Ovvero delle Famiglie Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia. 

Stemma Famiglia Quaranta

Pagina realizzata dal dott. Gianpaolo Quaranta di Fusara
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"Affinché la gloria di quelli che fecero grande il lustro di casa Quaranta non si perda sempre più col passare di questi tristi tempi, vuolsi qui brevemente illustrare la storia di questa nobile famiglia per la quale il pregio delle lettere superò il valore delle armi."

 

IL  CASTELLO  DI  ARECHI


Il castello di Salerno nasce come primo insediamento di fortilizio bizantino nella seconda metà del VI secolo tuttavia solo nell’VIII secolo, quando il longobardo Arechi II Duca di Benevento, considerando la felice posizione della città di Salerno, decise di trasferire la sua Corte in questa città e di adibire a propria dimora il fortilizio che la sovrastava fu  trasformato in un Castello Reggia fornito di mura talmente grandiose da non essere mai espugnate da alcuno.


Salerno in una stampa del XVII sec.

Il Duca di Benevento Arechi II trasferitosi a Salerno diede inizio ad un periodo di splendore della città ponendola a capitale del Ducato.

Il Castello bizantino prese il nome di Castello di Arechi, costruito sulla cima di una collina che sovrasta Salerno a circa 300 mt. sul livello del mare godeva di un’unica visuale da punta Licosa  a punta Capo d’Orso, abbracciando quindi il golfo del Cilento, il golfo di Salerno e il Golfo di Amalfi.


Il castello di Arechi visto dalla città sottostante.

Oltretutto la collina era completamente priva di alberi pertanto nessuno si sarebbe mai potuto avvicinare al Castello senza essere visto, ammesso anche che avesse oltrepassato le mura che partendo dal maniero cingevano tutta la Salerno tardo romana fino al mare.
 

La collinetta era conosciuta come colle  Bonadies (ovvero del Buongiorno) infatti per la sua posizione, la sua cima era la prima illuminata dai raggi del sole sorgente.

Attualmente il Castello di Arechi è l’unica dimora Longobarda rimasta in piedi, sebbene fu ampliata e rimaneggiata dai normanni,  dagli Angioini e dagli Aragonesi.


Viale di accesso al Castello di Arechi

Il castello aveva quattro torri di cui una piccola interna e tre, fra le quali la Turris Maior, che si affacciavano verso l’esterno.
 

L’entrata a nord, aveva una porta di ferro, coronata dalla torretta di difesa che costituiva l’ingresso del castello.


Ingresso fortificato del Castello di Arechi

Nel 1820 fu sede principale dei moti carbonari di Principato Citra e dopo la repressione degli stessi fu abbandonato completamente e cadde in stato di rovina.
 

Il Castello fu comunque nel corso dei secoli abitato da vari castellani, solitamente appartenenti alle primiere famiglie Salernitane o Cavesi, fino al 1960 quando fu comprato dalla Provincia di Salerno (dietro minaccia di esproprio) dai suoi ultimi proprietari i Conti Quaranta.
 

Il 1 marzo 1992 le Poste Italiane emisero un francobollo con l’immagine del castello di Arechi a testimonianza della sua grande importanza storica.


Il castello di Arechi illuminato


LA COMPRAVENDITA del CASTELLO DI ARECHI

TRA LA PROVINCIA di SALERNO e  i CONTI QUARANTA di BARIGAZZO

“Trascrizione Testuale Atti”

Verbale di acquisto del Castello di Arechi

Consiglio Provinciale di Salerno-Sessione Straordinari-prima convocazione-Deliberazione n°261-Estratto dal verbale della seduta pubblica del 5 luglio 1960.
 

Presiede il presidente della Giunta Provinciale. Avv.Girolamo Bottiglieri. 
 

Sono presenti i Consiglieri: Avv.Francesco Adinolfi, Ing.Gaetano Apostolico, Dott.Germano Cammarano, Prof.Gennaro D’Ambrosio, Dott.Chiaro Marino De Luca, Prof.Andrea di Benedetto, Avv.Natale Esposito, Dott.Rocco Fisciani, Sig.Nicola Giannattasio, Sig.Giovanni Giuliani, Avv.Ferruccio Guerritore, Avv.Alessandro Lentini, Dott.Guglielmo Longo, Dott.Giovanni Magaldi, Avv.Antonio Marsicano, Avv.Mario Parrilli, Avv.Antonio Petillo, Avv.Alfredo Pugliese, Prof.Riccardo Romano, Dott.Vincenzo Russo, Avv.Giovanni Sofia, Avv.Tullio Tagliaferri, Sig.Giuseppe Vignola, Dott.Francesco Viscardi, Dott.Gaspare Monaco.
 

