
Ovvero delle Famiglie Nobili e titolate del Napolitano,
ascritte ai Sedili di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano,
appartenenti alle Piazze delle città del Napolitano
dichiarate chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Famiglia Ulloa Severino |
Arma:
scaccato rosso e oro di 15 pezzi, i sette di oro caricati
ognuno di tre fasce rosse. |

© Stemma Ulloa Severino
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Il cognome ULLOA si fa risalire a due versioni.
La prima è che il cognome ULLOA trae la sua origine dal
fiume ULLA, che si trova in Galizia (Spagna), “che
corre ai piedi di un importante paese dove c’era la
dimora e lo stato di Villamajor degli Ulloa”.
“Il primo signor ULLOA fu Don Lope Ruiz, figlio di Don
Rodrigo Fernandez, conte di Taba e della moglie Donna
Gontroda da Perez di Trastamara”. Nel secolo XII assunsero
molta importanza per l’appartenenza all’imperatore Don
Alfonso VII e di suo figlio re Fernando di Leon. |

Re Alfonso VII di Castiglia
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La seconda versione è che gli ULLOA discendono dai re di
Troia, la cui casata fu fondata nel 1611 avanti Cristo. Nel
Sommario dell’antica nobiltà delle famiglie della Galizia è
detto che “la nobile famiglia degli ULLOA aveva dimora nella
reggia dell’Infante Ulia, sorella di Laomedonte, re di
Troia, che si diresse verso la Galizia, dove fondò Castro
Ilion appena giunta a Flavia Ira, che è presso Compostela.”.
Il cognome ULLOA è molto diffuso negli Stati di lingua
spagnola, molto meno in Italia ed in altri Stati.
Di solito ULLOA si trova
composto con un secondo cognome e qualche volta esso stesso
è secondo cognome.
Vi sono diversi ULLOA famosi per le loro attività, come
Francesco Ulloa, esploratore del 1500 che scoprì la
California e definì essere una penisola; Antonio de Ulloa
(1716-1795), ufficiale navale e scienziato; Don Diego Ulloa
Ozores nel 1654 fu Presidente della Camera di Napoli,
magistratura, la cui prima moglie Don Francesca Chiroga,
discendente dal Re Svevo Riccardo III di Galizia, poi questa
sposò il Marchese di Baramiello Don Diomede
Carafa.
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La Spagna è il Paese ove gli ULLOA hanno avuto origine e
dove vi sono diversi luoghi in cui si trovano tracce della
loro esistenza e importanza, come Càceres, patrimonio
dell’Umanità (UNESCO), capoluogo dell’omonima Provincia
dell’Estramadura.
Gli ULLOA sono spesso collegati a regnanti della Spagna,
come nel secolo XII con l’Imperatore Don Alfonso VII sino al
secolo XIX con i
Borbone nel Regno di Napoli.
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Il cognome “Severino”
ha origine dal latino “severus” (severo, austero). E’
presente soprattutto in Emilia-Romagna, come “Severi”,
nell’Italia centrale “Severini” e meridionale
“Severino”.
Questo cognome risale al Medio Evo, e si propaga per la
venerazione di San Severo, vescovo di Ravenna nel IV
secolo e San Severino, eremita vescovo del V secolo,
apostolo di Nòrico, sepolto a Napoli.
A S. Severo (FG) vi sono numerosi “Ugliola”, che è ULLOA,
perché questo ultimo in spagnolo si legge “UGLIOA”.
L’albero genealogico dei “Severino” redatto da Serra di
Gerace indica che questa famiglia aveva i titoli di:
Patrizio Napoletano del
Sedile del Porto,
Barone di Pisignano (fraz.di Vernola in Provincia di
Lecce) dal 3.12.1630, Duca di Seclì (Provincia Lecce),
Duchi dal 20.6.1795 e Marchesi dal 31.12.1813 di Turboli
(prov. Cosenza?). |

Napoli - la chiesa dove sono
sepolti i Santi Severino e Sossio
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I “LANZYNA y ULLOA” poi “CALA’ ULLOA“ |
I
Calà Ulloa o Ulloa Calà, come
risulta variamente scritto, provenivano dalla famiglia
di
Felice Lanzyna y Ulloa
(Salamanca 1619†ivi 1703), prima professore
universitario a Salamanca (Spagna) poi magistrato a
Napoli. |

