
Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Famiglia Simonetta |
A cura del dr. Giuseppe Pizzuti |
Arma: d'azzurro, al leone d'oro coronato dello stesso,
sostenente colle branche anteriori una croce latina di rosso.
Cimiero: il leone dello scudo nascente.
Titoli: Signore di Sartirana, Signore di Gamalerio,
Signore di Limido, Conte di Torricella, Marchese di Castellaneta,
Conte Palatino. |

Stemma Simonetta |
Famiglia di
origine calabrese di Caccuri nella Presila crotonese,
già notabile in Policastro, Angelo Simonetta
(1392 c.a † 1472)
figlio di Gentile, fu amministratore per conto di
Francesco Sforza(1) dei feudi
portati in dote da sua moglie Polissena
Ruffo
(†
Cariati, 17 luglio 1420) 6^ Contessa di Montalto
etc. (oggi Montalto Uffugo in provincia di Cosenza)
erede di suo padre Carlo, 5° Conte di Montalto etc. e di
Ceccarella
Sanseverino
di Ugo, Conte di Potenza; con privilegio della Regina
Giavanna II
d'Angiò-Durazzo ottenne conferma
dello Stato di Montalto, delle baronie di Mesiano,
Briatico e Mottafilocastro, dell'ufficio di Capitano
delle sue terre di Cariati con Caloveto, Bocchigliero,
Campana, Scala, Verzino, Cerenzia, Caccuri, Rocca di
Neto, Casabona e San Morello, la Regina diede
l'autorizzazione a sposare, nel 1415, il cavaliere
francese e gran siniscalco del regno Giacomo di Mailly,
venuto a Napoli al seguito di suo marito Giacomo II di
Borbone-La Marche.
La regina, il 7 aprile 1417 concesse alla Contessa
Polissena la Capitania di Rossano(2) dove
l'anno successivo in seconde nozze sposò Francesco
Sforza. |

Caccuri, Crotone |

Caccuri, processione
della Madonna del Rosario |
Dal 1420 Angelo è in servizio permanente presso
Francesco Sforza come suo emissario diplomatico,
principalmente con la Repubblica di Venezia con la quale
trattava per riuscire a conquistare il ducato di Milano,
risiedette in veneto dove sposò Francesca di Chichino della
Scala ed ebbero per figli: Bianca (1462 †
1487), sposata in prime nozze a Carlo Sforza, Conte di
Magenta, ed in seconde nozze ad Alfonso I
Del Carretto, Marchese
di Finale; e Gentile (†
1472),
Signore di Gamalerio, sposò Lucia della
Scala ed ebbero per figli: Flora Margherita,
sposata ad Ugo Sanseverino; Cecchino; ed il
primogenito Pietro Francesco (†
1487) Signore di
Gamalerio, sposato ad Antonia Torelli ebbero per figlio
Angelo, sposato a Caterina Simonetta
ebbero per figlie Ippolita ed Anna. |
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Milano, Chiesa di Santa Maria del Carmine
riedificata nel Quattrocento su proposta di Angelo
in qualità di consigliere ducale
nella quale vi era la cappella di famiglia, la seconda a
sinistra, dov'era collocato il suo monumento funebre,
smontato
nell'Ottocento ed ora collocato nel transetto. |

Milano, Chiesa di Santa Maria del
Carmine, stemma partito: nel 1° di rosso, ad una scala
di 4 pioli d’oro, posta in palo, sostenuta da due
levrieri rampanti ed affrontati, lampassati, collarinati
e coronati dello stesso, col capo dell'Impero (Francesca
della Scala); nel 2° d'azzurro, al leone d'oro coronato
dello stesso, sostenente colle branche anteriori una
croce latina di rosso (Angelo Simonetta). |
Antonio (1390 †
1460), fratello di Angelo ebbe per figli: Cassandra;
Matteo; Andrea (1416
†
1464), sposato a Caterina Casati, otterrà da Francesco
Sforza la Castellania di
Monza, ebbero discendenza; Giovanni
(1414 †
1491)
ed il primogenito Francesco detto Cicco (1410
†
1480), studiò presso i padri Basiliani, sin da
giovane fu al servizio di Francesco Sforza con i
fratelli Giovanni ed Andrea, nel 1435 venne nominato
Consigliere di
Renato d'Angiò
impegnato contro gli
Aragonesi.
Lasciata Napoli si trasferì a Milano; con la presa del
potere di Francesco Sforza, Cicco viene nominato
cavaliere aureato,
entra nella cancelleria ducale per restarvi trent'anni,
ebbe in feudo Sartirana
in Lomellina
(3). |