Assenti: Cacciatore, Caiazza, Catalano, D’Amato, De Vivo, Di Marino, Fabbricatore, Indelli e Pinto.

Assiste il Segretario Generale Dott.Mario Marchione.
 

                                                                              Oggetto:

                                                      Acquisto Castello di Arechi di Salerno.
 

Il Presidente ricorda al Consiglio che l’Amministrazione Provinciale ha sempre tenuto in particolare considerazione il settore della Pubblica Istruzione.

Anche in tale settore l’Amministrazione Provinciale ha sempre considerato con criterio di particolare larghezza i compiti di Istituto ad essa demandati, ed infatti oltre a provvedere agli oneri di sua competenza per gli istituti tecnici ed ad intervenire in ogni altra iniziativa per lo sviluppo della cultura e della istruzione provinciale, ha curato con ogni interessamento la Biblioteca Provinciale ed ha altresì istituito un Museo Provinciale di Salerno, ed oltre ad avere a suo tempo dato un impulso determinante agli scavi archeologici di Paestum, ha intrapreso in varie altre zone della provincia una sistematica campagna di ricerche archeologiche ed infine istituito nella Certosa di Padula una attrezzata sezione del Museo Provinciale.

Più recentemente come è noto ha tolto in enfiteusi nella città di Salerno il complesso monumentale dell’ex Convento di San Benedetto piccolo e ne sta curando il radicale riattamento per poi destinarlo a degna sede del Museo Provinciale.

A coronamento di tale attività, l’amministrazione ha da tempo considerato, l’opportunità di riscattare, per riattarlo e destinarlo a fini storico-culturali, il Castello principale di Salerno, che costituisce il monumento più significativo dell’antica gloriosa storia della città.

Ora a seguito di lunghe trattative intercorse gli attuali privati proprietari, è stata presentata all’Amministrazione una precisa offerta di vendita del Castello, e pertanto la Giunta Provinciale sottopone la pratica al Consiglio per le sue determinazioni.

Il Consiglio—Udita la relazione del Presidente ed il rapporto del Direttore del Museo Provinciale; Letta l’offerta 14 giugno u.s. dei germani Agostino e Giuseppina Quaranta; Dopo ampia discussione cui partecipano, fra gli altri, i Consiglieri dott.Monaco, avv.Parrilli e sig.Giannattasio; a voti unanimi:

 

                                                                           DELIBERA:
 

1) Acquistare dai nominati germani Quaranta Agostino e Giuseppina il Castello di loro proprietà sito nel Comune di Salerno alla partita 1874, foglio 59, particella 85,86,87 ed 88 compresa una striscia di terreno tutt’intorno al Castello per costituire una zona di rispetto giusta il tipo di frazionamento già redatto dal geometra Attanasio dell’Ufficio Tecnico Provinciale, per il prezzo richiesto di lire novemilioni da corrispondersi all’atto della stipula del contratto.

Benvero, il contratto sarà sottoposto alla condizione sospensiva della costruzione di una strada carrozzabile che dia accesso al Castello, sia pure a mezzo di rampa pedonale.

Non iniziandosi la costruzione di detta strada entro due anni dalla stipula della compravendita, questa resterà annullata e come non fatta, previa restituzione da parte dei germani Quaranta del prezzo loro corrisposto.  Il possesso materiale del Castello sarà dato non appena le due famiglie che vi abitano lo avranno, a cura dei venditori, liberato e comunque non oltre un anno dalla stipula della compravendita.
 

2) Dare mandato alla Giunta di provvedere a tutti gli altri incombenti e adempimenti, e di convenire ogni altra modalità della compravendita, con facoltà altresì di accettare altri patti e condizioni aggiuntivi, compreso l’eventuale aumento di prezzo per la zona di rispetto indicata al precedente n°1.
 

3) Dare mandato al Presidente di stipulare il relativo atto pubblico di compravendita in unico o più contesti.
 

