Ovvero delle Famiglie Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.   

Famiglia Pignatelli

Arma dei Pignatelli del ramo di Strongoli: partito, nel 1°d'oro a tre pignatte di nero, disposte 2 e 1; nel 2° d'oro a tre pignatte di nero, disposte 2 e 1, sormontate da un lambello rosso di tre pendenti.

© Foto proprietà www.nobili-napoletani.it
© Napoli - stemma famiglia Pignatelli, principi del S.R.I. e di Strongoli

I feudi di Melissa, in provincia di Calabria Citra, e Strongoli, in provincia di Calabria Ultra II, appartenevano alla famiglia Campitelli.
Il feudo di Strongoli nel 1605 fu venduto da  don Nicola Bernardino Sanseverino, principe di Bisignano, a Giovanbattista Campitelli, conte di Melissa.

Castello di Strongoli (Crotone)
Foto inviate dal collaboratore Carlo Perri

Cappella Pignatelli nell'ex Cattedrale di Strongoli
Foto inviate dal collaboratore Carlo Perri

Gli successe il figlio Annibale Campitelli († 1624) che fu decorato col titolo di principe di Strongoli da re Fillippo III d’Asburgo-Spagna. Ad Annibale, subentrò il fratello Francesco († 1668), conte di Melissa e principe di Strongoli, che morì senza lasciare eredi e feudi e titoli passano al nipote DOMENICO Pignatelli, figlio di sua sorella Giovanna.

© Foto proprietà www.nobili-napoletani.it
© Napoli - particolare chiesa di Monteverginella con le insegne dei principi di Strongoli

Anche Domenico rese l'anima a Dio senza lasciare figli, per cui gli subentrò la sorella Lucrezia (Nola,1620 16 95), e poi il figlio GIROLAMO (Sorrento, 1645 † Napoli, 1728), patrizio napoletano, duca di Tolve, principe di Strongoliconte di Melissa, Grande di Spagna di prima classe. Alla sua morte i feudi e i titoli passano ai Pignatelli Tagliavia d’Aragona. Sposò, in prime nozze, a Napoli  nel 1688 Isabella Pignatelli e, in seconde nozze, sempre a Napoli nel 1695 Anna Maria Caracciolo, figlia di Domenico Maria, marchese di Capriglia, marchese di San Teodoro e di Giovanna Venato dei Conti di Santa Maria  Ingrisone (1673 1738).

Sant'Anastasia

Morto Girolamo, erede fu la figlia Lucrezia (Napoli, 1704 1760), sposa di Ferdinando Pignatelli Aragona Cortes.
I titoli con i feudi passarono al figlio SALVATORE († 1792) e poi a FERDINANDO (
Napoli, 1769 ivi, 1799).
Quest’ultimo e il fratello MARIO (Napoli,1773 ivi,1799), aristocratici illuminati, dettero il loro contributo alla causa della Repubblica Napoletana del 1799. Furono arrestati una prima volta nel 1794 per aver partecipato ai moti repubblicani insieme ad altri nobili, tra cui il duca Dentice di Accadia. Entrambi riuscirono ad evadere, ritornarono a Napoli con le truppe del generale francese Championnet, e furono i primi, al comando di una compagnia di cacciatori, ad impadronirsi di Castel Sant’Elmo.
Quando ebbe fine la Repubblica, furono entrambi imprigionati e decapitati a Napoli il 30.9.1799, Ferdinando, principe di Strongoli, appena trentenne e il fratello Mario, solo ventiseienne.
Parteciparono alla neonata Repubblica e fecero parte del governo provvisorio GIROLAMO Pignatelli, principe di Moliterno, e DIEGO Pignatelli, marchese del Vaglio.
Fedele al re Ferdinando IV di Borbone, fu FRANCESCO Pignatelli
(Napoli, 1734 † 1812), conte di Acerra e marchese di Laino, nominato Vicario Generale del Regno; dovette abbandonare la città per raggiungere il sovrano in Sicilia.
Annibale Campitelli nel 1620 acquistò il principato di Strongoli; con la sua morte nel 1624 e quella del fratello secondogenito, Gio. Francesco nel 1668, il principato di Strongoli passò a suo nipote materno, don Domenico Pignatelli, napoletano, che ne entrò in possesso assumendo il titolo di principe di Strongoli.

Battipaglia
Castelluccio di Battipaglia - Nel 1612 il castello fu acquistato dalla famiglia Doria che aveva da poco acquisito il feudo di Angri.
Nel 1638, il castello passò al marchese Giulio Pignatelli, i cui discendenti, principi di Strongoli, sono stati proprietari fino a pochi
decenni or sono. 

I feudi di Melissa e Strongoli vennero sequestrati, fino al 1801 quando il fratello secondogenito di Ferdinando, FRANCESCO Pignatelli (Napoli, 1775 † ivi, 1853), Tenente generale, tornò in possesso dei beni sequestrati, con i titoli di conte di Melissa e principe di Strongoli. Quest'ultimo nel 1808 partecipò alla presa di Capri e fu nominato Commendatore del Real Ordine delle Due Sicilie in data 19.05.1808.