Como, Cattedrale,
bassorilievo di Cicco Simonetta il quale visiona i
lavori |

Como, Cattedrale |
Sposò
Elisabetta Visconti di Gaspare ed ebbero per figli:
Cecilia; Ippolita; Ludovico;
Sigismondo; Antonio (1457); Margherita
ed il primogenito Giovanni Giacomo (1452), ebbe
anche Giovan Francesco figlio naturale e
legittimato da Cicco, all'arresto di suo padre, si
rifugiò presso il Marchese del Monferrato ed il suo ramo
è tuttora fiorente.
Antonio, figlio di Cicco, sposò Beatrice Sanvitale ed
ebbero per figlio Francesco,
1° Conte di Torricella
(oggi frazione di Sissa Trecasali in provincia di
Parma), terra donata a lui ed ai suoi fratelli Angelo,
Pietro e Paolo con atto dell'11 novembre
1599 da Re Luigi XII di Francia, Duca di Milano dal 6
settembre 1499 al 16 giugno 1512, Re di Napoli col nome
di Luigi II
dal 1° agosto 1501 al 31 marzo 1504, dopo la
presa del ducato di Milano a danno di Ludovico il Moro. |
Giovanni,
fratello di Cicco, letterato, diplomatico, sposato in
seconde nozze a Caterina Barbavara,
figlia del segretario visconteo Marcolino il quale fu
nominato conte di Gravellona nel 1467 per intercessione
del genero,
ebbero per figli:
Margherita,
Battista,
Francesco,
Alessandro,
Girolamo,
Filippo,
Pietro
Battista,
Bartolomeo, e
Giacomo (1475
†1539) Vescovo di Pesaro dal 1528 al 1537 per
dimissioni, creato il 21 maggio 1535 Cardinale da Papa
Polo III, nel 1536 fu nominato Vescovo di Lodi per poi
dimettersi il 20 giugno 1537; a succedergli fu suo
nipote
Giovanni che restò in carica fino al
1557, quando si dimise. |

Milano, Basilica
Santuario di Santa Maria delle Grazie lapide di Giovanni
Simonetta |

Lapide di Giovanni
Simonetta, epitaffio |

Milano, Basilica
Santuario di Santa Maria delle Grazie, chiostro, sullo
sfondo la lapide di Giovanni Simonetta |
Roma, Cappella Simonetta, ora di San
Francesco di Paola, fatta costruire dal cardinale Giacomo
nel 1521 ed ivi sepolto.
Si ringrazia Padre Paul de la Moriniere, Rettore della
Trinità dei Monti, per averci concesso le immagini
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In prime nozze aveva sposato Caterina Meraviglia ed
ebbero per figli: Margherita ed Alessandro,
Conte Palatino
sposato ad Antonia
Castiglioni
ebbero come figli: Ludovico (1500 †
1568), Vescovo di Pesaro dal 1537 al 1561 per
dimissioni, creato il 26 febbraio dello stesso anno
cardinale da Papa Pio IV; Giulio, Vescovo di
Pesaro dal 1561 al 1576 anno del suo decesso;
Scipione (1524 †
1584) Conte Palatino, sposato a Margherita Brivio ebbero
per figli: Isabella, Antonietta ed
Ottavio (†
1591), Conte Palatino, sposato ad Artemisia Cusani; e
Giacomo, sposato a Margherita Puricelli, ebbero
discendenza. Questo ramo si estinse con Francesca
(1731 †
1796), figlia di Antonio (†
1773), Conte di Torricella, ciambellano degli Asburgo a
Milano, e di Maria Teresa Castelbarco Visconti, sposata
al cugino Cesare Ercole Castelbarco Visconti (1730
†
1755), Marchese di Cislago figlio del Marchese Carlo
Francesco Ercole, creando la Casata
Castelbarco Visconti Simonetta,
ebbero per figlio Carlo Ercole (1750
†
1814) che sposando Maria Litta Visconti Arese generarono
Cesare Pompeo, suo figlio Carlo (1808
†
1880) sposò Antonia
Litta
Albani,
il loro figlio Cesare (1834 †
1890) creò la Casata
Castelbarco Visconti
Simonetta Albani. |
I Simonetta furono
Marchesi di Castellaneta
in Puglia dalla fine del Trecento e si estinsero nel
XVII secolo. |

Milano, Villa Simonetta,
a destra la cappella gentilizia |

Milano, Chiesa di San
Bartolomeo, Cappella Gentilizia della Visitazione di
Maria e di San Bartolomeo |

Particolare dello stemma
Simonetta |
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