4) Gravare la spesa sull’art.72 residui passivi 1953. Del che il presente verbale, che previa lettura, si approva.

Il Presidente F/to: avv.G.Bottiglieri; il Consigliere Anziano F/to:

dott.Magaldi; il Segretario F/to dott.M.Marchione-si certifica che la retroscritta deliberazione è stata pubblicata all’albo pretorio il giorno 8 luglio 1960 e che contro di essa non è stato prodotto reclamo.  Salerno, 14 luglio 1960.

Il Segretario F/to dott.M.Marchione.
 

Sulla deliberazione di cui innanzi è stato espresso parere favorevole dalla G.P.A. nella seduta dell’11/11/1960 con provvedimento n°78510Div.2° ed è poi intervenuto decreto prefettizio n°80593 Div.2° in data 16/11/1960.  Per copia conforme all’originale per uso rogito.

Salerno lì 14/12/1960
 

                                                         La seduta del Consiglio del 19/09/1960
 

Consiglio Provinciale di Salerno-Sessione Straordinaria-1° Convocazione-Deliberazione N°452-Estratto dal verbale della seduta pubblica del 19 settembre 1960.
 

Presiede il Presidente della Giunta Provinciale: avv. Girolamo Bottiglieri.  Sono presenti i Consiglieri: avv. Francesco Adinolfi; ing. Gaetano Apostolico; dott. Germano Cammarano; sig. Oreste Catalano: dott. Carmelo D’Amato; dott. Chiaro Marino De Luca; prof. Andrea Di Benedetto; avv. Natale Esposito; dott. Vittorio Fabbricatore; dott. Rocco Fisciani; sig. Nicola Giannattasio; sig. Giovanni Giuliani; avv. Ferruccio Guerritore; dott. Vincenzo Indelli; avv. Alessandro Lentini; dott. Giovanni Magaldi; avv.  Alfredo Pugliese; prof. Riccardo Romano; dott.Vincenzo Russo; avv. Giovanni Sofia; avv. Tullio Tagliaferri; sig. Giuseppe Vignola; dott. Francesco Viscardi; dott. Gaspare Monaco.
 

Assenti n°10 Consiglieri: Cacciatore, Caiazza, D’Ambrosio, De Vivo, Di Marino, Longo, Marsicano, Parrilli, Petillo, Pinto.-presenti n°25-Assiste il Segretario Generale dott.Mario Marchione-Omissis.<

 

                                                                                OGGETTO:

                                                                  Acquisto Castello di Arechi;

                                                                     Provvedimenti Integrativi:
 

Il Presidente ricorda che il Consiglio, con deliberazione 5 luglio corrente anno N°261 in corso di approvazione da parte degli Organi Tutori, ha deciso di acquistare il Castello di Salerno, di proprietà dei germani Quaranta Agostino e Giuseppina, conosciuto con il nome di Castello di Arechi.  Il Consiglio deliberò di accettare il prezzo richiesto di lire 9.000.000 dando per altro mandato alla Giunta Provinciale di convenire ed accettare l’eventuale aumento di prezzo che fosse stato necessario corrispondere in considerazione del fatto che mentre l’offerta riguardava il solo Castello, si riteneva necessario acquisire anche una notevole zona di rispetto per complessivi mq 17570.

E poiché i germani Quaranta, come era da prevedersi per aderire alla cessione anche della detta zona di terreno circostante, hanno chiesto un sensibile aumento del prezzo di vendita, la Giunta Provinciale ha creduto opportuno sottoporre nuovamente la pratica al consiglio, tanto più che, essendo risultato che un quarto dell’usufrutto dell’immobile spetta alla madre dei germani Quaranta, sig. Chiara Arienzo, vedova Quaranta, va precisato che se detta signora non rinuncia preventivamente al diritto che le compete, dovrà anch’essa intervenire nell’atto di vendita per cedere tale suo diritto senza che questo comporti aumento del prezzo da corrispondersi dalla Provincia in conformità della precedente citata deliberazione e della presente deliberazione.
 

Il Consiglio, udita la relazione del Presidente, dopo una breve discussione cui partecipano alcuni Consiglieri, a voti unanimi:
 

                                                                              DELIBERA:

1) Confermare la precedente deliberazione del 5 luglio 1960 n°261. 

