L’antica
famiglia abruzzese Dragonetti discende da quella dei Bazzano. Sin dal 1178 ebbe la Signoria del feudo di
Bazzano, nel 1362 quella di Orsa e Paterno, nel 1495
quella di Ripalta, oltre al titolo di
barone di Campana
pervenuto per maritali nomine. Fu ricevuta per giustizia
nell’Ordine Costantiniano il 6 settembre 1618.
Dragonetto, figlio di Giovanni di Bazzano, fu maestro di campo di re
Ladislao di Durazzo
e della regina Giovanna II di Durazzo; fu il capostipite
dei marchesi Dragonetti patrizi aquilani.

Disegno della lapide di Giovanni
di Bazzano, padre di Dragonetto di Bazzano che
darà poi il nome alla casata; la lapide si trova
oggi
nella chiesa di Santa Maria in Monterone a Roma
(da un articolo che il Marchese Giulio
Dragonetti diede al Giornale Araldico,
per una pubblicazione del luglio 1874) |
Giovanni fu governatore del castello di Rocca di Mezzo.
Il generale Biagio Dragonetti ottenne nel 1704 dal re di
Spagna
Filippo V di Borbone il titolo di marchese sul
cognome, inoltre il casato con diploma del 1620 ottenne
il patriziato romano.
Giacinto († 1730) fu vescovo di Nusco dal 1703 al 1724,
successivamente vescovo di Marsi sino alla sua morte.

Cappella Dragonetti de Torres
nella Basilica di San Bernardino all'Aquila. In
alto l’arma dei Dragonetti, in basso lo stemma
partito
e semitroncato, nel 1° Dragonetti, nel 2°
Simeonibus e nel 3° de Torres; lo scudo
accollato con le insegne ecclesiastiche. |
Gaspare († 1793) fu un insigne poeta latino.
Pizzoli, terra in
Abruzzo Ultra, nel 1541 fu acquistata
per ducati 5.500 da Alfonso Basunto, nel 1575 Diana di
Nocera moglie del Reggente
Revertera, la vendette nel
1623 Ferrante
de Torres per ducati 12.000. Quest’ultimo
nel 1572 aveva acquistato la baronia di Cagnano, feudo
sito in Abruzzo Ultra, da Pompejo Bernal.
Ultimo marchese di Pizzoli e barone di Cagnano in casa
de Torres fu Ferdinando de Torres (1790 † 1861) deceduto
senza eredi diretti.
Il marchese Luigi Dragonetti (L’Aquila, 1-10-1791
† ivi,
21-2-1871),
patrizio de l’Aquila, figlio di Giovanni
Battista e di Maria Benedetti, laureatosi in
giurisprudenza all’università di Napoli, fu nominato
senatore il 20-1-1861; sposò Laura de Torres
(1798
†
1838), figlia ed erede del menzionato Ferdinando.
Il nome de Torres e i titoli di
marchese di Pizzoli e
barone di Cagnano passarono per disposizione
testamentaria a Giulio Dragonetti (1818 † 1896), figlio
dei suddetti Luigi e Laura de Torres, e quindi al di lui figlio
Alfonso.
Con R.D. 2 ottobre 1897 i Dragonetti furono autorizzati
ad aggiungere il cognome de Torres al proprio; i titoli
di marchese di marchese di Pizzoli e barone di Cagnano,
oltre a quello di marchese sul cognome, furono
riconosciuti con R.R.L.L.P.P. 1 settembre 1907.
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Palazzo Dragonetti di Via Santa
Giusta ad Aquila, lo stemmo signorile è visibile
all'incrocio con la via Dragonetti. Sotto: il
cortile rinascimentale con lo stemma alla base
del pozzo |
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Agostino Dragonetti (n. Napoli, 28-1-1832) fu 1° tenente
dello Stato Maggiore dell’esercito delle Due Sicilie.
Maria Laura Dragonetti de Torres (Roma, 1893 † L’Aquila,
1966), figlia di Alfonso Dragonetti de Torres (Roma,
1864 † ivi, 1940), marchese di Pizzoli, barone di Cagnano e patrizio dell'Aquila, e di Teresa dei marchesi
Antonini Castiglione (1864
† 1948), assieme alla sorella
Clementina e al fratello Giambattista
(Roma, 1893
† L’Aquila, 1971), Cavaliere d’Onore e Devozione del
Sovrano Militare Ordine di Malta, e ai figli di
quest’ultimo, Cosimo e Maria Elisa, furono gli ultimi a
portare in linea diretta il nome Dragonetti de Torres.
La citata Maria Laura sposò l'ing.
Agostino De Agostini (Bergamo, 1872 † Roma, 1965). Il
figlio Giulio De Agostini Dragonetti de Torres (Roma, 1921 † Roma, 2018) ottenne la
facoltà di aggiungere al cognome paterno quello della
madre. |