Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Cybo Malaspina |
Arma:
inquartato, nel 1° e 4°, di rosso, alla banda scaccata d'azzurro
e d'argento, di tre file, col capo d'argento caricato d'una
croce di rosso; nel 2° e 3°, d'oro, allo spino al naturale posto
in palo; nel cuore lo stemma dè Medici di Firenze.
La più
antica dei Cybo:
di rosso, alla banda scaccata d'azzurro e d'argento, di tre
file, col capo d’argento caricato d’una croce di rosso.
Motto:
LIBERTAS |
Roma, insegna
ecclesiastica Cybo. A destra: stemma Cybo Malaspina |
Stemma con in capo
allo scudo l'aquila bicipite spiegata di nero coronata d'oro
afferrante una lista d'azzurro, svolazzante e caricata del motto
LIBERTAS di nero |
Un ramo
dell'antica famiglia genovese Cybo
dei principi di Massa e Carrara
si trapiantarono a Napoli nel 970
con
Tomasello che nel 973 difese la città partenopea
dall'assalto di Pandolfo I Testa di Ferro (943 - 981),
principe di Benevento, di Capua e duca di Spoleto; suo
figlio Giovanni fu Contestabile della Repubblica
Napoletana quando Napoli divenne ducato indipendente
(755 - 1137). I loro discendenti adottarono il doppio
cognome Cybo Tomacelli per poi abbandonare il primo; i
Tomacelli furono ascritti al Patriziato
Napoletano dei Sedili di
Nido e
Capuana.
Alberico
Cybo (Genova 1534 c.a †
Massa 1623), di aristocratica famiglia genovese;
marchese, e, dal 23 agosto 1568 principe di Massa e del
Sacro Romano Impero per concessione dell'imperatore
Massimiliano II d'Asburgo, figlio di Lorenzo
(1500 †
1549) (di Franceschetto, 1449
†
1519 e, di Maddalena figlia di Lorenzo
dè
Medici, 1473
†
1519), dal quale aveva ereditato, nel 1549, la contea di
Ferentillo, e, da sua madre, Ricciarda
Malaspina (†
1561), nel 1553, lo stato di Massa e Carrara;
sposato in prime nozze, nel 1552, con Elisabetta
della Rovere, figlia di Francesco Maria, duca
d'Urbino, ed in seconde nozze, nel 1561, con la nobile
napoletana Isabella
di
Capua (†
1575), figlia di
Vincenzo, duca di Termoli. |
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Napoli, stemma partito
Mormile e Cybo Malaspina. A destra e a
seguire:
Imprese della Famiglia |
Nel 1566,
Alberico acquistò all'incanto, per mezzo di un suo
procuratore, per il prezzo di ducati 38.000, lo stato d'Aiello
con i casali di Lago, Laghitello, Serra e Terrati,
situato in
Calabria Citra, pagato con i soldi della dote
portati da sua moglie Isabella di Capua, ebbero quattro
figli: Eleonora (n. 1564); Lucrezia (n.
1565); Caterina (n. 1566) e
Ferdinando o Ferrante
(n.1568 †
1593), l'anno dopo la sua nascita ebbe concesso, come
futuro erede di Alberico, il titolo di
marchese d'Aiello,
con privilegio di re
Filippo II del 12
dicembre del 1569; essendogli premorto, gli lasciò tutti
i beni dotali di sua madre. |
Aiello Calabro
(Cosenza) |
Aiello
Calabro, Cappella Cybo Malaspina |
Lago (Cosenza) |
Alderano
(1552 †
1606), unico figlio nato dal primo matrimonio, sposato a
Marfisa d'Este, anch'esso premorì al padre Alberico.
