Ovvero delle Famiglie Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.   

Bilotta o Bilotti

CASA-MUSEO BILOTTI

Il palazzo nel '500 era proprietà dei Badolato baroni di Cropalati i quali nel 1634 acquistavano dall'Arcivescovo la torre federiciana campanaria con bifore gotico fiorito, che aveva perso funzionalità a seguito del terremoto, inglobandola nel palazzo. 

Il complesso duomo-campanile, simbolo della Chiesa cosentina e del suo presule, sono rievocati da Dante nella Divina Commedia, Canto III del Purgatorio vv. 124-132 “Se il Pastor di Cosenza …”. Il Duomo, costituisce il Pantheon dei reali d’Europa del XIII e XIV sec.: Isabella d'Aragona, regina di Francia, morta a Cosenza nel 1271, di ritorno dalla ottava crociata ricordata da D’Annunzio nelle Laudi. Il corpo della regina fu bollito sembra nella torre, come ricordato dal cronista Saba Malaspina, le ossa traslate in Francia e il corpo nella cattedrale. Enrico VII di Svevia re di Sicilia e di Germania primogenito ed erede di Federico II in un sarcofago romano nella navata destra, e la sepoltura nella sagrestia di Luigi III d'Angiò-Valois (1403  Cosenza, 15 novembre 1434), re titolare di Sicilia e successore designato della regina di Napoli Giovanna II d'Angiò-Durazzo che lo aveva investito del titolo di erede al trono, 9° duca di Calabria, alla quale premorì.
La torre, che è rappresentata nell'antica mappa della Biblioteca Angelica, è stata inaugurata da Federico II di Svevia con il Duomo nel 1222, e fu inglobata nel palazzo divenendo sede della biblioteca Bilotti tra le più importanti private del sud Italia con un corposo nucleo di cinquecentine degli umanisti cosentini.
Nel '700 è passato ai Castiglion Morelli, a fine 800 ai Compagna e quindi ai Bilotti che hanno reso fruibile la casa-museo fino ad agosto 2017 quando è stata distrutta da un incendio.
Tra le altre opere perdute nell'incendio c'era la corrispondenza scritta a mano tra Paolo Bombini, un prete e Galileo Galilei, e manoscritti originali in pergamena degli scrittori cinquecenteschi Sertorio Quattromani e Aulo Giano Parrasio, entrambi di Cosenza, che fu un fiorente centro culturale durante il tardo Rinascimento.


Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona

Continua: Famiglia Bilotti Ruggi d'Aragona, breve genealogia

*******************
STORIA DELLE FAMIGLIE NOBILI:
Elenco A - B  /   Elenco C   /   Elenco D - H 
Elenco I - N /  Elenco O -R  /  Elenco S -
Z
*******************

SEDILI DI NAPOLI   CASE REGNANTI   ELENCO TITOLI
MEDIA   PUBBLICAZIONI   EVENTI  
ELENCO ANALITICO NOMI   MERCATINO ARALDICO   MAPPA DEL SITO
STEMMARIO   ORDINI CAVALLERESCHI

SCOPO   FONTI   CONTATTI   LINKS
HOME PAGE