Ovvero delle Famiglie Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia. 

Famiglia Carrara

Arma: d’azzurro a tre ruote ordinate in fascia, accompagnate in punta da tre stelle il tutto d’oro, col capo cucito d’argento all’aquila azzurra, coronata d’oro.
Motto: L'è usanza.
Dimora: Salerno.


© Salerno, stemma famiglia Carrara

La famiglia Carrara, di probabile origine veneziana, si stabilì nei primi anni del XV secolo a Montecorvino, terra in Principato Citra, dove fu ascritta nel ruolo delle 23 famiglie.
Avendo gli abitanti di Montecorvino Pugliano e di Santa Tecla sostenuto con le armi gli aragonesi contro gli angioini, re Alfonso II d'Aragona li volle ricompensare e in data 24 giugno 1494 conferì un diploma di riconoscimento e riconferma di nobiltà a numerosi gentiluomini di Montecorvino: Giacomo Budetta, Antonio de Nigris, Clemente Piccolo, Fioravante Meo, e ai gentiluomini di Putignano e Santa Tecla: Antonio e Giacomo Carrara, Battista Morese, Agostini de Agostini, Giacomo Serfilippo, ed altri. Il privilegio accordava alle loro famiglie molti privilegi e prerogative
(1).

vedi Ing Sabato D'Alessio

vedi Ing Sabato D'Alessio

Montecorvino Pugliano, chiostro ex convento  francescano, stemma Carrara e stemma partito Carrara - d'Enza

Verso la metà del XVII secolo il casato si trasferì a Salerno dove fu ascritta al Seggio del Campo e, dopo la soppressione dei Sedili (1800), nel Registro delle Piazze Chiuse.


Salerno, Villa Carrara


Salerno, lo stemma più antico dei Carrara

Grazia Carrara, figlia di Nicola nobile di Venezia e di Salerno e di Giovanna Biancardi nobile di Milano, sposò Nicola 1° Battimiello (n. Napoli il 5.5.1664), barone di Ginestra della Montagna, feudo in Principato Ultra.
Nel 1734 Domenico Nicola Carrara fu decorato del titolo di conte.
La famiglia Carrara nel 1850 fu dichiarata ammissibile nelle RR. Guardie del Corpo; nel 1895 fu ricevuta per giustizia nell’Ordine di Malta con Ernesto Carrara (n. 27.6.1864), patrizio di Salerno, figlio di Domenico (1803
1876) e, successivamente, con il conte Domenico Carrara (1885 1953) e con Frà Gustavo (1888 1953), patrizio di Salerno, balì Gran Croce di Giustizia, figlio di Girolamo (1840 † 1916) e di Maria Antonia Cavaliero di S. Tecla.

Malta - Napoli
Napoli - stemma di Frà Gustavo Carrara con le insegne melitense.

I Carrara possedevano a Salerno una meravigliosa villa, oggi parco aperto al pubblico ed è sede del Settore Politiche Sociali e P.I., Servizi Culturali Biblioteca Emeroteca del Comune di Salerno.


Salerno, Villa Carrara


Salerno, Villa Carrara, lato interno con parco aperto al pubblico.

Sulla facciata principale di Villa Carrara vi sono gli stemmi delle famiglie imparentate:


Stemma dell'Aquila


Stemma de Augustino


Stemma Buzzacarini


Stemma Cavaliero


Stemma Cedronio


Stemma Denza o d'Enza

Lo stemma Cedronio appartiene a Vittoria Cedronio (1775 1834), figlia del marchese Giovan Battista (1739 1789), che sposò nel 1802 Giacomo Carrara, patrizio salernitano. Lo scudo è inquartato: nel 1° Cedronio, nel 2° Carafa principi di Monasterace, nel 3° dei marchesi Bourbon del Monte Santa Maria di Ancona, nel 4° Gisulfo Platamone di Ossada (Palermo).


Stemma de Frisia


Stemma Gonzaga


Stemma Gradenigo


Stemma Naccenna


Stemma Pedicini


Stemma Primicile Carafa


Stemma da Polenta


Stemma de Sangro


Stemma Venuti

I Carrara possedevano sempre in Salerno, nel quartiere denominato "Ortus Magnum", altro immobile che nel 1629 apparteneva alla famiglia Capograssi.


Salerno, Palazzo Carrara


Salerno, Palazzo Carrara, stemma

Per la genealogia si consiglia di consultare le tavole genealogiche redatte da Serra di Gerace e per Vincenzo Carrara i registri degli Affari della "Real Commissione dei Titoli di Nobiltà"

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Note:
(1) -
Archivio di Stato di Napoli, Registrum Regis Ferdinandi (1491 - 1495), n° 58 fol. 65
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Fonti bibliografiche:

- Vittorio Spreti, “Enciclopedia storico-nobiliare italiana”, Arnaldo Forni editore.
- Erasmo Ricca, "La Nobiltà delle Due Sicilie", Arnaldo Forni editore.
- Francesco Bonazzi di Sannicandro, "Famiglie nobili e titolate del Napolitano", Arnaldo Forni editore.
- Sovrano Militare Ordine Gerosolimitano di Malta, "Elenco storico della nobiltà italiana".


Continua nel sesto volume in preparazione di "LA STORIA DIETRO GLI SCUDI"

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