2) Precisare, che alla Provincia insieme col complesso conosciuto con il nome di Castello di Arechi, dovrà dai germani dott. Agostino Quaranta e Giuseppa Quaranta, essere ceduta la zona di terreno, circostante che risulta del tipo di frazionamento già approvato dall’Ufficio Tecnico Erariale di Salerno, sì che la compravendita avrà per oggetto il seguente complessivo immobile raffigurato in catasto al foglio 59 (particella 85 fabbricato rurale per aree 28,45) 86 (fabbricato rurale per aree 9,90) 87 (seminativo di 5° classe per aree 5,89 con redditi di lire 5,59 e lire 3,83) 88 (fabbricato rurale per aree 2,78) 8 sub b) per aree 30,48 (bosco ceduo di 3° classe con redditi di lire 24,38 e lire 1,83) 12 sub c) per ettari 1.20.43 (incolto produttivo di 2° classe con redditi di lire 136,34 e lire 32,23).
 

3) Accettare in vista dell’estensione della zona di terreno che viene ceduta alla Provincia, l’aumento del prezzo di lire 9.000.000 come previsto nella precedente deliberazione a 11.000.000.
 

4) confermare il mandato alla Giunta Provinciale di provvedere a tutti gli altri incombenti ed adempimenti necessari e di convenire ogni altra modalità della compravendita, a confermare altresì il mandato al Presidente della medesima Giunta Provinciale di stipulare il relativo atto pubblico di compravendita in uno o più contesti.
 

5) Gravare la maggiore spesa di lire 2.000.000 sullo stesso art.72 residui passivi 1953.


Del che il presente verbale che previa lettura si approva. 
Il Presidente F/to avv.Girolamo Bottiglieri.
Il Consigliere Anziano F/to dott. Magaldi.

Il Segretario F/to dott. Mario Marchione.
 

COMPRAVENDITA

L’anno 1960 addì 19 dicembre in Salerno negli uffici dell’Amministrazione Provinciale, innanzi a me dott. Vittorio Manlio Giuliani fu Giovanni, notaio residente in Salerno, senza intervento di testimoni per avervi le parti di accordo espressamente rinunziato.  Sono di persona presenti i signori Girolamo Bottiglieri, avvocato nato a Salerno il 9 giugno 1905 e domiciliato a Salerno, in qualità di Presidente della Amministrazione Provinciale di Salerno e quindi in rappresentanza della stessa ed in esecuzione delle Deliberazioni del Consiglio Provinciale di Salerno n°261-05/07/1960 e n°452-19/09/1960 debitamente approvate noncché del Decreto Prefettizio 16/11/1960, che si allegano a questo atto. 

QUARANTA dott. AGOSTINO, possidente, nato a Salerno il 09 gennaio 1918 ed ivi domiciliato in omissis.

QUARANTA GIUSEPPINA, in Gaeta, possidente nata a Salerno il 23 aprile 1919 e domiciliata a Napoli in omissis

FANELLI FILOMENA, possidente nata a Forino il 03 dicembre 1910 e domiciliata in Cava dé Tirreni.

DELLA MONICA LUIGI avvocato nato a Cava dé Tirreni il 20 febraio 1915 ed ivi domiciliato.

DE VITO FRANCESCO avvocato nato a Salerno il 23 giugno 1927 ed ivi domiciliato in nome proprio e quale procuratore di Tonelli Ernesta albergatrice nata a Lizzano in Belvedere di Bologna il 28 febraio 1901 e domiciliata in San Remo per procura del 13 agosto 1957 del notaio dott.Tomat di San Remo, della cui identità io sono certo.

I signori AGOSTINO e GIUSEPPINA QUARANTA dichiarano:

Il padre di essi dichiaranti signor Federico Quaranta fu Agostino era proprietario, fra l’altro, del complesso di costruzioni denominato: ”CASTELLO di ARECHI” in Salerno e terreni circostanti.  Il 02 febraio 1920 si aprì in Salerno la successione legittima del fu sig. Federico Quaranta del quale soli eredi furono e sono i dichiaranti, soli suoi figli signori Agostino e Giuseppina Quaranta col diritto di usufrutto uxorio in favore del coniuge superstite signora Arienzo Chiara.  La successione fu regolarmente denunciata all’Ufficio del Registro di Salerno il 01 giugno 1920 e classificata col n° 21 del Volume 135.  L’Amministrazione Provinciale di Salerno allo scopo di assicurare all’antico Castello Arechi una destinazione consona alla sua importanza storica, ha deciso di farne acquisto ed all’uopo il Consiglio Provinciale ha adottato le sovra indicate deliberazioni ottenendosi pure la summenzionata autorizzazione prefettizia come da decreto.

