La famiglia Bisbal, di origine catalana, detta anche
Bisballo da un loro castello presso Barcellona
(1),
giunsero a Napoli al seguito del re
Alfonso I d’Aragona
(2)
dove furono ascritti alla nobiltà
fuori sedile (3).
Un Bisbal, nel 1453, comandava in Gaeta, per
questo motivo in alcune fonti sono
detti “di Castello (o de
Castro) Bisbal”,
suo figlio
Francesco
Bisbal (†
1517) per i servigi resi ebbe da
re Federico con privilegio del 25 dicembre 1496 le
terre di: Briatico (oggi comune omonimo in provincia di
Vibo Valentia), San Calogero e Calimera (il primo, oggi
comune omonimo in provincia di Vibo Valentia e, Calimera
è una sua frazione; costituivano una baronia autonoma,
prima del dominio dei Bisbal, sotto i
Ruffo conti di Montalto). Sposò Caterina
Saraceno dei baroni di Torella; una loro
figlia, Giovanna, sposò nel 1515 Pietro Sandoval
de Castro, barone di Bollita (oggi comune di Nova Siri
in provincia di Matera) e madre di Diego, barone di
Bollita, castellano di Cosenza, poeta; morta in giovane
età, tutrice di Diego fu sua nonna Caterina.

Napoli, ciò che
resta dell'altare della famiglia Bisbal o
Bisballo |
Ferrante
(†
1545), erede di suo padre Francesco nel 1518.
Con
privilegio dell'11 agosto del 1543 fu il 1° conte di
Briatico; sposò Diana, figlia di Alfonso
Caracciolo, barone di Pisciotta ed Anoia.
Fracesco
(†
1561), 2° conte di Briatico, erede di suo padre
Ferrante, fu compositore di musica, visse una vita
dispendiosa tanto da costringerlo a vendere le terre di
San Calogero e Calimera acquistate da Giovan Battista
Suriano da Monteleone (oggi Vibo Valentia).
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Briatico (Vibo
Valentia), Torre di Guardia detta La Rocchetta. |

Briatico (Vibo
Valentia) |
Ferrante
(†
1571), 3° conte di Briatico, erede di suo padre
Francesco, partecipò alla battaglia navale di
Lepanto contro i Turchi avvenuta il 7 ottobre
1571 nella quale perse la vita.
Giovanni
Alfonso
Bisballo, 4° conte di Briatico, erede di suo
nipote Ferrante in qualità di figlio ultrogenito del 1°
conte di Briatico, Ferrante.
Fu
cavaliere dell'Ordine
di San Giacomo della Spada, Preside di
Basilicata, Stratego
(4) di Messina
ed ivi ascritto alla nobiltà, in assenza del vicerè fu
Presidente, Luogotenente e Capitan Generale della
Sicilia
(5).

Napoli, monumento
funebre di Giovanni Alfonso Bisballo, marchese
di Briatico |
Con
privilegio del re
Filippo IV dell'11 gennaio 1585 ottenne di commutare
il vecchio titolo di famiglia in quello di marchese di
Briatico. Sposò Zenobia di Fabrizio
Pignatelli, 1° marchese di Cerchiara.

Napoli - Arma inquartata con le insegne delle famiglie
Bisbal, Pignatelli, Caracciolo e Saraceno. |
A causa dei suoi debiti, su istanza dei creditori il
feudo fu messo all'asta ed acquistato da Cesare
Pappacoda per 60.000 ducati per conto di
Ettore III Pignatelli, 4° duca di Monteleone il quale ne
ebbe il dominio dal 1598. Con Giovanni Alfonso il titolo
di marchese di Briatico si è estinto. |