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Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Famiglia
Harrach |
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Arma:
di rosso a tre piume d'argento che si dipartono a raggiera
da un bottone d'oro, le due superiori verso i cantoni
superiori dello scudo; quella inferiore verso la punta;
lo scudo accollato dal collare del Toson d' Oro(1).
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© Stemma Famiglia Harrach |
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Un ramo della famiglia Harrach
(von
Harrach zu Rohrau und Tannhausen)
dall’Austria
passò nel Napoletano durante il periodo vicereale austriaco; nel 1731 venne aggregata al Patriziato del
Seggio di Porto e,
dopo l'abolizione dei Sedili (1800), fu ascritta al Libro
d’Oro napoletano nella persona del conte Carlo Filippo Harrach.
Capostipite fu il conte Luigi Tommaso Raimondo Harrach
(1669 † 1742),
Vicerè di Napoli di
Carlo VI
d'Asburgo-Austria dal 9 dicembre 1728 al 12 giugno 1733.
Giuseppe Aurelio
di
Gennaro (1701
† 1761),
celebre giureconsulto, nel 1731 gli dedicò la sua prima
opera "Repubblica Jurisconsultorum". |
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Ritratto del conte Luigi Tommaso Raimondo
conte di Harrach |
Contessa Ernestine Dietrichstein,
moglie del Vicerè |
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Il conte Giovanni Alberto Harrach (1873 † 1915), patrizio
napoletano, capitano dell'esercito tedesco, sposò nel 1899
la contessa Elena d'Arco Zinneberg.
Il tenente colonnello conte
Franz von Harrach ((1870 † 1937) fu la guardia del corpo
dell'arciduca Francesco Ferdinando d' Asburgo-Este († Sarajevo
24 giugno 1914). |
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©
Il vicerè di Napoli
Luigi Tommaso Raimondo conte di Harrach
all'uscita di Palazzo Reale di Napoli |
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Roma, lastra in memoria
di
Monsignor Gio: Ernesto dei conti
d’Harrach, vescovo di Nitria, eretta nel 1739 |
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1)
- Libro d'Oro Napoletano - Archivio di Stato di Napoli -
Sezione Diplomatica. |
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Continua nel sesto
volume in preparazione di "LA STORIA DIETRO
GLI SCUDI"
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