LE PARTI DICHIARANO CONVENGONO E STIPULANO QUANTO SEGUE:

1) La premessa narrativa fa parte integrante del contratto.  2) I germani signori Quaranta Agostino e Giuseppina congiuntamente ed in solido e con tutte le garanzie di diritto e di fatto e senza alcuna riserva salvo quanto previsto al punto nono, trasferiscono e vendono in piena proprietà alla Provincia di Salerno, per la quale accetta il sig.avv.Girolamo Bottiglieri, nella spiegata qualità e come all’uopo innanzi autorizzato, il seguente immobile sito nel Comune di Salerno:

COMPLESSO IMMOBILIARE COSTITUENTE IL CASTELLO DETTO DI ARECHI, CON TUTTE LE DIPENDENZE PERTINENZE E SPIAZZI E CON UNA ZONA DI TERRENO CIRCOSTANTE CONFINANTE TUTT’INTORNO CON RESTANTE PROPRIETA’ DEI SIGNORI QUARANTA.

Il complesso di cui trattasi è accatastato alla partita 1874 Quaranta Agostino e Giuseppa fu Federico proprietari ed Arienzo Chiara vedova Quaranta usufruttuaria di un quarto, è raffigurato in mappa e nei registri catastali a foglio 59 con i numeri di particelle:

85-fabbricato rurale per aree 28 e centiare 45.

86-fabbricato rurale per aree 9 e centiare 90.

87-seminativo di quinta classe, per aree 5 e centiare 89 con redditi di £ 5 e 59 centesimi e di £ 3 e centesimi 83.

88-fabbricato rurale per aree 1 e centiare 68.

8-b-bosco ceduo di terza classe, per aree 30 e centiare 48, con redditi di £ 24 e 38 centesimi e £ 1 e centesimi 83.

12-c-incolto produttivo di seconda classe per ettari 1 aree 20 e centiare 43, con redditi di £ 24 e centesimi 9 e £ 27 e centesimi 3.  16-d-uliveto di seconda classe, per aree 24 e centiare 79, con redditi di £ 136 e centesimi 34 e £ 32 e centesimi 23.

L’immobile è venduto ed acquistato in piena proprietà giacché la madre dei venditori signora Chiara Arienzo con atto del notaio dott. Margherita di Bacoli del 13 ottobre 1960 registrato a Pozzuoli il giorno successivo col n°335 e trascritto a Salerno il 18 stesso mese col numero 17977 di formalità-ha rinunziato al diritto di usufrutto in parte che comunque le spettava sul suddetto immobile e complesso descritto sia in dipendenza della successione del marito sig. Federico Quaranta sia in dipendenza di quanto praticato con l’atto di divisione del notar Carrozza del 07 ottobre 1957 trascritto a Salerno in favore di essa signora Arienzo Chiara il 16 ottobre detto coi numeri 17142-17143 di formalità.

3) Il suddetto complesso immobiliare viene comprato a corpo e non a misura, nella sua intera consistenza e pertinenza con tutte le strutture e quant’altro vi si ritrova, nulla escluso o eccettuato, con tutti i diritti inerenti compreso il diritto di passaggio per lo stradone che attraversa la rimanente proprietà di essi venditori.

4) I venditori prestano tutte le più ampie garanzie in ordine al diritto di proprietà esclusiva dell’immobile oggetto della compravendita ed in ordine alla esenzione di esso da qualsiasi vincolo od onere di natura reale, fatta eccezione pel diritto di prelazione a favore del Ministero di Pubblica Istruzione a norma dell’art.31-legge 01 giugno 1939 n°1089-così come da qualsiasi pregiudizievole efficienza ipotecaria fatta eccezione delle tre iscrizioni ipotecarie indicate in premessa, per le quali si provvede come appresso.

