Ovvero delle Famiglie Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia. 

Famiglia Zerbi

Arma:
ramo di Radicena: d’azzurro all’albero di pino al naturale, accostato da due leoni d’oro, affrontati e controrampanti al tronco, con la campagna di azzurro, caricata da tre stelle di otto raggi d’argento, ordinate in fascia.
ramo di Taurianova e Reggio Calabria: d’azzurro all’albero sradicato al naturale, fogliato di verde, sinistrato da un leone d’oro rampante al tronco e addestrato da tre stelle a sei punte bene ordinate dello stesso.


© Stemma Famiglia Zerbi di Radicena (Calabria) con le insegne melitense.

La nobile famiglia Zerbi, di origine corsa, si trasferì in Calabria da Genova alla fine del 1600 e si stabilì in Radicena e Polistena. Fu ammessa nell’Ordine Costantiniano di S. Giorgio e nell’Ordine Gerosolimitano di Malta, fiorì, oltre che in Oppido, in Taurianova e in Reggio.
Don Francesco Antonio Zerbi fu sindaco di Radicena nel 1754; don Domenico Antonio Zerbi fu sindaco di Radicena nel 1805.


© Taurianova (RC), Villa Zerbi


© Taurianova (RC), casale di Radicena, foto d'epoca.

Alessandro Zerbi fu Protopapa di Oppido Lucano; visse però prevalentemente a Napoli, dopo una sua denuncia del 5 agosto 1742 al Nunzio con la quale denunciava ripetuti furti nei depositi e nei luoghi pii della diocesi di Oppido, il suo Ordinario lo minacciò di cattura se non rientrava nella sua Parrocchia o vi rinunciava.
Leopoldo Zerbi fu sindaco di Polistena nel 1796
.
In Oppido, tra i componenti dei collegi elettorali dei possedenti e dei commercianti, di cui al decreto del 9 novembre 1810, si trova don Candido Zerbi. Altro Candido Zerbi (Oppido Mamertina, 1827 † ivi, 1889), figlio di Gerolamo e di Caterina Grillo, fu sindaco di Oppido dal 1857 al 1858, presidente del Consiglio provinciale di Reggio Calabria e Senatore del Regno d'Italia nel gennaio del 1889; suo fratello Francesco, scrittore, sposò Giuseppa Rodinò dei baroni di Miglione.


Comm. Candido Zerbi, Senatore del Regno d'Italia

Don Pasquale Zerbi possedeva nel 1847 un magnifico palazzo in Oppido.
Clementina Zerbi nel 1823 sposò il nobile Felice Genoese, dal loro matrimonio, l'anno successivo, nacque il nobile Domenico, Cavaliere d'Onore e Devozione del Sovrano Militare Ordine di Malta il quale chiese al re Vittorio Emanuele II la grazia di poter succedere nel titolo marchionale dell'estinto ramo Genoese di Montecorvino. Per devozione a sua madre aggiunse il cognome di quest'ultima al proprio creando la casata Genoese Zerbi (1).


Stemma Genoese


© Reggio Calabria, Villa Genoese Zerbi

Arma della famiglia Genoese: d'azzurro a due leoni rampanti affrontati d'oro, accompagnati da tre stelle d'argento.

________________
Note:
(1) - Genoese e Genoese Zerbi: Nobili di Reggio Calabria


Continua nel sesto volume in preparazione di "LA STORIA DIETRO GLI SCUDI"

Copyright © 2007 - All rights reserved  
 

*******************
STORIA DELLE FAMIGLIE NOBILI:
Elenco A - B  /   Elenco C   /   Elenco D - H 
Elenco I - N /  Elenco O -R  /  Elenco S -
Z
*******************

SEDILI DI NAPOLI   CASE REGNANTI   ELENCO TITOLI
MEDIA   PUBBLICAZIONI   EVENTI  
ELENCO ANALITICO NOMI   MERCATINO ARALDICO   MAPPA DEL SITO
STEMMARIO   ORDINI CAVALLERESCHI

SCOPO   FONTI   CONTATTI   LINKS
HOME PAGE