Don Felice Lanzyna y Ulloa, Presidente del
Sacro Consiglio di Napoli,
Reggente della Real Cancelleria,
Vicegranprotonotario del Regno |
Il figlio Adriano, anch’egli magistrato, fu nominato
erede universale del magistrato Calà Geronimo,
con l’impegno di aggiungere al suo cognome quello di
Ulloa.
I personaggi più famosi di casa Ulloa Calà, Duchi di Lauria,
Rotondella e Favale, in provincia di Potenza, furono i tre
fratelli: Antonio, generale e scrittore (Napoli, 1807 † ivi, 1889);
Girolamo (Napoli 1810†1871), generale dell’ esercito borbonico,
scrittore di problemi militari e partecipante poi ai moti
rivoluzionari prima dell’Unità d’Italia con Daniele Manin ed
altri a Venezia e Firenze; e Pietro (Napoli, 1802 † ivi, 1879, magistrato
e politico, il quale prima era stato in varie procure (anche
a Trani) e poi aveva avuto l’incarico di Primo Ministro da
Francesco II, che seguì prima a Gaeta e poi a Roma.
Pietro scrisse molto, compreso una relazione sulla mafia
siciliana ed un volume per proporre di fare dell’Italia una
Federazione di Stati, mantenendo ovviamente il Regno delle
Due Sicilie con i Borbone. |

Generale Girolamo Ulloa (1810
†
1871) |
ULLOA y SEVERINO,
divenuto poi ULLOA SEVERINO, inizia ad esistere, come
Ulloa o Uglioa o Ugliola, con Giuseppe, nato in Spagna
nel 1610 circa. Il figlio Antonio (1639 † Napoli, 1709),
nato anch’esso con il solo cognome Ulloa, diventa Ulloa
y Severino nel 1668, con la dichiarazione di nascita del
figlio Giuseppe (n. Napoli 18.12.1668).
Resta a tutt'oggi ignoto il motivo della distinzione
della famiglia ULLOA con il secondo cognome SEVERINO,
già giustificato dall'uso spagnolo (quasi sempre, primo
cognome: quello del marito e secondo cognome: quello
della moglie), ma non supportato da chiari ed
inequivocabili documenti. L'aggiunta del "SEVERINO" può
essere addebitato quale elemento di distinzione, poichè
non è stato possibile reperire alcun documento che provi
una formale aggiunta del cognome, nè per alleanza
matrimoniale (Antonio era già sposato ed aveva già avuto
tre figli, prima della nascita di Giuseppe nel 1668), nè
per surrogazione nobiliare, nè per volontà
testamentaria. In
definitiva l’aggiunta del Severino all’Ulloa può essere
avvenuta nel 1668 per decreto reale o per atto privato
fra Ulloa Antonio ed altro soggetto costituito. |

Torre del Greco (NA) - Basilica |

Ruvo di Puglia (BA) - la Cattedrale |
In Italia gli ULLOA y SEVERINO (poi ULLOA SEVERINO)
erano distribuiti fra Napoli, Genova e Palermo. Ora sono residenti
prevalentemente in Torre del Greco (NA), Ruvo di Puglia (BA)
e Sunland - Los Angeles (California, USA).
Il cognome Ulloa Severino è presente anche a Puente Alto
(Santiago del Cile) e nella Repubblica Domenicana.
Gli ULLOA SEVERINO dimorarono a Napoli dal 1638 al 1923,
principalmente nei Quartieri Avvocata e S. Carlo Arena, dove
si trovava la maggior parte del loro cospicuo patrimonio
immobiliare.
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Napoli - Castel dell'Ovo |
I “feudi” erano concessioni da parte dei Sovrani ad un
fedele di uno o più diritti su un determinato
territorio. Le concessioni erano trasmissibili agli
eredi ed oggetto di compravendita.
Gli Ulloa Severino dal 1760 in poi furono anche
feudatari.
Pietro Ulloa Severino (n. 2.6.1712 † 29.12.1772),
diventato marchese alla morte dello zio
Erasmo (15.12.1762), che non aveva figli maschi,
acquistò il Feudo della Contea di Poggio Vetere (Podii
Veteris) della Provincia di
Abruzzo Ultra. |

