Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Famiglia Prisco |
Arma: di azzurro alla fascia d’argento; e nel capo un
lambello a tre pendenti di rosso. |
© Napoli, stemma Prisco con le
insegne ecclesiastiche. |
La numerosa e notabile famiglia Prisco, originaria della
Campania, si è stanziata principalmente a Napoli,
Ottaviano, San Giuseppe Vesuviano e Boscotrecase.
Il personaggio più rappresentativo è senza dubbio il
cardinale Giuseppe Antonio Ermenegildo Prisco,
nato a Boscotrecase (NA) l’8 settembre 1833; intraprese
la carriera ecclesiastica e nel 1856 fu ordinato
sacerdote, nel 1866 fu nominato canonico della
metropolitana, nel 1896 fu nominato cardinale diacono
di San Cesario in Palatio dal Pontefice Leone XIII.
Nel 1898 fu nominato arcivescovo di Napoli, essendo
deceduto l'arcivescovo Vincenzo Maria Sarnelli. |
Napoli, sepolcro dell'Arcivescovo
Giuseppe Prisco. |
Fu un grande filosofo, conosciuto in Europa; fu
collaboratore della rivista di Scienze e Lettere e fondò
l’omonima l'Accademia, oggi Accademia di San Pietro in
Vinculis. Riorganizzò la biblioteca arcivescovile e
fondò l'Accademia di Sacra Eloquenza.
Nel 1906 il Prisco si recò a Lourdes per venerare
la Vergine; il Papa Pio X gli concesse di incoronare,
con una corona d'oro, la miracolosa statua collocata nel
tempietto.
Morì a Napoli a 90 anni il 4 febbraio 1923. |
Villa Prisco, esterno |
Villa Prisco, ingresso |
Continua sul sesto
volume in preparazione di "LA STORIA DIETRO
GLI SCUDI"
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