5) I germani Quaranta dichiarano che l’immobile è occupato da tali Monetti Carmine fu Francesco e De Caro Angelo fu Agostino, ma assumono tassativo obbligo di consegnarlo materialmente alla Provincia entre il termine massimo di un anno da oggi, libero da persone e da cose, senza alcun vincolo di locazione, mezzadria od altro, facendo dunque in modo che entro detto termine massimo i suddetti Monetti e De Caro coi rispettivi familiari lascino sia le abitazioni che il terreno circostante.  6) Il prezzo della compravendita è fissato in £ 11.000.000 (undicimilioni).  7) £ 7.000.000 vengono così pagate: quanto a £ 20.000 mediante consegna ai sig. Quaranta di una fede di credito emessa dalla Cassa di Salerno del Banco di Napoli il 17 corrente col N°007257/86 serie C per detto importo, intestata all’Amministrazione Provinciale di Salerno con a tergo relativa girata a favore dei germani Quaranta - 19 dicembre 1960.
 

  • Quanto a £ 4.946.660 mediante consegna ai sig. Quaranta di una fede di credito emessa dalla Cassa di Salerno del Banco di Napoli il 17 corrente col N°012718/87 serie H per detto importo, intestata all’Amministrazione Provinciale di Salerno con a tergo relativa girata a favore dei germani Quaranta-19 dicembre 1960.
     

  • Quanto a £ 945.340 mediante consegna ai sig. Quaranta di una fede di credito emessa dalla Cassa di Salerno del Banco di Napoli il 17 corrente col N° 88 serie G per detto importo, intestata all’Amministrazione Provinciale di Salerno con a tergo relativa girata a favore dei germani Quaranta-19 dicembre 1960.
     

  • Quanto a £ 349.000 mediante consegna ai sig. Quaranta di una fede di credito emessa dalla Cassa di Salerno del Banco di Napoli il 17 corrente col N°89 serie F per detto importo, intestata all’Amministrazione Provinciale di Salerno con a tergo relativa girata a favore dei germani Quaranta-19 dicembre 1960.

    Quanto a £301.000 mediante consegna ai sig. Quaranta di una fede di credito emessa dalla Cassa di Salerno del Banco di Napoli il 17 corrente col N° 90 serie F per detto importo, intestata all’Amministrazione Provinciale di Salerno con a tergo relativa girata a favore dei germani Quaranta-19 dicembre 1960.
     

  • Quanto a £ 2.438.000 mediante consegna di un mandato di pagamento emesso in data 16 corrente col N°1278 sul Banco di Napoli.  I germani Quaranta ritirando le suddette fedi e mandato rilasceranno quietanza per l’intera somma di £ 9.000.000 riconoscendo espressamente di non aver null’altro che £ 2.000.000 a pretendere da suddetta Amministrazione.

8) I germani Quaranta consegnano alla signora Fanelli Filomena la fede di credito serie H-N°012718/87 di £ 4.946.660 debitamente girata. 

9) L’avv. Bottiglieri, nella qualità, dichiara che la Provincia ha da tempo progettato la costruzione di una pubblica strada rotabile che partendo dalla circumvalazione di Salerno va verso la frazione Croce rasentando la zona di terreno compresa nella presente compravendita.

Si conviene che i germani Quaranta avranno il diritto di richiedere la risoluzione della presente compravendita ove tale strada non sia aperta al traffico entro il termine di 3 anni da oggi.

Ben vero la richiesta di risoluzione dovrà essere fatta a mezzo di ufficiale giudiziario entro il termine perentorio di giorni 30 dalla scadenza degli anni tre da oggi e dovrà contenere l’offerta reale della restituzione integrale del prezzo, stipulandosi quindi l’atto di retrocessione a spese dei sig. Quaranta entro 90 giorni dalla data di notifica della richiesta di risoluzione.  Avverandosi tale risoluzione il complesso sarà restituito ai sig. Quaranta nello stato di diritto e di fatto in cui si troverà senza nessun onere di essi sig. Quaranta pei lavori e le migliorie eventualmente apportate dalla Provincia.

10) Ove si addivenga alla risoluzione della compravendita di cui al punto - 9-i germani Quaranta non potranno vendere il suddetto complesso ad altri se non decorsi sei mesi dalla risoluzione.

11) Nel possesso legale di quanto acquistato la Provincia pè immessa fin da questo momento.