©
Stemma Ulloa Severino |
Questo nome fu dato proprio dall’acquirente e fu
staccato dal feudo Giovannelli o
Joannello in Teramo, il 24.8.1761.
Il feudo nel mese di febbraio 1776 passò al figlio
Francesco, per il decesso del padre Pietro.
Altro feudo era la baronia di Cerzacupa nella
Terra del Lavoro,
appartenente a Caterina del Gecco, ereditato dal padre
Felice del Gecco, deceduto nel 1789.
Caterina del Gecco era la moglie di Pietro Ulloa Severino,
per cui il feudo al suo decesso, avvenuto il 17.3.1800, fu
ereditato dal figlio Paolo Ulloa Severino, il 17.5.1800.
I due feudi, di piccola entità territoriale, sono stati
affrancati con la eliminazione degli stessi; il primo era
situato nel comprensorio della città di Teramo, confinante
con la giurisdizione della Terra di Morica; il secondo in
provincia di Caserta. |
In Germania, in Francia e nel Nord e Centro d’Italia la
eliminazione dei feudi avvenne in tempi diversi, dopo
l’affermazione della maggiore autorità degli Stati centrali.
Difatti i feudi erano piccoli o grandi centri urbani
sottoposti a famiglie che volgevano la loro autorità sulle
persone e sui beni, sostituendo parzialmente l’autorità
centrale. L’abolizione dei feudi nel Meridione avvenne con
il
Re Gioacchino Murat,
cognato di Napoleone, nel 1810 e furono affrancati, cioè le
rendite capitalizzate furono pagate ai feudatari con
l’avvento del Regno d’Italia.
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Il titolo di MARCHESE fu concesso il 17 settembre 1752
da re Carlo III ad ERASMO,
prima avvocato, poi magistrato, componente del Sacro
Regio Consiglio di S. Chiara, dell’Accademia Medica,
Uditore Generale dell’Esercito e Amministratore d’Opere
Pie.
Il titolo originale su pergamena, con firma di
re Carlo III
e timbro a secco dello Stato (Regno delle Due Sicilie),
conservato nell’archivio di casa Ulloa Severino,
tradotto, così recita:
“All’ amato e a noi fedele Erasmo Ulloa Severino la
nostra grazia e benevolenza. Ci chiedesti, Erasmo Ulloa
Severino, Nostro consigliere nel Consiglio Capuano, il
titolo Marchionale, del quale potesse nobilitarsi la tua
persona. Ritenemmo che si dovesse consentire alle tue
preghiere per la celerità nel dirimere le controversie
per la quale eccelli. Perciò ti abbiamo nominato
Marchese vita natural durante il 17 settembre dall’anno
corrente(1752) e abbiamo comandato che tu, finchè
avrai vita, sia chiamato Marchese……” te nostro diletto
Erasmo Ulloa Severino Marchese di Ulloa”…..Perciò
comandiamo agli illustri…..che d’ora in avanti sarai
chiamato “Marchese di Ulloa”, considerandoti Marchese e
sappiano che a chi non si atterrà sarà inflitta la
nostra indignazione e la pena di mille ducati
napoletani, la quale sarà applicata ipso iure ipso facto
dal nostro Erario.” |

