paganica, 1694
Orsini Virginio (n. 1573
† 1615),
2° Duca di Bracciano, 1605 |
Osorio (di) Alvaro Perez (n. ?
† 1523),
3° Marchese di Astorga, 1519 |
Piccolomini Ottavio
(n. 1599
† 1655),
Duca di Amalfi, 1644 |
Pignatelli Bernardo Fabrizio (n. 1606
† 1664),
Duca di Monteleone, 1659
Pignatelli d'Aragona Andrea Fabrizio (n. 1640
† 1677),
Duca di Monteleone, 1675
Pignatelli d'Aragona Ettore (n. 1620
† 1674),
Duca di Monteleone, 1670
Pignatelli d'Aragona Cortes Didaco, Duca di
Terranova |
Pimentel Juan Francisco (n. 1594
† 1652),
Duca di Benavente, 1648 |
Ravaschieri Ettore (n. ?
† 1650),
Principe di Satriano, 1634 |
Reggio Branciforte Michele, 1737 |
della Rovere (della) di Montefeltre Francesco
Maria (n. 1549
† 1631), Duca di Urbino, 1585
della Rovere (della) di Montefeltre Guidobaldo (n.
1514
† 1574), Duca di Urbino, 1559 |
Ruffo Girolamo, Marchese, 1830
Ruffo di Calabria Fulco (n. 1773
† 1852),
Principe di Scilla, 1819 |
Sangro
(di) Paolo (n. 1569
† 1624), 2° Principe di Sansevero, 1617
Sangro
(di) Paolo (n. 1605
† 1636), 4° Principe di Sansevero, 1634 |
Sanseverino Giuseppe Maria, Principe di Bisignano,
Gran Giustiziere del Regno nel 1705 (?)
Sanseverino Pietro Antonio, Duca di San Marco,
1519 |
Savelli Bernardino
(n. 1606
† 1658),
Principe di Albano, 1658
Savelli Paolo
(n. ?
† 1632),
Principe di Albano, 1624 |
Sforza Sforza Ascanio
(n. 1520
† 1575),
Conte di Santafiora, 1555 |
Somma (di) Tommaso Maria
(n. 1737
† 1826),
Marchese di Circello, 1819 |
Spinelli Carlo Antonio
(n. 1645
† 1725),
Principe di Cariati, 1675 |
Spinola Ambrogio (n. 1569
† 1630),
Marchese di Sesto e di Venafro, 1605 |
Tagliavia d'Aragona Carlo (n. ?
† 1605),
2° Duca di Terranova, 1601
Tagliavia d'Aragona Giovanni (n. ?
† 1624),
3° Duca di Terranova, 1609 |
Tellez Giron Pedro (n. 1574
† 1624),
3° Duca di Ossuna, 1608 |
Tocco (di) Carlo (n. ?
† 1674),
Principe di Montemiletto e Duca di Leucado, 1642
Tommasi Donato (1761
†
1831), marchese di Casalicchio |
Trivulzio Antonio Teodoro (n. ?
† 1678),
Principe di Musocco, 1664
Trivulzio Ercole Teodoro (n. 1620
† 1664),
Principe di Musocco, 1634 |
Velez di Guevara Inigo Manuel (n. 1642
† 1699),
Conte di Onate, 1686 |
Zuniga (di) Francesco (n. ? †
1536),
3° Conte di Miranda, 1531 |
___________________
Note:
1)
-
Nel
1422 Filippo di Borgogna era stato insignito dell'Ordine
inglese, l' aveva però rifiutato per evitare tensioni
con il Re di Francia, suo alleato.
2)
-
Il Vello d’Oro è la leggendaria pelle di
un ariete tutto d’oro appesa ad un albero in un bosco
dedicato al dio Ares situato nella Colchide, oggi Geogia,
difesa e custodita da un drago.
3)
-
Gli argonauti, secondo la leggenda, nel XII secolo a.C.,
erano più di cinquantasei marinai che accompagnarono
Giasone alla conquista del Vello d’Oro; tra di essi vi
era una sola donna, la bellissima Atalanta, la quale
voleva rimanere vergine e, per tenere a bada i
pretendenti, sfidava tutti ad una corsa mortale.
Il furbo Ippomede accettò la sfida gettando a terra
durante il percorso varie pietre d’oro che l’avida
Atalanta si chinò raccogliendole via via. Perse così la
gara e, per i maldicenti, anche la verginità.
4)
- Esone, re di Iolco, spodestò il fratello e uccise
tutti i componenti maschi della famiglia ad eccezione di
Giasone, ultimo figlio di Esone, che fu salvato dalla
madre che lo affidò del centauro Chirone. Per
riconquistare il perduto regno, gli dei imposero a
Giasone di impossessarsi del Vello d'Oro che si trovava
nel lontano Oriente.
|
ALTRI ORDINI CAVALLERESCHI: |
|