Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Parascandolo |
Arma: troncato, nel primo ai due leoni d’argento
affrontati e tenente una scala al naturale a quattro pioli; nel
secondo d’oro a tra bande di rosso
(1). |
© Vico equense (Napoli), stemma
Palescandolo o Parascandolo |
Molti personaggi della notabile e ricchissima famiglia
Parascadolo o Palescandolo
(2),
originaria di Vico Equense (Napoli), furono notai e
religiosi.
Si ricorda Muzio Parascandolo o Palescandolo (n.
Vico Equense, 1542
†
Napoli, 1622), figlio del notaio Leonardo Andrea
e di Francesca Vespoli, che nel giugno del 1560 entrò
nella casa di S. Paolo Maggiore di Napoli dell’Ordine
dei chierici regolari, meglio noti come teatini,
assumendo il nome di Marco così come il fratello
Innocenzo anch’egli fattosi teatino. |
Nel settembre del 1580 Laura, Giulia,
Lucrezia e Claudia, sorelle del citato
Muzio, abbracciarono la vita religiosa e, presi i voti
alla presenza dell’arcivescovo di Napoli, Annibale
di Capua, fondarono il convento di S. Andrea
delle Dame in Napoli, nel palazzo che avevano acquistato
per 3300 ducati.
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Napoli, Complesso di S.
Andrea delle Dame, esterno |
Napoli, Complesso di S.
Andrea delle Dame, Chiesa |
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Note:
(1) - Gaetano
Montefuscoli, “Imprese ovvero stemme delle famiglie
italiane…”, Biblioteca Universitaria di Napoli.
(2) -
In un documento la curia di Sorrento nel
1896 afferma: “…i quali due cognomi, nell’incartamento
esistente in questo archivio, si ritrovano
indistintamente usati”.
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