© Foto proprietà www.nobili-napoletani.it
© Napoli - Palazzo Pignatelli de principi del S.R.I. e di Strongoli - anno 1820

I titoli di Principe di Strongoli e Conte di Melissa passarono in casa Ferrara a seguito di matrimonio tra don Ferdinando Ferrara (nato a Napoli nel 1868 † ivi, 1943), barone di Silvi e Castiglione, e donna Emilia Pignatelli, principessa del S.R.I., principessa di Strongoli e contessa di Melissa. I loro discendenti adotteranno il doppio cognome Ferrara Pignatelli.


Strongoli (Crotone) - Anno 1780 circa


Melissa (Crotone), Torre - Anno 1780 circa


Eboli, Palazzo Pignatelli Ferrara

Rocca Mandolfi (oggi Roccamandolfi), terra in Contado di Molise, chiamata Rocca Maginolfi ai tempi degli Angioini, nel 1430 apparteneva ai Gaetani, nel 1543 Francesco Perez la vendette per ducati 4.600 a Giovanni Luigi Riccio; nel 1549 fu aggiudicata a Gio: Battista d’Afflitto, il quale la vendette a Sigismondo Pignatelli (1577 Napoli, 1600), patrizio Napoletano e nobile di Barletta).
Cesare ( 1688), patrizio Napoletano e nobile di Barletta,  1° duca di Rocca Mandolfi dal 1658, marchese di San Marco, barone di Torreloggia, sposò a Napoli nel 1651, in prime nozze, Violante Pignatelli, figlia di Giovanni Battista, marchese di Paglieta, e di Isabella Gagliardi, duchessa di Montecalvo e, in seconde nozze, in Napoli nel 1669 Isabella Maria Caracciolo, figlia di Giambattista, patrizio Napoletano e feudatario di Torreloggia, e di Lucrezia de Leyva (1623 1704), già vedova di  Giacomo Caracciolo, duca di Roccarainola.


Roccamandolfi (Isernia)

Francesco (Napoli, 1652 1732), patrizio Napoletano e nobile di Barletta,  2° duca di Rocca Mandolfi, marchese di San Marco e barone di Torreloggia dal 1688, sposò a Boscotrecase nel 1675 Anna Maria Carafa della Spina, figlia di Fabrizio duca di Forli e di Beatrice Capece Minutolo dei principi di Ruoti  ( 1688).
Fabrizio (Napoli, 1683
1749), patrizio Napoletano e nobile di Barletta, 3° duca di Rocca Mandolfi, marchese di San Marco, marchese di Collelungo e barone di Torreloggia, sposò in prime nozze Anna Maria dei duchi Sannesi ( Napoli, 1687 1724) e, in seconde nozze, nel 1725 Anna Maria Arcamone, figlia di Nicola duca di San Demetrio e di Giovanna Severino.
Il duca Fabrizio nel 1769 fu membro della Massoneria Napoletana Les Zelés, composta da 74 affiliati, per lo più nobili, guidata dal Gran Maestro Francesco Maria Venanzio
d’Aquino, 9° principe di Caramanico.
Nel 1695, ai tempi di detto Fabrizio, come si evince dalle seguenti immagini, i manufatti in pietra servivano per misurare le granaglie (grano,  avena, farro, frumento, mais, riso, ecc.); si vedono quattro misure: il tomolo (42 Kg), mezzetto (22 kg.), quarto (12 Kg.) e misura (3 kg.).


Roccamandolfi (Isernia), manufatti per la misurazione delle granaglie

Isabella (1738 Napoli, 1792) e Caterina (1741 1793), entrambe sorelle del citato duca Fabrizio (1683 1749), sposarono in Napoli, rispettivamente, nel 1754 Ferdinando Carafa duca di Calvello e, nel 1758 Giovanni Girolamo del Tufo marchese di Matino .
Cesare (1743 1811), ereditò dal fratello Fabrizio (1683 1749), i titoli di 4° duca di Rocca Mandolfi, marchese di San Marco, marchese di Collelungo e barone di Torreloggia e, per successione degli Arcamone, il titoli di duca di San Demetrio.


Roccamandolfi (Isernia), maiolicato del 1733 con lo stemma partito Pignatelli e ? (probabilmente Carafa della Spina)

Per eventuali approfondimenti si consiglia di consultare le tavole genealogiche redatte da Serra di Gerace e gli Affari della “Real Commissione dei Titoli di Nobiltà”.
 

Indice delle pagine:
Pignatelli (Storia, di Monteleone, di Orta e Toritto)

I Pignatelli di Monteroduni
Pignatelli di Spinazzola, di Lauro e Bisaccia, di Cerchiara
Pignatelli di Strongoli
Pignatelli di Terranova e di Castelvetrano (e Aragona Cortes)
I Rami della famiglia Pignatelli

 


Casato inserito nel 2° Volume di "LA STORIA DIETRO GLI SCUDI"

Copyright © 2007 www.nobili-napoletani.it - All rights reserved
 

*******************
STORIA DELLE FAMIGLIE NOBILI:
Elenco A - B  /   Elenco C   /   Elenco D - H 
Elenco I - N /  Elenco O -R  /  Elenco S -
Z
*******************

SEDILI DI NAPOLI   CASE REGNANTI   ELENCO TITOLI
MEDIA   PUBBLICAZIONI   EVENTI  
ELENCO ANALITICO NOMI   MERCATINO ARALDICO   MAPPA DEL SITO
STEMMARIO   ORDINI CAVALLERESCHI

SCOPO   FONTI   CONTATTI   LINKS
HOME PAGE