
Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Famiglia Danza |
Arma:
di azzurro alla fede di carnagione vestita di bianco, caricato
da una stella cometa d'argento posta in palo(1).
Altra: d'oro alla fede di carnagione vestita di rosso e di
verde, caricato da una stella cometa di azzurro, con in punta la
scritta "IN FIDE"(2).
Motto: IN FEDE
Titoli:
Nobili
di Napoli fuori piazza,
Patrizi di Trani, Marchesi |

© Napoli - Stemma della famiglia Danza |
L'antica e
nobilissima famiglia Danza ha goduto di nobiltà a Trani ove era
ascritta del sedile di Porta Nova e a Napoli
fuori Piazza.
Gennaro Maria Danza fu vescovo di Cales dal 1732 al 1741. |

© Napoli - Cappella
famiglia Danza |

© Napoli - Busto del
marchese Carlo Danza |
Il marchese
Carlo Danza († Napoli, 31 maggio 1761) visse
prevalentemente tra Napoli e Portici, laureatosi in legge,
percorse una brillante carriera: nel 1735 Consigliere, nel 1737
caporuota della Real Camera, nel 1740 consultore della
Monarchia, nel 1742 caporuota ordinario, nel 1748 Presidente del
Sacro Regio Consiglio
(3).
Fece erigere la cappella gentilizia di famiglia in Napoli dove
fu sepolto. Il 5 gennaio 1754 gli era stato concesso il
titolo
di marchese da
re Carlo di Borbone,
al quale per l'intermedia persona di suo figlio
Saverio
e del nipote
Gennaro, successe la figlia di quest'ultimo
Maria Giuseppa
che ne ottenne il 31 marzo 1792 l'intestazione al foglio 808 del
Cedolario.
Alla sua morte successe, il 20 febbraio 1849, suo figlio
Sebastiano
Pandone († 6 agosto 1854), al quale successe sua
figlia Maria
Giuseppa († 29 maggio 1858), la quale trasmise
il titolo di marchese a sua figlia
Chiara
Blanco († 7 luglio 1858), alla quale successe sua zia
Gabriella
Pandone († 7 gennaio 1866), sposata al barone
Agostino Sergio, il titolo venne trasmesso a sua figlia
Maria Aurora
Sergio
(n. 22 luglio 1858), Suora della Carità
(4). |

© Napoli - Epitaffio in
memoria del marchese Carlo Danza |
Nel
1724 il marchese fece erigere, per villeggiatura, una
villa in stile rococò circondata da splendidi giardini,
in Portici lungo il cosiddetto "Miglio d'oro", come
attestato da una lapide posta in uno degli appartamenti
che all'epoca era la cappella dell'immobile; una delle
entrate era sulla strada Regia delle Calabrie come si
evince dalla mappa del duca di Noja del 1775. La villa
successivamente fu acquistata dai conti Tagliavia
d'Aragona. |

© Portici (NA) - uno
degli ingressi di villa Danza |

© Portici (NA) - stemma
posto sull'androne di villa Danza |
Don
Flaminio Danza fu Vescovo di Sant'Agata dei Goti
dal 1735 e sino alla sua morte avvenuta nel 1762, suo
successore fu
Sant'Alfonso Maria de Liguori. |
Sant'Agata dè Goti -
monumento funebre e lastra con lo stemma del
Vescovo Flaminio Danza |

Sant'Agata dè Goti, Episcopio, stemmi
dei vescovi Filippo
Albini e
Flaminio Danza |
Epitaffio in ricordo del vescovo Flaminio Danza che
restaurò il Duomo di Sant'Agata dè Goti |
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Note:
1) -
In araldica quando due mani si stringono si dice fede. La fede
può essere di carnagione (solo pelle) oppure di carnagione
vestita quando si vede la manica.
2) - Archivio di Stato di Napoli - fascio 243339.
3) -
"Notiziario ragionato del Sacro Regio Consiglio e della Real
Camera di Santa Chiara", Napoli 1802
4) -
L'Araldo "Almanacco Nobiliare del Napoletano 1891", Enrico
Detken, libraio editore, Napoli 1890, pagg. 309-310. |
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