Carlo
( Ferrara 1581
†
Massa 1562), figlio di Alderano e Marfisa, successe al
suo avo Alberico, in virtù della refuta e la successiva
morte avvenute nel 1623, fu Carlo a fregiarsi del titolo
di 1° duca d'Aiello, concesso da re
Filippo III con privilegio del 25 giugno
1605, lo stesso anno in cui sposò Brigida, figlia di
Giannettino Spinola, marchese di Calico, con la quale
ebbero per figli, tra gli altri: Odoardo (1619
†
1705), fu patriarca di Costantinopoli; Placida
(n. 1614), sposata al nobile napoletano Carlantonio
de
Guevara, 4° duca di Bovino; Alderano
(1613 †
1700), cardinale; ed il primogenito |
Napoli, stemma Spinola. A
destra: insegne ecclesiastiche
del cardinale Alderano |
Roma, Basilica di
Santa Maria del Popolo, Cappella Cybo
Malaspina
nella quale sono sepolti i cardinali
Lorenzo ed Alderano |
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Alberico II
Cybo Malaspina (1607 †
1690), 2° duca d'Aiello, duca di Ferentillo,
duca di
Massa e principe di Carrara; sposò Fulvia, figlia di
Alessandro Pico, duca di Mirandola.
Carlo II
Cybo Malaspina (1631 †
1710), 3° duca d'Aiello ecc., erede di suo padre
Alberico II; sposò Teresa Panfhili di Camillo, principe
di San Martino, e di Olimpia Aldobrandini, principessa
di Rossano, con la quale ebbero per figli:
Lauro (AV), Stemma partito con le
insegne delle famiglie
Lancellotti e Aldobrandini. |
Alderano; Camillo (1681 †
1743), cardinale, sepolto nella cappella Cybo o delle
Reliquie, che fece costruire nella basilica di Santa
Maria degli Angeli alle Terme, suo titolo; ed il
primogenito
Roma, Basilica di
Santa Maria degli Angeli alle Terme, Cappella
delle Reliquie |
Alberico
III
Cybo Malaspina (1674 †
1715), 4° duca d'Aiello ecc., sposò la genovese
Nicoletta, figlia del marchese Marcantonio Grillo; morto
improle avrebbe dovuto succedergli suo fratello
secondogenito Camillo, il quale avendo intrapreso la
carriera ecclesiastica cedette i suoi diritti di
successione a suo fratello
Soragna, Stemma
Grillo |
Alderano
(1690 †
1731), 5° duca d'Aiello ecc., col quale sottoscrisse una
convenzione tale da garantirgli tutte le entrate feudali
e allodiali dei possedimenti nello Stato Pontificio e
nel Regno di Napoli; sposò Ricciarda, figlia di Camillo
Gonzaga, conte di Novellara, con al quale ebbero tre
figlie femmine:
Maria
Anna Matilide (1726
†
1797), sposata a Orazio
Albani, 2° principe di Soriano del Cimino; e Maria Camilla (1728
†
1760), sposata a Rostaino Gioacchino
di
Tocco
Cantelmo Stuart,
duca di Popoli e successivamente 6° principe di
Montemiletto;
Maria
Teresa
Cybo Malaspina (1725 †
1790), 6^ duchessa d'Aiello, successe al padre come
primogenita; assegnò il godimento delle rendite del
ducato d'Aiello a suo cognato, il principe di
Montemileto; sposò Ercole Rinaldo d'Este futuro duca di
Modena, col quale ebbero l'unigenita
Maria Beatrice
d'Este Cybo Malaspina (Modena 1750 †
Vienna1829), 7^ duchessa d'Aiello ecc., per
successione a sua madre, sua altezza serenissima Maria
Teresa, ne fu l'ultima intestataria, ereditò i titoli di
casa Cybo Malaspina e d'Este; sposò l'arciduca
Ferdinando d'Austria.
Il 12 ottobre 1726, la famiglia
Cybo Malaspina vendette Paduli,
in
Principato Ultra,
per 52000 ducati a Baldassarre
Coscia, che il 19 ottobre 1727 fu
nominato duca di Paduli da
re Carlo VI
di Asburgo-Austria. |
Arma di Maria Beatrice
d'Este Cybo Malaspina |
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Bibliografia:
- Mario Pellicano Castagna “La Storia dei
Feudi e dei Titoli Nobiliari della Calabria” Vol. I,
Frama Sud, 1984.
- Nicola della Monica "Le grandi famiglie di Napoli"
Newton & Computon Editori, 1998.
- Giuseppe Lumaga, “Teatro della nobiltà
dell'Europa ovvero Notizie delle famiglie nobili, che in
Europa vivono di presente, e che in lei vissero prima
...”, Napoli 1725. |
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