La Città Regia
di Scigliano, in
Calabria Citra,
oggi comune in provincia di Cosenza, comprendeva i
territori degli attuali comuni di: Bianchi, Carpanzano,
Colosimi, Panettieri, Pedivigliano, Soveria Mannelli, e
Castagna frazione di Carlopoli; era composta da più
Quartieri: Diano, Calvisi, Cupani, Lupia, Serra, Petrisi,
e Pedivigliano, ebbe un notevole sviluppo sociale,
culturale, religioso ed economico, si pensi
all'installazione della tipografia, ai conventi, al
ginnasio, questo portò alla fioritura di molte famiglie
nobili, tra di esse:
Accattatis,
Ajello,
Arcuri,
Ariano,
Barone, Belsito, Biamonte, Bruno, Cerminara,
Costanzo,
d'Elia, Fabiano,
Folino,
Franchino,
Gagliano,
Gentile,
Gualtieri,
Lamanna,
Lupia,
Mascaro, Mazza,
Mesuraca, Micciullo,
Milano,
Mirabelli, Misarti,
Pallone,
Palmieri,
Pettinato, La Pira,
Ricci, Rizzuti,
Scarpino,
Stocco, Strangis,
Talarico.
Salvatore,
in un contratto tra l'Università di Cosenza e Casali, e
l'Università di Scigliano, celebrato in un pubblico e
solenne istrumento del 26 agosto del 1509, intervenne,
in qualità di eletto dell'Università di Scigliano, tra
gli altri vi erano: Francesco Gentile, Alfonso Cardamone,
Mastro Nardo
Aurifice,
Paolo de Stranzo, Antonio Gualtieri, Antonello Ricciuto,
Valentino Pettinato, Sansonetto Ajello, Sigismondo
Valentino, Gesualdo Conchio, Giulio Bruno, Nicola Mazza,
Matteo
Rende; Paolo Ajello, Antonello
Ricciuto, e Giacomo Pettinato, Sindaci, Alfonso,
Bernardino, e Giovanni Arcuri, Mastrogiurati.
L'imperatore Carlo V
ritornando vittorioso dall'Africa, nel mese di novembre
del 1535 passò per le montagne di Scigliano, il suo
esercito alloggiò a Scigliano dove fu accolto con segni
di particolare stima, l'anno successivo l'imperatore
confermò i privilegi della Città di Scigliano, con altro
privilegio dato nel Castello nuovo di Napoli il 26
novembre del 1536, molti cittadini furono decorati col
titolo di Nobiles et egregii viri,
tra di essi: Girolamo, Tommaso,
Salvatore, Angelo, Moscardino, e
Valentino Mancuso.
Carlo
Mancuso da Scigliano, come scrisse Francesco Antonio
Accattatis, fondò Panettieri, Casale di Scigliano, non
molto anteriore all'anno 1650, costui, dopo un lungo
soggiorno avuto nei Reali, applicato alla coltura delle
terre dell'Abbazia di Santa Maria di Pesca, si trasferì
a Panettieri, e qui fabbricò la sua prima abitazione,
ciò si è rilevato dalla testimonianza orale degli uomini
più vecchi del nostro contado.
Paolo,
nato a Scigliano, soprannominato Parafante, era
anche detto Orso della Sila, avendo
commesso un omicidio, si diede alla macchia, e per
necessità di vita e di difesa, dovette rubare e
commettere altri reati. Ebbe parte attiva nei
rivolgimenti del 1806 contro i francesi tanto da
ingraziarsi i
Borbone, morì per mano dei francesi in un bosco nei
pressi di Nicastro.
Angelo,
figlio di Michele, caduto nella guerra del
1915-1918.
Antonio,
figlio di Salvatore, disperso nella guerra del
1940-1945.
Giuseppe,
nato a Scigliano e trasferitosi a Cosenza, negli anni
Sessanta del Novecento fu Preside nella Scuola Media
Unificata di Dipignano.
Angelo,
nato a Scigliano, addottorato in lettere, risiedette a
Cosenza, negli anni Sessanta del Novecento insegnava nel
Liceo Classico Bernardino
Telesio di Cosenza. |