Ovvero delle Famiglie Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.   

Stemma Lanzina Ulloa

Lanzina y Ulloa

Arma: scaccato d'argento e di rosso, gli scacchi rossi caricati da due fascette nere.

© Stemma Lanzina Ulloa
© Stemma dei Lanzina Ulloa


La famiglia Lanzina (o Lanzyna) y Ulloa, o Ulloa di origine spagnola per la quale il pregio delle lettere superò il valore delle armi, si diramò a Napoli verso la metà del XVII secolo con Don Felice Lanzina y Ulloa, nato a Salamanca (Spagna) il 30 maggio 1619, nello stesso giorno in cui si ricorda S. Felice papa e, come da tradizione, gli fu imposto dai genitori il nome Felice. Eccelse negli studi, divenne dottore in legge e, ancora giovanissimo, fu nominato Professore dell'Accademia Salmaticense, la più antica d'Europa nella Cattedra vespertina dei Canoni.
I Lanzina y Ulloa dei duchi di Lauria furono ascritti alla nobiltà napoletana fuori Piazza.
Dopo aver svolto le funzioni di giudice nel tribunale della Vicaria a Napoli per otto anni, fu nominato Reggente della Real Cancelleria, quindi, Governatore della Real Dogana di Foggia, poi Fiscale del Consiglio Supremo e nel 1668 Presidente del Sacro Consiglio di Napoli e
Vicegranprotonotario del Regno.

Don Felice Lanzina Ulloa
Don Felice Lanzina y Ulloa, Presidente del Sacro Consiglio di Napoli, Reggente della Real Cancelleria, Vicegranprotonotario del Regno

Sposò Donna Teresa Savara, figlia di D. Diego dell'Abito di S. Giacomo, e generò D. Adriano, anch'egli dottissimo tanto da essere nominato Presidente della Regia Camera e Ambasciatore presso il Gran Duca di Toscana.
Don Felice Lanzina y Ulloa rese l'anima a Dio nel 1703 a Napoli.
Il nominato Don Adriano Lanzina y Ulloa, figlio di Felice, fu nominato erede universale del magistrato  Geronimo Calà, con l’impegno di aggiungere al suo cognome quello di Ulloa.
Venuto a conoscenza nel 1701 dei piani della Congiura di Macchia, convocò urgentemente il Collaterale, fece rafforzare la sorveglianza dei castelli e ordinò la cattura dei congiurati.

Per la genealogia si consiglia di consultare le tavole genealogiche redatte da Serra di Gerace.


Continua nel sesto volume in preparazione di "LA STORIA DIETRO GLI SCUDI"

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