L’antichissima famiglia calabrese Giunti, di probabili
origini siciliane, si stabilì in Strongoli (in provincia
di Crotone) con Bernardino Giunti, nipote di
Giovanni
Giunta, barone di Aliano (1453), che ebbe due figli:
Evangelista ed Alfonso. Il primo, restò in
Strongoli e divenne Contestabile(1)
dei
Sanseverino principi di Bisignano; il
secondo, invece, passò in Sangineto, feudo sito in
Calabria Citra, per curare gli affari del principe di
Bisignano il quale era anche Signore di quest'ultimo
feudo.
In seguito i discenti di Nicola svolsero mansioni
di agenti generali della famiglia
Pignatelli di Strongoli.
Nel 1767 i due rami di Strongoli e Sangineto si
riunirono a seguito di matrimonio di Domenico
Giunti di Sangineto con Isabella Giunti di
Strongoli.
Francesco Giunti fu deputato nel primo Parlamento
d’Italia; egli era prozio del Senatore Leopoldo, più
avanti menzionato.
Crotone, Palazzo
Giunti
Per gentile concessione del Nobile Don Francesco Giungata |
Crotone, Palazzo Giunti, la corte |
Palazzo Giunti, porticato con scale |
Dipinti settecenteschi
commissionati dalla Famiglia Giunti |
Sangineto
(Cosenza), Villa Giunti
Si ringrazia il Signor Airaldi
Claudio e consorte Eleonora, nata Magnelli, per
averci inviato le foto |
Sangineto, Cappella di Villa
Giunti, esterno, altare e lapide
Si ringrazia il Signor Airaldi Claudio e
consorte Eleonora, nata Magnelli, per averci
inviato le foto |
Il feudo di Strongoli, terra in
Calabria Citra,
apparteneva alla provincia di Cosenza, nel 1815 passò
alla provincia di Catanzaro e nel 1922 a quella di Crotone, nel 1605
apparteneva ai
Sanseverino
principi di Bisignano che lo vendettero a Giovan
Battista Campitelli, conte di Melissa, per 70.000
ducati. Annibale Campitelli nel 1620 ottenne il titolo
di principe di Strongoli.
Alla morte di Francesco Campitelli, deceduto improle, il
feudo passò nel 1668 al nipote Domenico
Pignatelli,
figlio della sorella Giovanna Campitelli, maritata con
Girolamo Pignatelli. Infine il feudo pervenne ai Giunti.
Strongoli, stemma
Giunti
Foto inviata dal collaboratore Carlo Perri |
Nel 1839 Leonardo Giunti sposò Irene Pignatelli
di Strongoli; una loro figlia, la baronessa Giulia
che
diede il nome all’"Asilo Giunti", tutt’ora esistente e
funzionante in Strongoli, sposò nel
1870 un suo cugino, il Senatore del regno Leopoldo Giunti (Sangineto,
21-1-1849
†
Roma, 8.3.1927); quest’ultimo, con Regio Decreto 8 marzo
1925 e Regie Lettere Patenti 10 luglio stesso anno, fu
decorato del titolo di barone trasmissibile ai maschi
primogeniti. Detto barone era figlio di Pietro (Sangineto,
2-2-1826
†
Napoli, 21-9-1896).
Strongoli,
Palazzo Giunti. A destra: l' Asilo Giunti
Foto inviata dal collaboratore Carlo Perri |
Cappella Giunti
nell'ex cattedrale di Strongoli |
Castello di
Strongoli e cappella gentilizia con stemma della
famiglia Giunti.
Foto inviate dal collaboratore Carlo Perri |
Irene Giunti (Napoli, 21-1-1874
†
Roma, 7-3-1968), altra figlia dei citati Leopoldo
Giunti e Giulia Giunti, sposò a Napoli nel 1892
Felix Hermann di Targiani, di origine svizzera;
diede alla luce quattro figli: Maria, Leopoldo,
Sophia e Felix.
Irene fu la seconda ispettrice nazionale della
C.R.I.. |
Merita di essere citato Ignazio Giunti (Roma,
30-8-1941
†
Buones Aires, 10-1-1971), figlio del barone Leonardo
(Napoli, 14-1-1872
†
Roma, 12-2-1958), pilota
automobilistico di formula 1, deceduto a seguito di
incidente avvenuto sul circuito di Buones Aires, alla
guida della Ferrari 312 PB.
Senatore Leopoldo Giunti |
Ignazio Giunti, pilota |
Il barone Pietro Giunti (Napoli, 1899
†
Roma, 1969), fratello di detto Ignazio, sposò
nel 1928 la nobildonna Gabriella dei conti San
Martino di Strambino. |
Foto del
matrimonio del barone Pietro Giunti con
Gabriella
dei conti San Martino di
Strambino
Sotto: foto di gruppo in Sila, al centro il
barone Pietro Giunti
Per gentile concessione del NH Roberto
Bilotti Ruggi d'Aragona |
Il casato risulta iscritto nel Libro d’Oro della Nobiltà
Italiana e nell’Elenco Nobiliare Italiano col titolo di
barone in persona di Nicola Giunti, figlio di
Leopoldo e di Giulia Giunti, nato a Napoli il 7-3-1871. |