Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Famiglia
Piromallo |
Armi:
dei Piromallo:
d’azzurro al leone tenente nelle branche anteriori un maglio e
fissante una cometa ondeggiante in sbarra nel punto destro del capo,
il tutto d’oro, il leone fermo sulla vetta di un monte di tre colli
all’italiana d’argento, nascente da una roccia al naturale movente
dalla punta dello scudo.
dei Piromallo Capece Piscicelli:
inquartato: 1° e 4° d’azzurro al leone tenente nelle branche
anteriori un maglio e fissante una cometa ondeggiante in sbarra nel
punto destro del capo, il tutto d’oro, il leone fermo sulla vetta di
un monte di tre colli all’italiana d’argento, nascente da una roccia
al naturale movente dalla punta dello scudo (Piromallo); 2° e 3° di
rosso alla banda cuneata d’oro e d’azzurro accompagnata nel capo da
un lambello d’oro di tre denti (Capace Piscicelli).
Dimora:
Napoli |
© Napoli -
Stemma Famiglia Piromallo Capece Piscicelli
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La famiglia
Piromallo, originaria della Spagna, si trasferì nel Napoletano.
Capostipite
fu il conte DOMENICO Piromallo, che morì eroicamente nel 1528
per difendere, con la carica di comandante, il castello di Crotone.
FRANCESCO ANTONIO (Casalnuovo, 1713
†
1783 a causa del terremoto) di PIETRO e
Lucrezia Longo,
comprò, nel 1755, per 55.000 ducati, da Paolo Barone di Reggio
Calabria, la
baronia di Montebello
(oggi comune di Montebello Jonico in provincia di Reggio Calabria)
seguì il Regio Assenso del 20 dicembre 1757; sposò Flavia Lancia
dei duchi di Brolo
(1).
Al Casato pervenne il titolo di
duca di Capracotta
per successione Casa Capece Piscicelli: don GIACOMO Piromallo nel
1804 sposò donna Beatrice
Capece Piscicelli (1781 † 1859),
8^ duchessa di Capracotta alla morte del fratello
Antonio (1785 † 1839) deceduto
senza figli.
Dal
matrimonio nacque
GIUSEPPE
Piromallo Capece Piscicelli (Messina,1808 † San
Sebastiano al Vesuvio, 1882) che aggiunse al suo cognome quello
della madre; sposò la marchesa Luisa
d’Andrea (Napoli, 1806 † 1880).
GIOVANNI (Napoli, 1840
†
ivi,
1906), figlio di Giuseppe e di Luisa d’Andrea,
barone di Montebello,
ereditò dalla nonna il titolo di duca
di Capracotta (riconosciuto nel 1889) e
dalla madre il titolo di marchese
(riconosciuto nel 1891); sposò donna Angela Macario.
Nel 1904 i fratelli: marchese GIOVANNI, duca di Capracotta, e il
conte e marchese GIACOMO furono autorizzati ad aggiungere al proprio
cognome quello di Capece Piscicelli; a Giovanni (linea primogenita)
solo per la sua persona, a Giacomo per sé e la sua discendenza
(linea secondogenita). |
© Napoli -
Epitaffio su lastra tombale Famiglia Pimallo Capece Piscicelli |
Il
conte Luigi Piromallo, intraprese la carriera militare e
cadde, in battaglia, durante la prima guerra mondiale col grado di sottotenente. |
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Il Casato si è imparentato con altre
importanti famiglie:
d’AYALA:
NICOLA MARIA Piromallo Capece Piscicelli di Montebello (S. Giorgio a
Cremano, 1884
†
Napoli, 1960),
figlio di Giacomo Maria (Napoli, 1843
† ivi, 1931),
dei duchi di Capracotta, sposò a Napoli nel 1919 Manina o Annina,
figlia di Francesco Saverio d'Ayala dei Marchesi di Valva
CARACCIOLO MEOLI:
la marchesa Beatrice (n. Napoli, 1907) sposò Lucio Caracciolo Meoli dei Duchi di San Vito.
de FRAJA FRANGIPANE:
la marchesa Angela (n. 1902) sposò nel 1933 il marchese Giovanni de Fraja Frangipane, (Pozzuoli, 1888
† Napoli,1969).
PEZZILLO
RODOERO: il marchese e conte
GIACOMO MARIA Piromallo Capece Piscicelli di Montebello (Napoli,
1843 †
ivi, 1931),
dei duchi di Capracotta, cavaliere del S.O.M. di Malta, sposò a
Napoli nel 1880 Luisa Maria Pezzillo Rodoero.
RIVERA:
GIUSEPPE (Sebastiano al Vesuvio, 1869
† 1917),
duca di Capracotta e barone di Montebello dal 1906 sposò Vittoria
Rivera, figlia di Francesco, barone di Vittorito,
ROMANAZZI
CARDUCCI: GIUSEPPE MARIA
(Napoli, 1883
†
ivi, 1970),
duca di Capracotta e barone di Montebello dal 1950 sposò a Napoli
nel 1906 Giulia Romanazzi Carducci, figlia del marchese Giovanni
Antonio. |
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Napoli, palazzo
Piromallo Piscicelli |
Il
complesso della Congregazione in Napoli dei nobili sotto
il titolo di S. Maria della Misericordia, fondata da San Gaetano
Thiene (Vicenza, 1480 † Napoli, 1547), istituzione benefica che
si occupava, fra le altre opere di misericordia, di curare i
sacerdoti poveri e i pellegrini nell’ospedale costruito accanto
alla chiesa, di dare degna sepoltura, di offrire alloggio ai
pellegrini, fu gravemente danneggiato dal terremoto del 1806 e
dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale. Il
S.M.O. di Malta e le famiglie
Piromallo, Longo, Tufarelli, Capuano, Sanfelice, Maresca,
Lancellotti, Cattaneo, de Liguoro, de Brayda, Fasulo, Gagliani,
Rossi, de Werra, Dentice, de Lutio, Paternò, Pasca, Gomez Paloma,
de Clario, Guarini, Spasiano, Campagna, Giusso, Battiloro,
Belli, de Lieto, Mazzarotta, Ammone finanziarono la
ristrutturazione della Chiesa. In ricordo di tale atto di
generosità, nell’Oratorio è stato affrescato la platea degli
stemmi dei predetti casati. |
Stemma
Piromallo Capece Piscicelli con le insegne melitense |
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Note:
(1)
- Mario Pellicano Castagna “La Storia dei Feudi e dei
Titoli Nobiliari della Calabria”, Vol. III pagg.
230-231; Editrice C.B.C. 1999. |
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