12) La Sovrintendenza ai Monumenti della Campania ha manifestato con lettera del 25 novembre decorso pr.16425 che nulla osta al trasferimento contenuto in quest’atto.

13) I sig. Quaranta cureranno la denunzia di riunione dell’usufrutto in dipendenza dell’atto notar Margarita del 13 novembre 1960 col quale la signora Chiara Arienzo ha rinunciato al diritto di usufrutto spettanteLe e provvedendo a pagare all’Erario quanto dovuto per questa riunione. 

14) Le parti rinunziano espressamente a qualsiasi ipoteca anche d’ufficio. 

15) Le spese relative alla presente compravendita e quelle strettamente inerenti sono a carico dell’Amministrazione Provinciale, le restanti vengono assunte dai germani sig. Quaranta.

IL PRESENTE ATTO E’ STATO DA ME LETTO ALLE PARTI

CHE LO HANNO DICHIARATO TUTTO CONFORME ALLA

LORO VOLONTA’.

firmato

Girolamo Bottiglieri

Agostino Quaranta

Giuseppina Quaranta

Filomena Fanelli

Luigi della Monica

Francesco de Vito

Notar VITTORIO MANLIO GIULIANI

 

ATTO di ACQUISTO della “BASTIGLIA”


Nel periodo angioino fu costruita una torre fortificata alle spalle del Castello per proteggerlo da eventuali attacchi sul fronte interno, questa costruzione è conosciuta localmente col nome di "Bastiglia".


Torre Bastiglia

COMPRAVENDITA

REPUBBLICA ITALIANA

L’anno 1990 il giorno 7 del mese di giugno, in Salerno presso la sede della Provincia di Salerno in via Roma palazzo S. Agostino. 

Innanzi a me dott. Luisa D’Agostino, notaio residente in Salerno al cui collegio notarile sono iscritto.

E senza intervento di testimoni perché le parti di comune accordo e con il mio consenso vi hanno espressamente rinunciato.

SONO PRESENTI: da una parte i signori:

QUARANTA GIUSEPPINA, vedova GAETA, casalinga, nata a Salerno il 23 aprile 1919, e domiciliata in Napoli.

QUARANTA CHIARA, insegnante, nata a Salerno il 20 agosto 1947 e domiciliata a Potenza.

QUARANTA FEDERICO, ingegnere, nato a Salerno il 31 luglio 1951 ed ivi domiciliato.

QUARANTA GRAZIA THEA, insegnante nata a San Remo il 29 luglio 1953 e domiciliata in Salerno.

QUARANTA TULLIA, insegnante nata a Napoli il 2 marzo 1956 e domiciliata a San Cipriano Picentino (SA).

E dall’altra il signor Andrea De Simone nato a Montoro inferiore il 27 ottobre 1954, domiciliato per la carica in Salerno, alla via Roma palazzo S.Agostino, in quale interviene e si costituisce nella qualità di presidente pro tempore dell’Amministrazione Provinciale di Salerno e quindi come suo legale rappresentante-CF-80000390650 giusta delibera della Giunta Provinciale n°2261 del 27 aprile 1990 inviata al CO.RE.CO con foglio del 7 maggio 1990 n°21008 con ricevimento il 10/05/1990 e divenuta esecutiva addì10/06/1990.

IO NOTAIO SONO CERTO DELL’IDENTITA’ DEI COSTITUITI.

I signori Quaranta Giuseppina, Chiara, Federico, Grazia Thea e Tullia, come innanzi costituiti premettono e dichiarano:

- che essi sono pieni ed esclusivi proprietari dei seguenti beni siti nel Comune di Salerno:

terreno riportato al Catasto alla partita 1874 foglio 59 n°8, bosco ceduo di terza classe di ettari 2.99.20-rd £ 50.864-ra £11.968;

n°387 bosco ceduo di terza classe di ettari 1.67.20-rd £ 28.429-ra £6.688;

n°568 uliveto di seconda classe di aree 11,30-rd £10.170-ra £ 7.345;

n°462 incolto produttivo di seconda classe di ettari 1,28,84-rd £. 442-ra £ 2.576 su cui sorge l’antica bastiglia oggi diroccata.

