
Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Famiglia de Bellis |
a cura di Carlo Longo de Bellis |
Arma:
d’azzurro al castello d’oro aperto e fenestrato del campo, merlato
alla guelfa e torricellato di tre pezzi, quello di mezzo più alto,
pure melati aperti e fenestrati del campo
Titoli:
Marchesi di Laterza, patrizi di Casamassima e Rutigliano
Dimore:
Napoli, Casamassima (Ba), Rutigliano (Ba)
Motto:
Dum
pugno et Bello vim vi repello |

©
Dipinto stemma de Bellis |
La famiglia de Bellis nasce a Bari dal Miles
Nicolaus Bellus,
citato nel 1282 quale nobile milite nel
periodo angioino e
appartenente a famiglia di cavalieri che combatterono alle crociate
di Gerusalemme.
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© Napoli -
targa in memoria di Pietro de Bellis |

©
Napoli - Palazzo de Bellis |
I discendenti di Nicolaus, in particolare i figli di
Bello de Bello (Bello figlio di Bello) nel 1470 si diramarono in Casamassima, Rutigliano e Castellana per aver acquistato ed
ereditato grandi tenute terriere in Terra di Bari e in
Terra d’Otranto.
Dopo aver edificato nobili dimore e grandi masserie, la famiglia si
distingue in campo medico, ecclesiastico, agrario. Tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII sec. in seguito a disposizioni di
carattere generale emanate dalla chiesa, i cognomi di formazione
patronimica,venivano tradotti al plurale. Così il cognome “de Bello”
veniva registrato nei libri battesimali dell’epoca in “de Bellis”.
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Ramo dei
Marchesi di Laterza |
Il ramo de Bellis dei marchesi di Laterza
nasce in Napoli per aver il nobile
Giovanni de Bellis
sposato nel 1863 Filomena
Perez Navarrete, figlia di Giuseppe
Marchese di Laterza (MT) e duca di Bernalda (MT). Il figlio di
Giovanni, Pietro de
Bellis ereditava il titolo di Marchese di Laterza dal prozio Pietro
Perez Navarrete, senza figli. La famiglia Perez Navarrete, Patrizi
napoletani di origine spagnola, era passata in Napoli nel XVI secolo
e ascritta al libro d’oro della nobiltà napoletana. Il titolo di
duca di Bernalda invece andò ad altro ramo dei Perez Navarrete. |
Nel 1780 fu istituito a Napoli, per la prima volta nel Mondo, il
primo Albo degli Avvocati elaborato dal legislatore del Regno di
Napoli, il cui originale è conservato all’Archivio di Stato di
Napoli; tra gli iscritti figurano, tra gli altri,
Bellissario de
Bellis e Michelangelo Cianciulli (Avvocati censori), Alessio del
Pozzo, Carlo Mastellone, Cesare Coppola, Cesare della Ratta,
Domenico Ciccarelli, Ermenegildo Albani, Filippo Sabatini
d’Anfora, Francesco d’Alitto, Francesco e Nicola Carrano,
Francesco Daniele, Giuseppe Cavallo, Giuseppe e Leonzio Ferri,
Giuseppe e Nicandro Riccardi, Giuseppe Domenico Longo, Matteo
Caravita, Michele Basile, Nicola Cito, Nicola Luigi e Vincenzo
Mancini, Pasquale d’Auria, Trojano Petra, ed altri. |

© Napoli - Albo degli Avvocati del 1780.
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Il ramo di Casamassima è dovuto al Patrizio
Bellisario de Bellis
che edificò nel XVI sec. un grande palazzo in Casamassima e comprò
una grande tenuta con masseria. |

© Palazzo de Bellis in Casamassima del
XVII sec. |

© Portale palazzo de Bellis con iscrizione e
stemma |
Tra i de Bellis di Casamassima di distinse l’arciprete
Sergio de Bellis,
Cav. Don Domenico de
Bellis, dotto avvocato, giudice e presidente della giunta Camerale
della
Vicaria civile di
Napoli, il vescovo
Domenico Bellisario de Bellis (1643 † 1701),
confessore cappellano segreto di Innocenzo XII, papa Pignatelli e
vicegerente della Chiesa di Roma. |

© Vescovo Domenico Bellisario de Bellis(1643-1701)
di Casamassima |
Questo ramo de Bellis si estingue e il palazzo viene destinato a
Convento delle Monacelle e le proprietà terriere vendute da un suo
nipote.
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Il ramo di Rutigliano è dovuto al Cav.
Pietro Paolo de
Bellis (1748 † 1812)
che nel XVIII sec. comprò in quel paese un vasto feudo dal Monastero
di Santa Chiara di Napoli. Nel corso di tre secoli i de Bellis
edificarono in Rutigliano cinque grandi Casine-Masserie e si
distinsero in campo medico, agrario ed ecclesiastico.
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©Villa
Masseria de Beliis in Rutigliano edificata
nel XVII
sec. e rinnovata nel XIX sec. dal
Cav. Pietro de Bellis |

©Portale
di altra Masseria de Bellis del XIX sec.,
oggi proprietà Carlo Longo de Bellis
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©
Portale della Villa Masseria in Rutigliano con iscrizione del
Cav.Pietro de Bellis |
Tra gli altri si ricordano il
- Cav.
Laurentio de Bellis (1798 † 1877) che edificò Villa Masseria de Bellis in Rutigliano
- Cav. Prof.
Pietro de Bellis (1834 † 1901),
rettore e patriota napoletano
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Cav.Laurentio (Lorenzo) de Bellis (1798-1877) di Rutigliano. A
destra: Cav. Pietro de Bellis (1834-1901) di Rutigliano |
- Cav. Dott.
Lorenzo de Bellis (1878 † 1952). medico
e grande possidente terriero
- Cav.
Nicola de Bellis (1953 † 1934), agronomo e benefattore per aver
lasciato la immensa tenuta agricola ”Virginia Fornari” in
Palagianello (Ta) in beneficenza ai Salesiani per farne una scuola agraria.
- Dott.
Pasquale de Bellis (1918 † 1981), maggiore medico
- Comm. Cav.
Lorenzo Longo de Bellis (1956 † 2008)
preside cavaliere dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di
Gerusalemme. |
Un ramo
dei de Bellis di Rutigliano ha acquisito il cognome Longo de Bellis
per aver, una loro zia
Longo ramo di Modugno, affiliato i nipoti
de Bellis ramo Rutigliano. |
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Famiglia de Bellis |
Arma:
d'azzurro al leone d'oro, rivolto e posto a destra, affrontato ad
una vipera al naturale, ondeggiante in palo e posta a sinistra; col
sole d'oro nel punto del capo.
Dimora:
Napoli e Cervinara
La famiglia de
Bellis, originaria di Cervinara, fu decorata col titolo di
barone di Malaspina.
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Continua sul sesto
volume in preparazione di "LA STORIA DIETRO
GLI SCUDI"
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