Lettera del 29 novembre 1841 che don
Arsenio Biagio Rizzo, arciprete di Comiso, scrisse al
conte don Francesco Paolo Lanza dei principi di Trabia.
Don Arsenio ringrazia il conte per il sostegno economico
alla parrocchia e lo ragguaglia sugli affari in sospeso.
Nella prima metà dell'Ottocento uno dei
numerosi rami cadetti dei Lanza si imparentò coi Rizzo.
La linea siciliana dei Rizzo risiedeva a Trapani
(tuttora esiste il Palazzo in via Garibaldi con bello
stemma sul frontone).
Dalla lettera si evincono:
- le modalità di spedizione nel Regno
delle Due Sicilie (il foglio è ancora piegato nella
forma a busta originaria, senza francobollo in quanto
gli stessi li troveremo nel 1857; il francobollo fu
inventato dagli inglesi nel 1840);
- i rapporti tra clero e nobiltà;
- il continuo peregrinare dei rami
cadetti nobiliari (i cui esponenti erano destinati ad
abbracciare i voti religiosi) all'interno del Regno,
sempre usufruendo dei legami parentali. |