Ovvero delle Famiglie Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.   

Stemma Famiglia Morbilli

Famiglia Morbilli

Arma: d'azzurro a due leoni d'oro controrampanti ad un ulivo di verde, con la banda alzata, di rosso caricata di tre stelle d'oro, attraversante l'ulivo.
Titoli: nobili dal 1526, patrizi di Salerno dal 24-5-1761, duchi di Sant'Angelo a Frosolone dal 22-4-1730.

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© Napoli - Stemma Famiglia Morbilli

La famiglia Morbilli risulta ascritta all'Elenco regionale napolitano, aggregata al Patriziato Salernitano del Seggio di Portaretese, ammessa alla nobiltà fuori Piazza in Napoli.
Don Giuseppe Morbilli (1662
† 1731) fu decorato col titolo di  duca di Sant'Angelo a Frosolone nel 1730; sposò in seconde nozze Cristina Cardona dei marchesi di Melito.

C.N. - 17-7-2019

C.N. - 17-7-2019

Il 23 novembre 1847 il duchino Morbilli partecipò ad una delle tante manifestazioni che raggiunse Largo di Palazzo al grido di “Viva il Re, viva la costituzione, viva l’indipendenza italiana!” per poi proseguire, sotto l’incalzare della cavalleria che inutilmente cercava di disperdere la folla, lungo via Toledo. Tra i manifestanti vi erano il duca Proto di Maddaloni, il marchese Caracciolo di Bella, figlio del principe di Torella, Gennaro Sambiase Sanseverino dei duchi di S. Donato, Maurizio Barracco col fratello Giovanni, Andrea Colonna di Stigliano, Gioacchino Saluzzo di Lequille, Luigi Caracciolo di S. Teodora, Ferdinando de Petruccelli, Pasquale de Virgiliis, Alfonso de Caro. I manifestanti, giunti presso il Palazzo del Nunzio, furono aggrediti da un drappello di Ussari  cavallo comandati dal tenente Acerbi; essendo armati di soli bastoni dovettero disperdersi tra le stradine laterali e molti di essi furono arrestati.

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© Napoli - Epitaffio in ricordo di Diodato Morbilli, duca di Sant' Angelo a Frisolone

In Massa Lubrense vi è il palazzo appartenuto alla famiglia Persico passato ai Morvillo e, successivamente, ai Mollo; fu abitato da Giuseppe Accardi,  generale esercito del Regno due Sicilie. Sul portone d'ingresso e sulla volta d'ingresso di detto palazzo ci sono i seguenti stemmi:

Vedi Accardi

Massa Lubrense (Napoli), Palazzo Persico-Morvillo, poi Mollo, stemma Morvillo;
a destra stemma partito Morvillo con famiglia imparentata

Per eventuali approfondimenti si consiglia di consultare le tavole genealogiche redatte da Serra di Gerace e gli Affari della “Real Commissione dei Titoli di Nobiltà”.


Continua nel sesto volume in preparazione di "LA STORIA DIETRO GLI SCUDI

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