- che i beni di cui innanzi appartengono per metà ad essa signora Quaranta Giuseppina per successione al padre Quaranta Federico, e per l’altra metà ai signori Quaranta Chiara, Federico, Grazia Thea e Tullia per successione al padre Quaranta Agostino SA-09/01/1918-SA-13/05/1986.  Il costituito signor Andrea De Simone in nome e per conto della rappresentata Provincia di Salerno con provvedimento n°2057 del 09 aprile 1990 deliberava di intraprendere regolare procedura di esproprio per pubblica utilità dei beni innanzi descritti la cui acquisizione al suo patrimonio veniva poi regolarmente autorizzata dal signor Prefetto di Salerno con decreto n°325/Sett.II sez.I del 12 aprile 1990 che i costituiti signori Quaranta accettavano in alternativa alla procedura di esproprio la cessione volontaria dei beni medesimi;

TANTO PREMESSO I PRESENTI ADDIVENGONO ALLA STIPULA DEL PRESENTE ATTO.

1) La premessa narrativa forma parte integrante e sostanziale del seguente atto.

2) I signori Quaranta ciascuno per quanto di propria ragione ma tutti per l’intero e con vincolo solidale ed indivisibile tra loro, sotto tutte le più ampie garanzie di legge, vendono e trasferiscono alla provincia di Salerno che, a mezzo del costituito suo legale rappresentante in buona fede accetta ed acquista il seguente immobile sito nel Comune di Salerno, in località collina della Bastiglia:

- appezzamento di terreno con entrostanti resti dell’antica Bastiglia (...).

3) Il descritto immobile si trasferisce a corpo e non a misura nello stato di diritto e di fatto in cui si trova, libero e sgombro da persone e da cose e con ogni accessione, pertinenza e servitù nulla escluso od eccettuato. 

4) Il signor Andrea De Simone in qualità, dichiara che la Provincia ha interesse di creare un Parco Urbano e che dunque l’acquisto ha finalità storico-culturali.

5) Il prezzo della fatta vendita è convenuto in £600.000.000 compreso ogni onere ed eventuale spettanza per liberare i suoli oggetto della presente compravendita.

6) I venditori solidamente ed indivisibilmente garantiscono la piena proprietà e disponibilità dell’immobile venduto e la libertà dello stesso da qualsivoglia onere reale.

7) Nel possesso giuridico e materiale dei beni acquistati la Provincia di Salerno resta immessa sin da ora a tutti gli effetti.

8) Ai sensi dell’art.4, L. n° 15/68 previa ammonizione sulle responsabilità penali, la parte venditrice dichiara che il terreno in oggetto risulta urbanisticamente qualificato come rilevasi dal certificato di destinazione urbanistica n°37614/9202/621 di protocollo rilasciato dal Comune di Salerno in data 07 maggio 1990; dichiara altresì che la costruzione della Bastiglia è anteriore allo 01/09/1967.

9) Dichiara la parte venditrice che fino ad oggi non sono intervenute modificazioni degli strumenti urbanistici.

10) Ai sensi della Legge n°51 del 19/05/1975, la signora Quaranta Giuseppina dichiara di essere vedova, Quaranta Chiara dichiara di essere nubile, Quaranta Federico, Grazia Thea e Tullia dichiarano di essere coniugati in regime di comunione di beni.

11) I signori venditori ribadiscono la richiesta già formulata in sede di trattative, di cui il signor De Simone prende atto in qualità, di affiggere una lapide o di intitolare un viale del costruendo parco urbano alla memoria del loro avo dott.Agostino Quaranta medico decorato come benemerito della salute pubblica durante il colera del 1884.

12) Le parti rinunziano all’ipoteca legale.

13) le spese di questo atto e conseguenziali sono totalmente a carico della Provincia di Salerno.

IL PRESENTE ATTO E’ STATO DA ME LETTO ALLE PARTI CHE LO HANNO DICHIARATO TUTTO CONFORME ALLA LORO VOLONTA’

 

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Si evidenzia che tutte le proprietà terriere vendute dai signori Quaranta sia nel 1960 che nel 1990 costituivano l’antico feudo di Fossalupara di cui la famiglia Quaranta era stata titolata fin dal 1016.
 

Nozze di Isabella Meli Lupi Quaranta

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Casato inserito nel 1° Volume di "LA STORIA DIETRO GLI SCUDI"

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