© Parte del Diploma emesso
da re Carlo III in data 17-9-1752 |

© Corrispondenza con Don
Marco dei Principi Rocco di Torrepadula |
Va chiarito che i titoli
nobiliari erano acquisiti per concessioni e/o trasferimenti
di feudi o sul cognome. Il titolo fu concesso per meriti (...per
la celerità nel dirimere le controversie per la quale
eccelli.) sul cognome; essi avevano un valore maggiore
rispetto a quelli rivenienti dai feudi, perché questi ultimi
erano trasferibili per compravendita, contrariamente a
quelli concessi sul cognome.
Don Erasmo de Ulloa Severino, Consigliere Uditore Generale,
in data 23.12.1741, era stato delegato dal Re, su parere
della Camera di Santa Chiara, per i pii luoghi del Monastero
di Gesù e Maria del Soccorso e della Trinità degli Spagnoli,
in luogo del defunto Consigliere Don Francesco Guarrasio.
Detto titolo nobiliare, concesso dai Borbone, ebbe il
riconoscimento del Regno Sabaudo.
La XIV norma transitoria della Costituzione della Repubblica
Italiana dice: ” I titoli nobiliari non sono riconosciuti. I
predicati di quelli esistenti prima del 28 ottobre 1922
valgono come parte del nome.”
Pertanto i titoli nobiliari sono aboliti, conservando però
la facoltà di fregiarsene, salvo i diritti dei terzi.
Così ancora oggi la famiglia Ulloa Severino può fregiarsi dei
titoli riconosciuti dallo Stato Regio Sabaudo (Decreto
3.7.1921), quello di “Marchese” proveniente da Erasmo,
trasmissibile ai primogeniti figli maschi, e quello di
“nobile” proveniente dall’appartenenza di
Pietro (1817) e
Giovanni (1823) al R.Corpo delle Guardie del Re,
trasmissibile a tutti gli Ulloa Severino, maschi e femmine.
Il riconoscimento dei titoli è negli atti
ufficiali dello Stato Italiano. Difatti i
due decreti dell' 11.1.1900 e 3.7.1921, emanati entrambi in
base alla legislazione
vigente nei due periodi, e udito il “Nostro Commissario per
la Consulta Araldica” e la stessa “Consulta Araldica”,
comprendono gli Ulloa e Ulloa Severino nell’ “Elenco
ufficiale (definitivo) delle Famiglie nobili e
titolate del Napoletano” e poi nell’ “Elenco ufficiale
nobiliare italiano”. |
ALTRI TITOLI E
DISTINZIONI DELLA FAMIGLIA: |
-
titolo di
Barone di
Poggio Vetere (Teramo) il 24 agosto 1761
Don Pietro Ottaviano
Salvatore Filippo (n. a Napoli il 2.6.1712 † Napoli
29.12.1772);
-
titolo di Barone di Cerzacupa per successione materna in
data 22.8.1800
del
Marchese D. Paolo Erasmo Giuseppe Antonio Raffaele (n. a
Napoli il 16.10.1759 † Napoli 7.1.1804);
-
titolo di "Nobile", perchè discendenti di
Giovanni ULLOA SEVERINO,
componente del Regio Corpo delle Guardie del RE, come
previsto dai decreti del 1899 e 1921;
-
possesso di
Oratorio privato in Napoli nel 1858, perchè la famiglia
dette Sacerdoti (Girolamo, morto nel 1685, e Giuseppe,
morto nel 1811) e una Badessa nel 1857;
-
istituirono pii
legati:
-
Erasmo nel 1851 e ancora nel 1856-7 a
favore dei propri eredi.
-
Luigi nel 1873 a favore della moglie
Maddalena Pandolfelli.
-
la
famiglia a favore del Convento dei Frati
Minori di S. Pasquale di Portici.
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6.
CAPPELLA ULLOA, fatta costruire alla fine del
1600 dai coniugi Dott. D. Antonio Ulloa Severino e la
moglie D. Agata Pettenato, con i figli Nicola ed
Erasmo (vedere "Napoli-Atlante della Città storica"
di Italo Ferraro Vol.IV,sita a Piazzetta
Cappelluccia su via Francesco Saverio Correra (ex via
Infrascata), ove proprio di fronte vi sono gli
immobili con i numeri civici 182 e 183 fatti
costruire dalla stessa famiglia. |

© Napoli -
L'avita Cappella degli Ulloa Severino
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Il titolare oggi dei titoli
di Casa ULLOA SEVERINO è il dottor Francesco Saverio, nato a
Torre del Greco (NA) il 1.2.1926, al quale succederà il
figlio Antonio, nato a Ruvo di Puglia il 30.9.1957 e
successivamente, in assenza di figli maschi, succederà il
fratello Vincenzo, nato a Ruvo di Puglia il 4.3.1959, e
quindi suo figlio Francesco Saverio, nato a Ruvo di Puglia
il 23.6.1995. |

