
Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Famiglia Gurgo |
Arma:
partito d’argento e d’azzurro al cervo rampante posto sulla
partizione.
Dimora: Napoli
Titoli:
duca di Castelmenardo (1718), Conte del S.R.I. |

© Napoli - Stemma della Famiglia Gurgo
dipinta su piastrella maiolicata. |
La Famiglia Gurgo, originaria della Lombardia, da Pavia si
diramò nel 1400 in Andria, in
Terra di Bari, con Chiarello Gurgo. Ha goduto di
Nobiltà nelle città di Udine, Vicenza, Gorizia, Napoli dove nel
1705 ottenne la dichiarazione di nobiltà
fuori Piazza, e Salerno
dove nel 1742 fu aggregata al Patriziato Salernitano nel Seggio
di Campo.
I Gurgo hanno posseduto vari feudi:
Accola, Armeola, Borgo Collefegato (in Abruzzo Ultra, posseduta
nel 1795 dalle famiglie Gurgo di Napoli e Ciampella dell’Aquila
col titolo di ducato), Collemaggiore, Colleorso, Lanza, Longara,
Poggiovalle (villaggio dello stato di Montorio in Abruzzo
Ultra), Viati, Villalta, Villetta.
Girolamo Gurgo nel 1478 fu Capitano della Serenissima
Repubblica di Venezia.
Nel 1547 Luigi fu creato cavaliere aurato da Ottavio
Farnese, duca di Parma.
Nel 1600 Vittadino si recò a Roma, insieme a Fernando
Ruiz de Castro, conte di Lemos e Vicerè di Napoli, a prestare
omaggio al Papa per il re di Napoli,
Filippo III d’Asburgo-Spagna.
La linea primogenita si estinse con Claudio Gurgo nel
1698.
Il feudo di Castelmenardo (oggi frazione del comune di Borgorese
in provincia di Rieti) nel Catalogus Baronum risulta appartenere
a Gentile Vetulo, che per esso doveva fornire un milite. Il
feudo divenne proprietà della famiglia Cesarini Sforza sino a
quando il duca Gaetano lo vendette alla nobile famiglia degli
Invitti. Agli inizi del XVIII secolo, Chiara Invitti dei
marchesi di Prata, feudo in
Terra di Lavoro, sposò Flavio Gurgo (†
1720),
portando in dote la terra di Castelmenardo. |

© Napoli - Arma partita
con le insegne delle Famiglie Gurgo e Invitti, imparentate |
Detto Flavio Gurgo (†
1720) fu cavaliere di Alcantara, giudice della
Gran Corte della Vicaria, Reggente del Consiglio di Santa
Chiara in Napoli, fu decorato nel 1718 dall’imperatore Carlo VI
d’Asburgo-Austria col titolo di duca di
Castelmenardo. Le sue ossa riposano in pace in Napoli
nella cappella gentilizia di famiglia insieme al figlio
Francesco Saverio, morto nel 1715 all’età di 19 anni. |

© Napoli - Busto di don
Flavio Gurgo (†
1720) |

© Napoli - Busto di
Francesco Saverio Gurgo (†
1715) |
La famiglia Strasolato dei conti di Santa Maria di Campomarzio
si estinse con Elena che impalmò Giovanni Gurgo, i cui
discendenti furono riconosciuti nel possesso del titolo nel
1723.
Camillo, Ciambellano dell’imperatore
Carlo VI d'Asburgo-Austria, ottenne il titolo di
Conte del S.R.I. trasmissibile ai
suoi progeniti; sposò la contessa Giuseppa di Homberg, dama
della Croce Stellata, ordine istituito da Maria Eleonora
Gonzaga, imperatrice d’Austria, vedova dell’imperatore
Ferdinando II nel 1668. |
Nel Maggio del 1849 Monsignor Alfonso Gurgo dei duchi di
Castelminardo, Canonico della Metrop. di Napoli, divenne
confratello dell’ Augustissima Compagnia della Disciplina della
Santa Croce, prima arciconfraternita laicale sorta a Napoli nel
1290 con il silenzioso auspicio del Pontefice Nicolò III, al
secolo Giovanni Gaetano
Orsini (1216 † 1280), ricordato anche da Dante (Inferno, XIX,
70-72). L’ istituzione che fin dalle origini ha operato per il
bene della collettività, assistendo i più bisognosi, vanta tra i
suoi membri i Papi Clemente XIV, Pio IX, Leone XIII, Pio X e il
fior fiore della nobiltà, con innumerevoli togati, uomini
d'arme, pubblici reggitori, esponenti delle lettere e delle
arti, tra i quali spiccano Jacopo
Sannazaro (1455 † 1530), i Cardinali Rinaldo
Brancaccio (nel 1384 fece erigere la prima navata della
chiesa) e Astorgio
Agnese, e il duca di Maddaloni Domenico Marzio
Carafa, Priore dell’arciconfraternita nel 1724.
La famiglia risulta iscritta nell’Elenco Ufficiale Italiano del
1921 nella persona di Francesco Saverio Gurgo, nato a
Napoli il 20 marzo 1850, duca di Castelmenardo, figlio di
Camillo (1814 † 1895)
e di Beatrice († 1863)
della Valle dei marchesi di Casanova; sposò a Napoli nel 1889 la
nobildonna Giuditta
Tortora Brayda di Belvedere. |
_________________
Note:
(1)
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E’ il rappresentante legale canonico e
civile dell’Arciconfraternita. Presiede l’Assemblea
Generale, il Consiglio ed il Governo, distribuisce gli
uffici e i compiti tra i governatori; dispone la
convocazione del Governo, del consiglio e
dell’Assemblea. |
Continua nel sesto
volume in preparazione di "LA STORIA DIETRO
GLI SCUDI"
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