©
Da sinistra, in piedi , Antonio e Vincenzo,
seduti Francesco
Saverio, padre,
e
Francesco Saverio, nipote. |
Tutti gli altri ULLOA SEVERINO, maschi e femmine, possono
far seguire il loro nome e cognome dalla dizione “dei
Marchesi ULLOA”.
Infine tutti gli ULLOA SEVERINO, maschi e femmine, possono
far precedere il loro nome e cognome dalla parola “Nobile”,
perché discendenti di Giovanni ULLOA SEVERINO, componente
del Regio Corpo delle Guardie del Re, come previsto dai
decreti del 1899 e 1921.
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Famiglie imparentate con Casa Ulloa Severino |
Gli ULLOA SEVERINO nel corso
dei secoli si sono imparentati con le seguenti Famiglie:
- BATTIMELLI:
nel 1780 a Napoli D. Giuseppe
Pasquale Luca Pietro Paolo Francesco Antonio Battimelli
sposa D.
Maria Vincenza Nunzia Antonia Ulloa Severino.
-
CAPPELLA:
nel 1785 a Napoli D. Michele Cappella sposa D. Agata Maria Ulloa
Severino.
-
CICCARELLI:
nel 1723 a Napoli D. Alessandra Rosa d’Ulloa
Severino sposa D. Ferdinando
Ciccarelli dei Marchesi Cesavolpe.
- COPPOLA:
nel 1820 Conti D. Petronilla dei Conti
Coppola sposa Francesco Maria Antonio Giuseppe
Michele Gabriele Raffaele Raimondo Gennaro Lino Ulloa
Severino/Ulloa.
- CUOMO:
nel 1853 a Trani Don Mariano Cuomo sposa, in seconde nozze, Maria Enrichetta
Agata Raimondina Elisa Petronilla Ciro Angelica Ulloa
Severino.
Con questo matrimonio si è costituita la
famiglia
CUOMO ULLOA.
- CUOMO GRIMALDI:
nel 1867 D. Maria Natalia Cuomo
Grimaldi dei
Duchi delle Pesche sposa D. Antonio Ulloa.
- DEL GECCO: nel 1748 a
Napoli D. Caterina del Gecco, baronessa di Cerzacupa
sposa Pietro Ottaviano
Salvatore Filippo de Ulloa Severino/Ulloa y Severino, barone
di Poggio Vetere.
-
MELCHIOR
o MELCHIORRE: nel 1758 D. Giovanna Sebastiana
Melchior (Melchiorre)
sposa D. Geromino o Girolamo Domenico Ulloa y Severino/Ulloa.
- MILANO:
nel 1880 Antonio
Milano dei
Principi di Ardore, Patrizio Napoletano, sposato con Marianna
Ulloa Severino.
- PANDOLFELLI: Nel 1841 D. Maria Maddalena
Pandolfelli, Patrizi di Trani, sposa in seconde nozze, il
Cav. D. Luigi Maia Raffaele Giuseppe Francesco Paolo
Lorenzo Michele Gennaro Lino Ulloa Severino.
- PERRINO: nel 1799 a
Napoli D. Maria Errica Camela Michela Gaetana Perrino dei Baroni di
Gallinaro sposa il marchese Paolo Erasmo Giuseppe Ulloa Severino.
Nel 1814 a Torre del Greco (NA) D. Rosmonda Perrino sposa,
in prime nozze, il Cav. D. Luigi Maria Raffaele Giuseppe Francesco
Paolo Lorenzo Michele Gennaro Lino Ulloa Severino.
Nel 1846 a Napoli Don Filippo Perrino sposa D. Maria Enrichetta Agata Raimondina
Elisa Petroniella Ciro Angelica Ulloa Severino.
- PETTENATO: nel 1663 a Napoli D. Agata Pettenato
sposa a Antonio Uglioa/ Ulloa.
- SATRIANO: nel 1706 a
Napoli Agnese Teresa Satriano sposa D. Nicola Cristofaro Simeone Biagio Ulloa/Ulloa
y Severino.
- SCAFETA CASTIGLIONE:
nel 1864 Tommaso dei Baroni Scafeta Castiglione sposa
Caterina Ulloa Severino.
-
SERENA
di SALAZZA: nel 1702 a Napoli D. Giulio Serena sposa Angela
Fortunata d’Ulloa Severino.
Dalla loro unione
nacque il ramo
SERENA ULLOA,
che ottenne nel 1942 il titolo
di “Marchese” da Vittorio Emanuele III al nome di Camillo
Serena Ulloa.
- di STEFANO: nel 1684
a Napoli D. Andrea di
Stefano sposa Giovanna Cornelia Ulloa/Ulloa Severino.
-
TORTORELLA: nel 1709 a Napoli Dorotea o Dorodea Francesca Tortorella
sposa Giuseppe Michele Arcangelo Ulloa.
- TUMSCITZ:
nel 1816 a Siracusa la M.sa Anna Maria (Marianna) de
Tumscitz dei Baroni del
Poggio dell’Ipso e Patrizi di Augusta sposa il M.se Pietro Ulloa Severino. |
La Famiglia
ULLOA y
SEVERINO, poi ULLOA SEVERINO |
- dal 1600 al 1860
comprende giuristi, letterati, accademici, feudatari,
magistrati, religiosi, militari e Componenti del Regio
Corpo delle Guardie del Re.
- dal 1860 in poi sino ai nostri giorni la stessa
famiglia comprende professionisti (farmacista,
architetto, commercialista), dirigenti P. A., addetti
alla pubblica e privata istruzione, imprenditori
industriali e commerciali, addetti ad attività di
servizi (informatica, formazione, ristorazione,
rappresentanza) e artigianali (lavanderia,
impiantistica) e ricerca (Nasa in USA).
Ancora oggi, quando si
parla di personaggi che hanno dato lustro alle città del
Meridione, la famiglia Ulloa Severino viene
ricordata
nelle conferenze che hanno
per tema la storia e l'araldica.
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© Napoli - Cappella Palatina
del Maschio Angioino -
Conferenza su "L'amor Cortese a Napoli" e "I Cavalieri
dell'Ordine del Nodo" |
Pagina realizzata dalla "Storia di una famiglia" del
dott. Francesco Saverio Ulloa Severino, comprendente la
Relazione dell' Istituto Geneaologico Italiano di
Firenze.
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